Cosa sono i Murales, le loro prime apparizioni nel mondo e cosa rappresentano oggi

Un cielo che fa da cupola e palazzi che fungono da tela. Perché si dipingono i Murales, cosa nasconde la loro storia, perché creano tanta ammirazione ma anche tanto scompiglio

Cosa sono i Murales, le loro prime apparizioni nel mondo e cosa rappresentano oggi

La necessità di dare forma ad un pensiero e di condividerlo con la gente comune, è cio che spinge l’artista alla realizzazione di un Murale.

Facciate di palazzi, stazioni ferroviarie, grandi cartelloni, tutto può diventare una tela sulla quale disegnare, ed è proprio attraverso queste creazioni che l’artista soddisfa il suo bisogno di comunicare, che sia un ideale politico, un sentimento di speranza o di dissenso verso la società.

I Murales diventano un vero e proprio mezzo comunicativo, usati gia nel 1920 in Messico per supportare un nuovo movimento politico e per favorire la diffusione di idee democratiche, furono essenziali anche nel periodo della Grande Depressione per sostenere l’opinione pubblica in un periodo di così forte crisi. Nel 1933 venne elaborato da Sirioni il “manifesto della pittura fascista”, in questo caso lo scopo era quello di educare il popolo ad uno stile di vita basato sulle regole del fascismo, oltre a quello di esprimere la vera arte fascista.

Murales non sono solo un grido di disagio o uno strumento politico, ma anche un modo attraverso il quale esprimere valori come fratellanza, uguaglianza e libertà, come nel caso del Muro di Berlino che ha visto 129 artisti riunirsi per dare vita ad un progetto, disegnare su ciò che erano i resti del Muro dopo la sua caduta, in modo da coprire con i colori un passato carico di sofferenza.

Nasce cosi una nuova forma di arte, la Street Art, arte di strada, vista tuttavia da molti come l’esecuzioni di atti vandalici, infatti, anche se esistono metodi legali che permettono di disegnare in luoghi pubblici, una grande maggioranza decide di non avvalersene, forse come una vera e propria forma di protesta.

Una delle città nella quale è possibile fare una grande scorpacciata di questa arte è sicuramete Roma, nello specifico il Grande Raccordo Anulare, parte integrante di un progetto di arte contemporanea, URBAN GRAART, che consiste nella realizzazione di 16 Murales che hanno lo scopo di creare un legame tra periferia e centro storico.

Uno dei maggiori esponenenti della Street Art è Blue, un artista di cui non si conosce l’identità, ma che ci regala dei veri e propri capolavori, uno degli ultimi reaizzato a Rebibbia dal titolo Càpita,un opera allegorica che vuole mostrare le differenti classi sociali presenti nella nostra società. Un messaggio di disugualglianza tra chi ha il potere e chi è costretto a vivere di stenti che diventa uno schiaffo in faccia che ci porta ad una triste realtà.

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