È morto l’artista Christo, pioniere della land art

Lo scorso 31 maggio si è spento nella sua casa di New York uno dei più famosi artisti contemporanei, Christo, pioniere della Land Art. Aveva 84 anni, ne ha dato notizia il suo account ufficiale di Facebook.

È morto l’artista Christo, pioniere della land art

L’artista Christo, americano di origine bulgara, è stato uno dei pionieri della Land Art, noto in Italia per la sua installazione del 2016. Per l’occasione aveva creato un ponte galleggiante sul lago d’Iseo, “The Floating Piers”, visitato da decine di migliaia di appassionati di arte, che avevano potuto raggiungere per la prima volta a piedi l’isola all’interno del lago. L’artista però era famoso già da tempo per i suoi grandiosi impacchettamenti, cioè per le coperture di intere aree di paesaggio o di edifici storici con gigantesche buste legate.

Il progetto artistico di Christo si è svolto per decenni insieme alla moglie Jeanne-Claude, scomparsa nel 2009. I due avevano sempre collaborato ed erano nati lo stesso giorno dello stesso anno, il 13 giugno 1935.  Nonostante la dipartita della compagna, l’artista ha proseguito con il suo lavoro fino a pochi giorni fa, continuando a dare vita ai suoi visionari interventi sul paesaggio, spesso opere destinate a durare solo pochi giorni e a stupire con una lettura particolare il suo pubblico.

A Parigi iniziò il suo percorso di impacchettamento, con oggetti e modelli viventi, insieme agli  artisti francesi Yves Klein e Arman,  diventando presto uno dei maggiori esponenti del Nouveau Réalisme, un movimento artistico interessato ai materiali presi dalla realtà, per quanto banali. Ben presto però l’artista iniziò il suo percorso nel mondo della Land Art specie per quanto riguarda l’impacchettamento di oggetti colossali come colline ed edifici, anche se in molti casi le sue opere erano installazioni legate all’aggiunta di elementi surreali nel paesaggio, come ombrelloni in mezzo al deserto.

La collaborazione con la moglie e la fuga dalla Bulgaria

Jeanne-Claude Denat de Guillebon, di origine marocchina, è sempre stata a fianco del marito da quando si sono conosciuti a Parigi nel 1958, sposandosi quasi subito, per poi trasferirsi a New York.  A partire dagli anni sessanta  erano diventati pionieri della Land Art,  un approccio sperimentale in cui l’artista si cimenta nella modifica del paesaggio naturale, in particolare in spazi come deserti, pianure e montagne. I due avevano realizzato installazioni temporanee molto suggestive in giro per il mondo, immortalate in migliaia di scatti e filmati, prima di essere rimosse restituendo il paesaggio alla sua forma naturale.

Figlio di un imprenditore e di una segretaria dell’ Accademia di Belle Arti di Sofia, l’artista Christo era nato a Gabrovo in Bulgaria e aveva compiuto i suoi studi formativi nella scuola dove lavorava la madre. Successivamente si sposò a Praga, in Repubblica Ceca, da dove è riuscito a raggiungere l’Austria, sfuggendo al blocco comunista. Da Vienna si trasferì a Ginevra e poi a Parigi, dove riuscì a sbarcare il lunario vendendo quadri astratti e ritratti.

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