Tutti noi conosciamo il museo del Louvre di Parigi e tutti noi lo conosciamo soprattutto in quanto lì è esposta una delle opere d’arte più belle al mondo. Un capolavoro italiano. La Gioconda di Leonardo da Vinci, uno dei quadri più enigmatici della storia che ha fatto versare fiumi di inchiostro agli storici dell’arte e anche ai teorici del complotto.
Leonardo è stato uno dei maestri indiscussi del Rinascimento e sue opere si trovano esposte anche agli Uffizi di Firenze. Il Louvre ha appunto la Gioconda che però secondo un recente libro di Silvano Vinceti potrebbe essere un quadro non originale, addirittura un falso. Lo scrive a chiare lettere l’autore nel libro, che si intitola “La Gioconda svelata” e che molto sta facendo discutere. La tesi contenuta nel saggio rischia di cambiare per sempre la storia di uno dei quadri più famosi della storia dell’arte.
La tesi che fa discutere
Indubbiamente il fatto che la Gioconda potrebbe essere un clamoroso falso ha subito fatto storcere il naso agli storici dell’arte che ritengono improbabile una cosa del genere. Eppure se la tesi dovesse essere confermata sarebbe davvero clamoroso. Vinceti nella sua opera descrive bene i dettagli che secondo lui fanno ritenere che la Gioconda sia un falso.
Vinceti è un autore che già in passato ha fatto discutere per le sue tesi non convenzionali su Leonardo da Vinci. Su di lui si è detto di tutto e di più come il fatto che appartanesse a presunte società segrete come il Priorato di Sion tema di cui si parla soprattutto nel romanzo, di questo si tratta, di Dan Brown intitolato Il Codice Da Vinci che ha fatto milioni di vendite sia con i libri che al botteghino del cinema. Adesso la tesi di Vinceti non attribuisce il quadro de La Gioconda a Leonardo ma a Gian Giacomo Caprotti, detto il Salai.
Questo personaggio è stato molto vicino a Leonardo e persona molto controversa. Secondo Vinceti “le prove sono numerose e tutte convergenti” – ha detto parlando all’Adnkronos. Leonardo stesso definiva il Salai “ladro, bugiardo, ghiotto e ostinato”. Da quanto sostiene Vinceti nel suo libro Salai potrebbe aver riprodotto fedelmente una delle opere di Leonardo creando appunto La Gioconda, e quella esposta in Francia sarebbe appunto il falso creato da Salai. Vedremo se la tesi troverà qualche conferma negli ambienti accademici.