Padova fa un grosso passo avanti verso la conquista del titolo, vincendo gara-2 ad Imperia (8-4) e portandosi sul 2-0 nella serie della finale scudetto. Partita tecnica e giocata su ritmi elevatissimi quelle tra le due rivali di sempre nel mondo della pallanuoto femminile, con le padrone di casa che partono a mille, per non ripetere gli errori di gara-1, durante la quale le liguri peccarono di intensità nel primo quarto, regalandolo di fatto alle padovane: un 5-1 che, in sostanza, condizionò il resto della partita.
Nonostante le buone premesse, per la Rari Nantes arriva la seconda, pesante, sconfitta: forse mister Capanna, dopo la delusione patita nella gara d’andata, aveva caricato eccessivamente le sue ragazze, portando la tensione sopra la soglia consentita per una finale scudetto; e, a certi livelli, gli errori si pagano. Soprattutto se a questi errori di approccio alla gara (troppo molle in gara-1, troppo ‘carico’ in gara-2) si aggiunge anche una carente condizione fisica, che ha inevitabilmente indirizzato il match verso le più brillanti patavine.
Ed è proprio Padova a prendere in mano le redini del match, passando due volte in vantaggio nel primo quarto e venendo raggiunta in entrambi i casi da Imperia, che si tiene tenacemente aggrappata alla partita. Anche il secondo quarto sembra molto equilibrato, con un testa a testa che va avanti fino all’ultimo secondo di gioco; testa a testa dal quale esce meglio il Padova, che all’intervallo lungo conduce per 5-4.
E’ nel terzo quarto, però, che vengono messe a nudo le carenze offensive di Imperia, che subisce due reti (Millo e Bosello), senza riuscire a segnarne neanche una. Ancora una volta, Imperia si trova a dover tentare il miracolo nell’ultimo quarto, per poter rientrare in partita. E ancora una volta, il miracolo non si concretizza: anzi, anche in questo parziale Imperia non riesce a segnare neanche una rete. Padova meritatamente a un passo dallo scudetto, Imperia ancora una volta rimandata, si aggrappa a gara-3 per continuare a sperare.