Prezioso ritrovamento sul fondale del lago di Nemi

A 30 km a sud di Roma la protezione civile ha fatto una scoperta eccezionale: è stata ritrovata, dragando il lago di Nemi, la testa di una statua forse appartenuta alle navi di Caligola.

Prezioso ritrovamento sul fondale del lago di Nemi

Un importante ritrovamento è stato fatto nei pressi di Roma ed in particolare nel lago di Nemi, ai Castelli Romani, a 30 km a sud. Mentre pulivano il fondale, gli uomini della protezione civile si sono imbattuti in un reperto antico, una testa forse appartenente ad una statua delle navi di Caligola. Probabilmente durante l’impero romano le navi solcavano quei luoghi e la statua è caduta accidentalmente frantumandosi.

Secondo gli archeologi il pezzo è originale ed appartenente alle navi di CaligolaGaio Giulio Cesare Augusto Germanico, regnante con il nome di Gaio Cesare e meglio conosciuto con il soprannome di Caligola, è stato il terzo imperatore romano, appartenente alla dinastia giulio-claudia. Devoto alla dea Iside (personificazione della Luna, come Diana), Caligola veniva sul lago di Nemi dove, su due navi, stracariche di ornamenti, statue, mosaici, tempietti, sovrastrutture varie, si svolgevano riti a lei dedicati.

Le navi furono volute dall’imperatore nel 40 d.C. per le sue conquiste territoriali e come navi da guerra; il suo successore decise di distruggerle a scopo politico, recuperate in un’impresa archeologica condotta dal 1928 al 1932. Il recupero fornì uno dei contributi più importanti alla conoscenza della tecnica navale romana.

Ci sono ancora molti studi da fare sul fondale, archeologi e ricercatori dovranno mettersi all’opera per recuperare la testa di marmo. Il sindaco di Nemi, entusiasta, rivela che si tratta di un ritrovamento storico artistico di spettacolare importanza per i beni culturali, ma le indagini sono in corso, per capire a chi in realtà appartenga.

Si consiglia alle persone curiose di non avvicinarsi al sito perchè vanno fatte ancora importanti opere di recupero e catalogazione per preservare il fondale, che deve essere ancora scandagliato in profondità, allo scopo di rilevare ulteriori tracce del periodo storico romano con altri importanti ritrovamenti, che attestino la reale appartenenza all’imperatore Caligola.

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