Questa grande e meravigliosa opera d’arte è apparsa sulla facciata dell’Istituto Nautico di Palermo, presso il porticciolo alla Cala. Gli artisti che l’hanno realizzata sono due street artist siciliani, Rosk e Loste. Lavorando con spray e vernici uniscono la pittura figurativa alla street art realizzando ritratti super realistici ricchi di dettagli e colmi di emozioni.
L’opera è stata commissionata dall’Associazione Nazionale Magistrati alla Inward, una società napoletana osservatorio che ricerca e si sviluppa nell’ambito della creatività urbana. Lo scopo della Inward è quello di valorizzare la creatività urbana ( street art, graffiti writing, urban design, etc…) e con questa ultima opera, affidata al duo Rosk e Loste, si può dire che ha fatto proprio centro.
Nel 25esimo anniversario della strage di Via d’Amelio in cui furono uccisi il giudice Paolo Borsellino con la sua scorta, il 19 luglio verrà inaugurato il murales con le dovute cerimonie. Questa lodevole iniziativa diventa ancora più significativa dopo i recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto atti di vandalismo allo Zen contro il busto raffigurante il giudice Falcone. Antonella Giordano, la vicepreside dell’Istituto, ha dichiarato “È stata una scelta presa tempo fa dalla città metropolitana, che ha l’autorità sull’edificio, ma abbiamo subito condiviso questa bellissima iniziativa”.
Le foto del murales stanno già girando sul web e sono diventate presto virali su Facebook dove in molti hanno condiviso il messaggio come risposta contro gli atti vandalici. Il consigliere comunale Ottavio Zacco ha scritto sul social network “Mentre c’è qualche indegno che cerca di infangare la memoria di due Grandi e umiliare la nostra città, dall’altro lato c’è chi sta realizzando un enorme murales, alla Cala, in memoria del 25/mo anniversario”.
I due street artist hanno raccontato come, durante i lavori di creazione dell’opera, siano stati fermati da molti passanti che si sono congratulati per il valore artistico, ma soprattutto simbolico, del loro lavoro. Essendo entrambi siciliani si sono detti profondamente onorati di rappresentare un opera così importante. Giulio Rosk ha aggiunto “Palermo poi è la nostra città d’adozione, perché viviamo qui da molti anni e ci siamo diplomati all’Accademia delle Belle Arti“.