E’ Oscar Wilde, il carcerato nel murale di Banksy

Sul muro di cinta della vecchia prigione di Reading, il misterioso artista Banksy , ha ritratto un detenuto che si cala dal muro, usando un lenzuolo legato ad una macchina da scrivere.

E’ Oscar Wilde, il carcerato nel murale di Banksy

L’affascinante artista Banksy, esponente della street art inglese, ha realizzato un’opera sul muro di cinta della vecchia prigione di Reading, attualmente in disuso. L’artista, di cui non si conosce la vera identità, ha ritratto un detenuto che si cala dal muro, usando un lenzuolo legato ad una vecchia macchina da scrivere.

Soggetto realizzato durante la notte con la tecnica dello stencil, e probabilmente ispirato allo scrittore Oscar Wilde rinchiuso a Reading dal 1895 al 1897 in piena epoca vittoriana, con l’accusa di sodomia causata dalla relazione omosessuale con Lord Alfred Douglas, nonostante fosse sposato con Costance Mary Lloyd.

Con un video postato sul suo account Instagram è lo stesso Banksy a rivendicare il diritto di paternità del murale, a cui ha dato il titolo “Create Escape” (Creare Fuga). Una presa di posizione ideologica, sociale e politica dell’artista che intende protestare contro il progetto di trasformare la ex prigione in appartamenti di lusso, abbracciando la causa delle organizzazioni che vorrebbero invece adibirla in uno spazio pubblico dedicato alle espressioni artistiche, idea supportata anche dai divi hollywoodiani Sir Kenneth Branagh, Natalie Dormer e Dame Judi Dench.

Tra i graffiti più noti di Banksy a sfondo satirico, troviamo la ragazza con il palloncino di Londra, il lanciatore di fiori di Betlemme e i poliziotti che si baciano di Brighton, che lo hanno consacrato ad una icona mondiale dell’arte di strada contemporanea, personalità resa ancora più accattivante dall’alone di mistero che avvolge la sua identità.

La comparsa delle sue prime produzioni artistiche risalgono al 1990 nella scena underground di Bristol, per le quali si sono ipotizzati due probabili nomi, quello del musicista Robert Del Naja fondatore del gruppo Massive Attack e quello dell’artista Robin Gunningham. Il writer Banksy non vende fotografie o riproduzioni della sua arte di strada, ma è noto che i banditori d’aste cercano di vendere le sue opere sul posto, lasciando il problema della rimozione nelle mani dell’offerente vincitore.

 

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