I capolavori di Claude Monet alla Gam di Torino

Dal 2 ottobre 2015 al 31 gennaio 2016 sarà visitabile presso la Galleria d'Arte Moderna di Torino dei dipinti mai presentati sinora in Italia provenienti dal Musèe d'Orsay di Parigi.

I capolavori di Claude Monet alla Gam di Torino

Per ben quattro mesi si trasferisce dal Musèe d’Orsay di Parigi, uno dei più noti al mondo, presso la Gam di Torino un’importante collezione composta da quaranta capolavori di Colui che può essere definito l’unico vero padre dell’Impressionismo: Claude Monet. Tuttavia tale mostra, nata con l’obiettivo di far vivere a torinesi e non la magia di un’artista che ha fatto la storia, prevede già ai suoi primi esordi uno dei maggiori flussi di folla mai registrati sinora in una città come Torino.

L’esposizione, pertanto, curata da Xavier Rey, Conservatore presso il Musèe d’Orsay e specialista di Monet, e da Virginia Bertone, Conservatrice della Gam di Torino, ha per emblema un’opera capitale all’interno del percorso artistico di Monet: “Le dèjeuner sur l’herbe” (colazione sull’erba).

Iniziata nel 1865, l’opera aveva come fine esclusivo quello di rappresentare un omaggio e allo stesso tempo una sfida nei confronti di Manet il cui quadro, intitolato alla stessa maniera, era stato il bersaglio di forti critiche da parte del pubblico. Monet, infatti, aveva cominciato a dipingere partendo prima dalla realizzazione di un accurato schizzo in una bottega da lui condivisa assieme a Bazille, altro artista francese di grande fama.

Tuttavia, la principale differenza che ne derivò da quest’ultimo fu una “banale” sostituzione del giovane uomo imberbe, seduto sulla tovaglia, con un tipo molto più robusto che assomigliava proprio a Courbet, allora rappresentante più in vista del realismo francese del XIX secolo. La tela, pertanto, presentò sin da subito degli accentuati contrasti di luce preservati con fatica e realizzati mediante un “aumento” dei colori utilizzati per quanto riguarda la loro intensità.

Nella primavera del 1866, tuttavia, Monet si rese conto di non poter più portare a termine la sua opera e, dopo tanti sacrifici, prese la decisione di “lasciare da parte per il momento tutte le grandi cose avviate che mi farebbero solo sprecare denaro e mi metterebbero in difficoltà”. Oltre a “Le dèjeuner sur l’herbe” di Monet, emblema per eccellenza della pittura en plen air, saranno comunque presenti alla Gam di Torino tanti altri capolavori tra cui “La cathédrale de Rouen”, “Les Dindons”, “Les Villas à Bordighera” e moltissimi altri.

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