Ecclestone critica Ferrari e Red Bull per il 2014

Bernie Ecclestone si scaglia contro Ferrari e Red Bull e contro i due loro piloti di punta Alonso e Vettel per le deludenti prestazioni del 2014. Elogi invece per la Mercedes e per i suoi due piloti che si sono contesi il mondiale fino all'ultimo

Ecclestone critica Ferrari e Red Bull per il 2014

Bernie Ecclestone, il patron del circus della Formula 1, non apre spesso bocca, ma quando lo fa le sue parole sono pesanti ed importanti. Senza mezzi termini Ecclestone taglia le gambe a Red Bull e Ferrari per le deludenti prestazioni nel mondiale del 2014 che è stato condizionato dallo strapotere Mercedes e dalla lotta fino all’ultimo gran premio fra i suoi piloti, Hamilton e Rosberg, per la conquista del titolo piloti.

Bernie parla giustamente a mondiale oramai concluso, con il titolo costruttori abbondantemente vinto dalla Mercedes e con il titolo piloti assegnato ad Hamilton all’ultimo Gran Premio ad Abu Dahbi, ma le sue parole sono taglienti come coltelli: “Sarebbe stato un mondiale da schifo senza la Mercedes e il duello fra i suoi due piloti” queste più o meno le parole di Ecclestone.

Il patron, grande supporter di Vettel, che ha seguito da vicino negli ultimi 4 anni in cui il biondino tedesco ha trionfato sulla Red Bull, è abbastanza deluso da Sebastian e dal suo atteggiamento mutato, da “uomo sconfitto”. Insomma il Vettel del 2014 non è quello degli ultimi 4 anni secondo Ecclestone, tant’è che l’oramai ex campione del mondo non ha vinto neppure una gara quest’anno, surclassato spesso dal suo compagno di squadra Ricciardo sia in classifica, sia nel risultato finale (3 GP vinti dall’australiano nel 2014).

Anche per la Ferrari e per Alonso le parole non sono tenere. Secondo Ecclestone la scuderia di Maranello si è smarrita mentre l’ateggiamentodi Fernando è stato arrendevole, soprattutto nella seconda parte della stagione, quando Bernie sperava che qualche squadra migliorasse le prestazioni per tamponare, almeno in parte, lo strapotere delle frecce d’argento della casa di Stoccarda.

Le uniche parole di elogio sono per la Mercedes, non solo per le notevoli prestazioni dimostrate in pista, ma anche per aver concesso ad entrambi i piloti di gareggiare fino alla fine per il titolo piloti, altrimenti, commenta Ecclestone, “Il mondiale sarebbe terminato a Silverstone”, un po’ come successe negli anni 2002 e 2004 con lo strapotere di Michael Schumacher e della Ferrari.

Si spera che le parole di Ecclestone diano una scossa alla Ferrari e a Vettel, che dall’anno prossimo sarà impegnato sulla Rossa di Maranello e che ha da poco assaporato, con i primi test del 29 novembre scorso, le prestazioni, seppur su una vettura del 2012.

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