Bologna, ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo

Dal 6 febbraio al 7 settembre 2025 a Bologna presso il Mambo si terrà la mostra ironia nell'arte italiana tra il XX e XXI secolo, che contiene più di 100 opere.

Bologna, ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo

Il Mambo Museo d’Arte moderna di Bologna ospiterà la mostra facile ironia, ironia dell’arte italiana I curatori dell’esposizione sono Lorenzo Balbi e Caterina Molteni, mentre il main sponsor, che rientra nel programma dell’istituzione ART CITY Bologna 2025, è Group Hera.

L’esposizione che contiene più di 100 opere e documenti d’archivio di 70 artisti, va dagli anni Cinquanta ai giorni nostri, e, ripercorre la storia dell’arte attraverso l’ironia. L’ironia come “arte di fare domande” già ai tempi dei grandi filosofi come Socrate e Platone, diventa l’unico strumento per avere un’ottica lucida e disincantata della realtà. Un metodo che si pone come scudo tra l’uomo e le sue afflizioni.

L’ironia è già intrinseca nel titolo della mostra: una contraddizione, un gioco per far sì che l’uomo si interroghi sulla natura del linguaggio, sugli stereotipi e su come questi lo influenzano nella vita di tutti i giorni in questo mondo. Chiediamoci se l’ironia possa essere una caratteristica di distinzione per fare e concepire l’arte stessa e in che misura questa sia più o meno evidente negli artisti e nei loro contesti.

Gli artisti italiani di varie generazioni, hanno creato una strategia estetica, anti-tragica che abbraccia “lo scherzo cosmico”della realtà. Nel contesto visivo critico e immaginario vengono raccontate le diverse declinazioni dell’ironia: il paradosso, il legame di gioco, arma femminista di critica, la relazione con la mobilitazione politica, l’ironia come forma critica istituzionale, nonsense e dark humor. Gli autori delle opere sono: Bruno Monari con il suo potere immaginativo, Piero Manzoni l’irriverente, Gino de Dominis, Piero Gilardi e Michelangelo Pistoletto, Tommaso Binga e Mirella Bentivoglio con gli stereotipi femminili, Adriano Spatola e Giulia Nicolai e il nonsense. Maurizio Cattelan, Paola Pivi e Francesco Vezzoli svelano le incongruenze del presente, Chiara Fumai e Italo Zuffi smascherano le regole non scritte dell’arte, Eva e Franco Mattes hanno attinto ai meme che ci sono nel web.

La mostra sarà aperta martedì e mercoledi dalle 14.00 alle 19.00, giovedì dalle 14.00 alle 20.00 venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 19.00 Dal 6 al 9 febbraio durante ART CITY Bologna, sono previste aperture straordinarie con orari estesi. Per avere più informazioni consultare il sito: www.museibologna.it/

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