Spettacolo anche nella diciottesima tappa del Giro d’Italia, che ha portato la carovana rosa da Melide (Svizzera) a Verbania. Protagonisti Philippe Gilbert, che con uno scatto a 20 km dal traguardo lascia i compagni di fuga e va a vincere la seconda tappa di questo Giro dopo il successo al Santuario della Madonna di Monte Berico, e la maglia rosa Alberto Contador, che con un forcing sul Monte Ologno guadagna ancora su Mikel Landa Meana e Fabio Aru.
Tappa pianeggiante per i primi 120 km che si anima dopo un’ora di corsa con la fuga di dodici corridori tra i quali Philippe Gilbert e Damiano Cunego. Poco dopo una caduta coinvolge il veronese, vincitore del Giro 2004, per lui frattura della clavicola e ritiro dalla corsa rosa.
All’inizio dell’unico Gran Premio della Montagna, il Monte Ologno i battistrada raggiungono un vantaggio massimo di 13 minuti, mentre alle loro spalle una caduta coinvolge diversi corridori tra i quali anche il secondo in classifica Mikel Landa Meana. Ne approfitta Alberto Contador che stacca tutti e si lancia all’inseguimento dei battistrada scollinando sulla vetta con un vantaggio di oltre un minuto su Landa e Fabio Aru, ma a quasi otto minuti dai fuggitivi.
Nella discesa successiva, azione imperiosa di Philippe Gilbert, in ritardo nella salita, che raggiunge la testa della corsa e ai -20 km saluta tutti e si invola solitario verso il traguardo di Verbania. Secondo posto di tappa per Francesco Bongiorno a 47”, mentre il francese Sylvain Chavanel vince lo sprint per il terzo posto nel gruppetto di sei corridori arrivati a 1’01” dal vincitore di tappa. La maglia rosa Alberto Contador arriva a 6’05” dal vincitore e guadagna 1’13” su Mikel Landa Meana, Fabio Aru e Andrey Amador, ribadendo la sua superiorità in questo Giro.
In classifica generale el pistolero adesso ha un vantaggio di 5’15” su Landa Meana, 6’05” su Aru e 7’01” su Amador, alla vigilia di una delle tappe più dure di questo Giro d’Italia, la 19esima da Gravellona Toce a Cervinia per 236 km di alta montagna con le scalate del Saint-Barthelemy (1644 metri) del Col Saint Pantaleon (1664 metri) e l’arrivo in salita a Cervinia (2001 metri).