Alla vigilia di San Valentino lo street artist Banksy ha regalato al mondo un’altra sua opera. Su un muro grigio della Marsh Lane di Bristol è apparso infatti un nuovo murale dalle caratteristiche inconfondibili del re indiscusso della Street Art. Il noto artista infatti ha rivendicato l’opera il giorno dopo pubblicandone la foto sui suoi profili social.
Sul muro si vede una bambina in bianco e nero con un braccio teso e in mano una fionda e più in alto un’esplosione rossa fatta di fiori e foglie di plastica. Un gesto da monella che provoca qualcosa di bello. Un’immagine poetica alla quale non è stato dato un significato univoco dai numerosi followers dell’artista. A qualcuno, però, il murale non è piaciuto e dopo soli due giorni è stato deturpato.
La scritta accusatoria
Un vandalo, nella notte del 15 febbraio, ha rovinato il dipinto con una grossa scritta in spray rosa : “BCC wander” e di fianco alla bambina un cuore mal disegnato. La prima parte della frase BCC è un’accusa: “black carbon copy“ ossia “copiato con la carta carbone“.
Non si sa se il vandalo si riferisca al fatto che il disegno è fin troppo simile ad altri precedenti di Banksy, come la bambina con il palloncino rosso o il ragazzo che lancia un mazzo di fiori, o se si riferisce ad un’opera di un altro artista. L’accusa potrebbe essere di plagio o semplicemente di mancanza di originalità. Il resto della scritta invece è un volgare insulto.
Lo sfregio, purtroppo, non è stato l’unico attimo di vandalismo. Come denuncia Kelly Woodruff, proprietaria della casa il cui muro fa da canovaccio al murale, molti dei fiori rossi sono stati rimossi e portati via. Per proteggere l’opera, la famiglia Woodruff ha comunicato sui social che posizionerà delle barriere intorno alla parete per impedirne l’avvicinamento al pubblico. L’artista non si è ancora espresso sull’accaduto.