Il genio di Mantegna protagonista di una mostra a Torino

La nuova stagione artistica a Torino è ancora più grande e comincia con la mostra di un artista simbolo del Rinascimento italiano. Dal 12 dicembre al 4 maggio, Palazzo Madama ospita i capolavori, le lettere e altri oggetti di Andrea Mantegna.

Il genio di Mantegna protagonista di una mostra a Torino

Andrea Mantegna, grande artista e simbolo del Rinascimento italiano, è il protagonista assoluto dell’arte per quanto riguarda la stagione 2019-2020 a Torino. Una mostra inaugurata oggi giovedì 12 dicembre a Palazzo Madama, che sarà visitabile fino al 4 maggio 2020. Sono esposte più di 100 opere che arrivano da alcuni grandi musei di tutto il mondo, come il Louvre di Parigi e il Metropolitan Museum di New York.

Un’esposizione patrocinata dalla Fondazione Torino Musei e da Intesa San Paolo e organizzata da Civita Mostre e Musei. Una mostra divisa in varie sezioni, per la precisione sei, che raccontano i momenti caratteristici e fondamentali della sua arte. Dagli esordi in cui mostrava già un talento al di fuori del comune sino all’esperienza straordinaria alla corte dei Gonzaga.

Un viaggio nella sua arte e storia, dal periodo classico a quello moderno che ha dato vita a tantissimi personaggi che, ancora oggi, sono il simbolo dell’arte, in generale. La mostra comincia a snodarsi dalla Corte Medievale di Palazzo Madama in cui è allestito un sistema multimediale per entrare ancora di più in contatto con il suo mondo artistico e la sua storia di sempre.

Al piano nobile è possibile ammirare tutte le sue grandi opere: dall’affresco della Cappella Ovetari che è stato appena restaurato e sopravvissuto dopo il bombardamento della Seconda Guerra Mondiale sino alla lunetta di Sant’ Antonio e San Bernardino da Siena. Non solo i suoi quadri sono al centro della mostra, ma anche di altri artisti che con lui hanno collaborato, come Paolo Uccello, Antonello da Messina, ma anche il Correggio, solo per citarne alcuni.

I curatori della mostra, ovvero Sandrina Bandera, Howard Burns e Vincenzo Farinella, parlano in questo modo dell’esposizione e dell’intento: “L’arte mantegnesca ha avuto sempre un enorme successo tra i suoi contemporanei. I letterari lo hanno celebrato fin dalle prime opere. I ritratti sono essenziali come sculture, e lo stesso Giovanni Santi, padre di Raffaello, lo esalta per come riesce a dare forma mirabile ad un’idea”.

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