I castelli catari candidati a Patrimonio dell’Unesco

Una delle attrazioni turistiche più avvincenti della regione francese della Linguadoca sono senza dubbio i castelli catari. La candidatura dei torrioni a patrimonio dell'Unesco è davvero sensazionale e farà rivivere queste fortificazioni.

I castelli catari candidati a Patrimonio dell’Unesco

I castelli catari sono tra le attrazioni turistiche più gettonate della regione francese della Linguadoca. Risalenti al secolo XII, i castelli catari sono delle imponenti fortificazioni arroccate sulle cime più alte delle montagne, molto difficili anche da raggiungere e per questo affascinanti e pieni di mistero. I castelli catari sono stati i protagonosti della Crociata albigese e hanno svolto un ruolo molto importante nella regione Midi-Pirenei per favorire l’espansione della Chiesa catara e per proteggere i numerosi cristiani perseguitati.

I castelli in verità sono dei villaggi fortificati a cui centro si trova un torrione: qui viveva il signore locale e per la sua importana storica i castelli catari sono candidati all’inerimento nel patrimonio mondiale dell’Unesco. Tra questi si distinguono le rocche catare di Montségur, di Lastours/Cabaret, Peyrepertuse, Puivert, Puilaurens, Queribus, Termes, Aguilar e Roquefixade. Ogni anno le rocche catare attirano circa 400mila turisti che da ogni parte del mondo vengono qui per  ammirarne la bellezza e l’originalità.

Se i castelli catari entrassero nel patrimonio dell’Umanità dell’Unesco il numero di visitatori potrebbe crescere enormemente durante l’anno e favorire la presenza di turisti provenienti dai paesi asiatici. Il sindaco di Duilhac, sede della rocca di Peyrepertuse, ha comentato così la scelta di candidare i castelli catari all’Unesco:”I catari non erano dei costruttori, loro non hanno mai costruito nulla. Queste sono delle fortezze medievali edificate su antichi castrum che appartenevano ai signori occitani e che furono conquistate durante le crociate”. 

Le rocche catare presto quindi potranno essere conosciute in tutto il mondo da un punto di vista diverso, come monumenti preziosi da salvaguardare per la loro testimonianza di un mondo ormai passato che non tornerà più ma che affascina anche dal punto vista sotrico religioso. Una importante decisione che senza dubbio attirerà nuovi visitaori e permetterà alle fortificazioni di essere protette dall’usura del tempo che corre. 

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