I viaggi in Oriente di Lorenzo Alessandri in mostra a Torino

I luoghi orientali, dall'India al Nepal, sono immortalati in scatti e fotografie che Lorenzo Alessandri espone a Torino in una mostra aperta fino al 16 ottobre. Luoghi che scavano nella sua anima e nel suo mondo.

I viaggi in Oriente di Lorenzo Alessandri in mostra a Torino

In seguito al grande successo che la sua mostra dal titolo “Magico Oriente – I viaggi di Alessandri“, ha ottenuto nel mese di luglio presso la Chiesa dei Batù a Giaveno, Lorenzo Alessandri, pittore surrealista, replica questa volta a nel capoluogo piemontese. Dal 9 settembre fino al 16 ottobre sarà possibile ammirare tutti i suoi lavori dell’esposizione presso URP del Consiglio regionale del Piemonte, sita in Via Arsenale 14/g.

L’esposizione che vede il sostegno di una serie di associazioni del capoluogo e provincia, tra cui Circolo fotografico ‘Il Mascherone’ di Giaveno, del CRC, del Centro Informazione Buddhista e dell’Asia Institute di Torino, propone una quarantina d’immagini sia a colori che in bianco e nero, che lo stesso pittore ha fatto nei suoi viaggi in giro per l’Oriente, dal Nepal al Tibet e sino ad arrivare in India. Una esposizione che si arricchisce di ben 8 gigantografie che documentano il tutto.

La curatrice della mostra, Concetta Leto, spiega in questo modo il significato: “Intendiamo evidenziare lo stretto rapporto tra le suggestioni scaturite dalle immagini fotografiche e alcuni dipinti del pittore torinese”. Una esposizione che descrive e racconta il mondo di Alessandri, la sua passione per l’Oriente, intervallata da studi e documenti. Ha provato a mettersi nei panni di un orientale, provando a capire il loro mondo, le loro usanze e la loro storia.

I viaggi di Alessandri cominciano a metà degli anni Sessanta con la visita dell’India, per poi scoprire il Tibet e anche il Nepal nel ’90. Il viaggio in Tibet, paese che sognava di visitare da tantissimo tempo, lo ha cambiato profondamente, proprio come spiega Alessandri stesso: «Lì provai le emozioni più intense della mia vita, le più sconvolgenti, ritrovando in quei luoghi le immagini inseguite da sempre: le atmosfere, i colori, le distese infinite e penetranti, le luci e le ombre, il Tibet inaspettatamente pieno di vuoto»”.

Le sue immagini sono, per la maggior parte oscure e nascoste, un modo per capirsi e riflettere su se stesso. Un percorso, non solo di viaggi e luoghi, ma soprattutto dell’anima e dello spirito. Osservare le sue foto significa entrare nel suo mondo e nella sua vita meravigliosa e avventurosa.

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