Terminato il Tour de France, con la vittoria del campione sloveno Tadej Pogačar, è tempo, per le squadre, di preparare il terzo Grande Giro della stagione, la Vuelta a España 2025 che partirà il 23 agosto da Venaria Reale Torino.
Per la corsa a tappe spagnola, giunta all’edizione numero 80, sarà una novità assoluta la partenza dall’Italia, che sarà caratterizzata da tre tappe piemontesi: Torino (Reggia di Venaria)-Novara di 183 km; Alba-Limone Piemonte di 157 km e San Maurizio Canavese-Ceres di 139 km. Il 26 agosto la corsa lascerà l’Italia con la partenza della quarta frazione da Susa in direzione Voiron (Francia).
Grande attesa tra gli appassionati per conoscere la start list definitiva dei ciclisti che si contenderanno la maglia rossa e grande attesa per sapere se il campione del mondo, Tadej Pogačar, sarà al via della corsa. Un’incognita che la sua squadra ha svelato ufficializzando la formazione che parteciperà alla corsa a tappe spagnola.
La formazione della UAE Emirates per la Vuelta: non c’è Pogačar
Sui canali social della UAE Emirates è stata svelata la lista degli otto corridori che parteciperanno alla Vuelta a España 2025 ed emerge subito che, il recente vincitore della maglia gialla a Parigi non è presente. “Devo rallentare e riposare”, sono state le parole del corridore sloveno che ha annunciato la sua assenza alla corsa a tappe spagnola e che ha come obiettivo riconfermarsi campione del mondo il prossimo 28 settembre sulle strade di Kigali, in Ruanda, per i primi campionato del mondo a tenersi nel continente africano.
Le speranze di classifica della UAE Emirates, per la prossima Vuelta, saranno dunque riposte in due corridori che, almeno sulla carta, partono entrambi con il ruolo di capitano, ovvero il portoghese João Almeida (terzo al Giro d’Italia del 2023) e ritiratosi dall’ultimo Tour de France alla nona tappa e lo spagnolo Juan Ayuso, a podio nella corsa roja nel 2022. Insieme a loro la squadra si completa con il danese Mikkel Bjerg, l’austriaco Felix Großschartner, lo sloveno Domen Novak, lo spagnolo Marc Soler, l’australiano Jay Vine e il portoghese Ivo Oliveira.