Recanati, si aprono le porte di Casa Leopardi

Da giovedì 18 giugno Casa Leopardi, la residenza del sommo poeta, torna ad aprirsi per tutti i turisti che vogliono visitare i luoghi in cui Giacomo Leopardi ha creato le sue poesie. Un segnale di rinascita in seguito alla pandemia.

Recanati, si aprono le porte di Casa Leopardi

Giovedì 18 giugno, a Recanati, in provincia di Macerata, nelle Marche, è stata aperta al pubblico Casa Leopardi con tutte le stanze in cui il sommo poeta era solito vivere e rifugiarsi durante la gioventù. In presenza delle autorità e dei cittadini presenti, la contessa Olimpia ha dato il benvenuto nelle stanze o meglio le brecce in cui Giacomo Leopardi trascorreva la gioventù e scriveva.

L’inaugurazione era prevista durante il mese di marzo, ma per via della pandemia e dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19, tutto è stato rimandato all’epoca a data da destinarsi, ovvero il 18 giugno. La stessa contessa Olimpia è apparsa molto emozionata e ha espresso le seguenti parole in merito: “Un sogno che si avvera a cui la nostra famiglia ha lavorato con passione da tempo. Per noi è sicuramente un momento importante e, mi auguro, possa esserlo anche per tutti coloro che hanno Giacomo nel cuore”.

La riapertura di Casa Leopardi rappresenta per il Presidente della Regione Marche, ovvero Luca Ceriscioli, un segnale di positività e di ripartenza nel nome della cultura per dare lustro e importanza ad un illustre poeta e rappresentante della letteratura italiana. In seguito a mesi difficili, il 18 giugno ha rappresentato uno spiraglio di luce per il territorio marchigiano.

Con l’apertura di Casa Leopardi, in seguito ad un restauro durato 20 anni, si vuole dare importanza e significato alla regione Marche, esaltandola nei suoi punti di forza e nella valorizzazione del territorio, in modo che possa ripartire a crescere con il turismo e tutti coloro che ci tengono a visitare questo palazzo e tutte le stanze del sommo poeta.

Con la riapertura i visitatori hanno l’occasione di poter visitare il piano nobile del Palazzo, ovviamente rispettando tutte le norme igienico sanitarie, tra cui l’uso obbligatorio della mascherina e anche il distanziamento. Possono scoprire i luoghi in cui ha vissuto e partorito le sue poesie più belle, oltre ai saloni, ma anche al giardino, sede de “Le ricordanze”, oltre al salotto che ha condiviso con il resto della famiglia, compresi i fratelli.

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