L’arte di Banksy, un fenomeno che ha conquistato il mondo con la sua ironia, la sua critica sociale e la sua capacità di provocare riflessioni profonde, si trova al centro di una controversia legale che ha portato al sequestro di 28 opere esposte a Lecce, tra cui la celebre “Bambina col palloncino”.
La mostra “Realismo Capitalista, Banksy: l’arte in assenza di utopie”, organizzata da A&M Cultural Consulting in collaborazione con SAM Museo delle Arti e Delle Espressioni Urbane e Mediafarm, aveva riscosso un grande successo, attirando oltre 14mila visitatori. Tuttavia, dietro le quinte, si è sviluppata una disputa legale che ha portato al sequestro conservativo delle opere.
Mediafarm, affidataria del Comune di Lecce per la gestione degli spazi delle mura, ha presentato una richiesta al tribunale di Roma per il sequestro conservativo delle opere, sostenendo che A&M Cultural Consulting non avesse saldato parte delle fatture concordate, per un ammontare di 43.575 euro. Il giudice Andrea Postiglione ha emesso un decreto “inaudita altera parte”, consentendo il sequestro delle opere a titolo conservativo in attesa di una decisione definitiva.
La situazione è resa più complessa dal fatto che A&M Cultural Consulting è descritta nel decreto come “una società di nuova costituzione, con un capitale versato di euro 2.500”, che non aveva mai realizzato progetti o mostre d’arte prima di quella oggetto di controversia. Inoltre, la società aveva già richiesto il ritiro delle opere dal sito espositivo.
Tra le opere sequestrate figurano capolavori iconici di Banksy, come “Pulp Fiction” (2004), “Girl with Balloon”, “Love is in the Air” (2003), e molte altre che hanno contribuito a definire l’immaginario di questo decennio.
L’udienza per la conferma o la modifica del provvedimento è fissata per il 29 novembre, nel frattempo le opere sono vincolate per “la tutela della garanzia generica che assiste il diritto di credito”. Questo caso non solo mette in luce le sfide finanziarie dietro le quinte del mondo dell’arte, ma solleva anche domande più ampie sulla gestione e la valorizzazione delle opere di artisti controversi come Banksy.