Sono cinquantacinque i reperti archeologici di epoca greca esposti per la prima volta , tra i tanti manufatti vi è un guttus, il biberon di terracotta nera a fasce rosse, molto probabilmente di età ellenistica ma ci sono reperti di età arcaica ma ignota è la provenienza come lo sono gli altri reperti. Il biberon veniva usato peri piccoli lattanti e venivano ritrovati nei corredi funerari degli infanti come oggetti usati in vita.
Gli oggetti in questione sono stati restituiti allo Stato Italiano grazie al meticoloso nucleo delle forze dell’ordine con la collaborazione dei custodi che salvaguardano i magazzini della Soptintendenza Archeologica di Catania. Oltre al guttus ci sono dei monili e vari oggetti di bronzo con uno strigile che anticamente veniva utilizzato dagli atleti per detergere il sudore e sabbiadal corpo dopo le gare e bisogna ricordare che i primi giochi olimpici hanno dato i natali ad Olimpia nel lontano 776 a.C
L’iniziativa è stata finanziata dall’assessorato regionale ai Beni Culturali, dall’Ars e della Fondazione Federico II e messa in atto grazie alla collaborazione del liceo De Sanctis, la Soprintendenza Archeologica di Catania e l’Archeoclub d’Italia.
“Per la prima volta – dice l’architetto Francesco Finocchiaro, consigliere nazionale di Archeoclub d’Italia, docente e progettista della mostra – è l’archeologia che va verso i giovani. Si tratta di un esperimento nazionale, il cui precedente è stato solo al liceo Tasso di Roma. Il liceo di Paternò ha allestito, in sicurezza, una esposizione con reperti di grande valore che vanno dal VIII secolo avanti Cristo al IV a.C. Ci sono ceramiche, coroplastiche, monili scelti tra i 200 di una raccolta privata mai esposta al pubblico”.
Ad essere stati i ciceroni dell’iniziativa gli studenti deli liceo De Sanctis secondo quanto detto da Santa Di Mauro la dirigente scolastica del liceo. Gli studenti delle III classi del liceo Linguistico e Scienze umane, supportati dal tutor Santa Longo, Angela Di Salvo ed Enrico Santaniello, hanno curato l’allestimento della mostra nel contesto di un Pcto un progetto promosso dalla scuola, hanno avuto modo di studiare i reperti, descritto i pezzi in didascalie e pannelli dimostrativi tradotti in piu lingue, hanno curato brochure e saranno loro i protagonisti della mostra archeologica che accompagneranno i visitatori ad ammirare la mostra.
Donata Aprile, la Soprintendente di Catania, parla di un evento didattico e culturale molto rilevante che riguarda il liceo. Dopo il liceo De Sanctis la mostra farà tappa al liceo Eschilo di Gela e all’istituto Russo di Caltanissetta.