Siamo in Piemonte, precisamente a Torino, ed una grande mostra sta per essere aperta alla GAM (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea) di via Magenta: si tratta dell’artista siciliano Renato Guttuso. La mostra è intitolata “L’arte rivoluzionaria nel cinquantenario del ’68” e, anche in onore della ricorrenza dei 100 anni della Rivoluzione d’ Ottobre, ripercorrerà attraverso 60 opere e quadri dell’artista provenienti da musei e collezioni sia pubbliche che private di quasi tutta Europa il rapporto fra la politica, storia e cultura dell’Italia e non di scontri e contrasti che hanno caratterizzato gli ultimi cento anni di vita europea.
Per questo le opere racchiuse in questa mostra tratteranno solo particolari politici e culturali che hanno scaldato l’animo non solo dell’artista, ma di buona parte della popolazione che ha vissuto quegli attimi. La data scelta non è casuale e dovuta a un fatto ben preciso: nell’ottobre del 1967 il pittore e politico Renato Guttuso scriveva su “Rinascita“, rivista del Partito Comunista Italiano, un articolo intitolato “Avanguardie e Rivoluzione“. Da qui l’idea generale della mostra.
Alcuni famose opere presenti saranno “Fucilazione in campagna” del 1938, opera realista e sicuramente molto cruda e impressionante di denuncia dei crimini commessi dal regime franchista in Spagna. Questo quadro si ispira alla all’artista spagnolo Goya che dipinse “Le fucilazioni del 3 maggio“; Guttuso poi condannerà il nazismo con “Got mit Uns” una serie di disegni e acquerelli che vennero pubblicati in un di grande successo nel 1944. “Got mit Uns” significa, in tedesco, “Dio è con noi” ed era la scritta incisa sulla fibbia d’acciaio dei soldati nazisti e delle SS.
Si passerà poi per la Francia citando la “Marsigliese contadina” con chiaro richiamo all’arte cubista di Picasso utilizzata per un riadattamento in chiave simbolica del celebre quadro di Delacroix “La libertà che guida il popolo” simbolo della Rivoluzione in Francia.
Renato Guttuso nasce a Bagheria il 26 Dicembre 1911. Suo padre, autodidatta acquerellista, lo spinse verso la pittura dote e passione che ben presto si manifestò nel giovane Renato. Nel 1928 espone le sue opere alla prima collettiva a Palermo e da quel momento la sua vita artistica risulta solo in ascesa. Lo stile verista e naturalista permea i suoi lavori rimanendo però molto legato alle sue origini prediligendo temi rurali e popolari o temi politici e sociali.
La mostra sarà curata da Pier Giovanni Castagnoli che si è avvalso della collaborazione degli Archivi Guttuso. La mostra aprirà le sue porte il prossimo 23 febbraio e sarà visitabile fino al 24 giugno 2018. Indirizzo: GAM Via Magenta, 31 – Torino. La mostra segue i seguenti orari: da martedì a domenica: 10.00 – 18.00 lunedì chiuso. Come sempre la biglietteria chiude un’ora prima dell’ora di chiusura della mostra. Prezzo: Biglietto intero 12€ – Biglietto ridotto: 9€. Ingresso libero con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card. Per l’acquisto dei biglietti è possibile reperirli anche sul sito Ticketone. Telefono per informazioni: 011-0881178.