Si è conclusa la settantaduesima edizione dei Golden Globe Awards, i premi assegnati dall’Hollywood Foreign Press Association che riunisce i giornalisti stranieri della città del cinema. A condurre la premiazione c’erano, per il terzo anno consecutivo, Tina Fey e Amy Poehler.
A trionfare ai Golden Globe Awards di quest’anno è stato il film Boyhood che si è portato a casa i riconoscimenti più ambiti, ovvero Miglior Regia e Miglior Film Drammatico. Il film, la cui realizzazione è durata 12 anni, racconta la vita di una famiglia attraverso gli occhi di un ragazzo, Mason (Ellar Coltrane), dai primi anni della sua vita fino all’adolescenza.
Nella categoria Miglior Film Commedia ha vinto il film di Wes Anderson “Grand Budapest Hotel” che ha battuto il favorito “Birdman” che però ha portato a casa il premio alla migliore sceneggiatura e al migliore attore protagonista, Michael Keaton. Julianne Moore vince il premio come miglior attrice in un film drammatico nel film sull’Alzhaimer, “Still Alice”.
La Moore era candidata anche nella categoria migliore attrice brillante, ma a vincere il premio in questo caso è stata Amy Adams per Big Eyes, l’ultimo film di Tim Burton. Eddie Redmayne ha vinto il Globe per il migliore ruolo drammatico per l’interpretazione Steven Hawking nel film “La teoria del tutto”. Per interpretare la parte di Hawking, Redmayne ha incontrato l’astrofisico “Ha un carisma eccezionale“, ha commentato Redmayne col Golden Globe in mano.
Sul fronte della televisione da sottolineare la vittoria di “Transparent”, serie tv incentrata su un transgender 70enne che decide di svelare la propria identità ai figli. A Kevin Spacey è stato assegnato il premio come miglior attore protagonista di una serie drammatica per “House of Card”. Il premio come Miglior Serie Drammatica è andato a “The Affair”.Il premio per la miglior miniserie è andato alla serie tv “Fargo” e quello per il miglior attore protagonista a Billy Bob Thornton.
George Clooney, che ha ottenuto il premio alla carriera Cecil B. DeMille, ha concluso il suo discorso di ringraziamento con la frase “Je suis Charlie” per ricordare le vittime dell’attentato di Parigi, anche sul red carpet gli attori hanno indossato spille con la scritta “Je suis Charlie”.