La Pro Recco sembra proprio non volerne sapere di smettere di vincere. La squadra ligure, dopo la vittoria in campionato contro Brescia, che gli è valsa il record di 10 scudetti consecutivi, si appresta a giocare la sua quattordicesima finale di Champions League della sua storia (record assoluto), per tentare di vincere il trofeo per l’ottava volta (anche questo sarebbe record).
Una squadra che ha scritto la storia di questo sport, insomma, e che si qualifica per la finale battendo i campioni in carica e padroni di casa del Barceloneta, grazie ad una rete di Pijetlovic a 7” dal termine che fissa il risultato sul punteggio di 12-11. Partita più difficile del previsto per i liguri, che non partono nel migliore dei modi in questa sfida: è solo grazie alla superiorità numerica concessa dagli arbitri che la Pro Recco è riuscita a trovare il gol che ha evitato un pericoloso epilogo ai rigori.
Una città in subbuglio in questi giorni (c’è Podemos, la finale di Coppa del Re e il concerto degli Ac/Dc a Barcellona, in questo week-end!), col pubblico di casa che prova a trascinare il Barceloneta ad una storica finale. Sono gli spagnoli a fare la partita, grazie al gran movimento in acqua che manda KO gli schemi di Milanovic: più volte gli spagnoli si trovano a gestire un vantaggio di due reti (2-0, 3-1, 6-4, 7-5 e 9-7), trascinati dall’ex di lusso Perrone.
La Pro Recco riesce ad arrivare al vantaggio (10-11) grazie a Giorgetti, ma Minguell riporta il punteggio in parità, prima del guizzo finale di Pijetlovic. La Pro Recco vince, e lo fa senza Felugo, Fondelli, Figari e Lapenna; scelte impopolari per Milanovic, che alla fine ha avuto ragione. Ora è finale contro i croati del Primorje, che hanno la meglio nel derby con lo Jug: per la squadra croata, si tratta della seconda finale della loro storia, dopo quella persa proprio con la Pro Recco nel 2012. Inutile dire chi siano i favoriti domani, alle 19.30…