Le Stanze di Alda, tra impegno sociale e creatività

Nello Spazio Alda Merini le donne svantaggiate incontreranno i vari linguaggi artistici come il teatro, la musica, la fotografia e la scrittura autobiografica.

Le Stanze di Alda, tra impegno sociale e creatività

E’ nato il Progetto “Le Stanze di Alda”, dove ogni angolo dello Spazio Alda Merini, la Casa delle Arti della zona Navigli di Milano, verrà contraddistinto dall’impegno sociale e dalla creatività, dall’attenzione per le donne svantaggiate ai vari linguaggi artistici come il teatro, la musica, la fotografia e la scrittura autobiografica. Il Museo dedicato alla poetessa Alda Merini è gestito dall’Associazione “Piccola Ape Furibonda”, in sinergia con il Cetec, Ebano, Errante e Promise, altre associazioni milanesi che attraverso il “Teatro di Arte Sociale” operano nei luoghi di disagio come le case circondariali, al fine di un riscatto personale e di un reinserimento umano e professionale per le persone fragili.

La Casa Alda Merini sarà un luogo in cui artiste senza fissa dimora e straniere potranno essere accolte e incentivate alla produzione artistica, con il privilegio di respirare i profumi del giardino di Alda Merini, immerse nella lettura delle sue poesie e suggestionate dalla sua musica preferita, tra le luci e le ombre della sua vita tormentata di donna e di madre, dalla scrittura terapeutica agli amori, dalle crisi psichiatriche all’allontanamento delle figlie in famiglie affidatarie.

Ed i superbi e maliconici versi di Alda Merini continuano ad ispirare le poetesse contemporanee come Sonia Spagunolo, autrice calabrese della silloge poetica “Sagge Verità” edita da Dantebus di Roma che nella quiete del cielo notturno e del tempo divino fa emergere il suo silenzio interiore. Un silenzio che consente di ascoltare la voce dell’universo e dell’animo umano, un silenzio sottolineato dai battiti della terra  e dallo slancio del cuore, al limite tra sogno e realtà, tra le ombre che avvolgono la luna e il chiarore del sorgere del sole.

Nella silloge “Sagge Verità” le Muse di Apollo accompagnano l’autrice nel viaggio che attraversa la bellezza e la fecondità della natura primordiale, la caduta dell’uomo contemporaneo, e la società attuale priva di valori autentici. La poesia diventa così lo strumento prediletto per indossare le ali della libertà e volare nello spazio spirituale dell’infinito, dove ci si può liberare dal peso della materia e della corruzione per lasciarsi inondare  dalla dolcezza e l’armonia del creato, riscaldandosi alla fiamma del creatore e rigenerandosi alla luce di una rinnovata umanità.

Le creature poetiche sono figlie delle notti meditative di Sonia Spagnuolo, dalle riflessioni intime alle riflessioni sociali, in una vibrazione totale che coinvolge la sfera personale e collettiva, perchè nessuno uomo è un’isola ma siamo tutti arcipelaghi, parte dello stesso continente, parte della stessa terra, parte dello stesso mare, parte dello stesso cielo, parte dello stesso progetto divino.

 

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