La Fondazione Arnaldo Pomodoro dedica un omaggio a Giovanni Carandente (1920-2009), con una mostra che avrà inizio il 30 settembre fino al 18 dicembre a Milano. La mostra, curata da Luciano Caprile, titolata è “Tutto è felice nella vita dell’arte” ed ha l’obiettivo di approfondire, oltre che il ruolo di ideatore della manifestazione “Sculture nella città” (Spoleto, 1962) anche quello di interpretare l’opera di alcuni tra i migliori artisti del Novecento.
L’evento è di grande importanza ed è visto con grande interesse nel panorama artistico italiano. L’intuizione che ebbe Carandente durante il Festival dei due Mondi tenutosi nel 1962 a Spoleto, ovvero di creare un vero e proprio museo di arte contemporanea a cielo aperto facendo installare nella città 106 sculture di artisti italiani e internazionali, fu una cosa straordinaria. Quella fu la prima volta in assoluto che veniva proposta una cosa del genere e, tra gli artisti che allora vi presero parte, dieci ebbero la possibilità di realizzare le loro opere negli stabilimenti dell’Italsider.
Tra i nomi degli artisti vi furono David Smith, Alexander Calder, Arnaldo Pomodoro, Pietro Consagra, Lynn Chadwick e Ettore Colla. L’esperimento vide una stretta collaborazione tra arte e industria. La fondazione Arnaldo Pomodoro ha voluto rendere olmaggio a Carandente esponendo i bozzetti e i disegni che hanno riguardato le sculture realizzate per Spoleto e altre opere di autori tra cui Alexander Calder, Anthony Caro, Eduardo Chillida, Herny Moore e David Smith,
L’evento è stato realizzato con la collaborazione di Palazzo Collicola Arti Visive Spoleto – Museo Carandente e anche la partecipazione del Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce di Genova, dell’Archivio Fondazione Ansaldo e di alcuni collezionisti privati che hanno avuto il piacere di mettere le proprie opere a disposizione del prestigioso evento.
Durante la mostra sarà pubblicato il sesto numero della collana “I Quaderni”, che conterrà alcuni testi critici di Giovanni Carandente, selezionati da Stefano Esengrini.