Microsoft continua a sorprendere riportando sotto i riflettori uno dei software più iconici del suo ecosistema. Paint, lo storico editor di immagini incluso in Windows fin dagli anni Ottanta, sta vivendo una nuova giovinezza grazie a una serie di aggiornamenti che lo rendono più moderno, flessibile e in linea con l’evoluzione dell’intelligenza artificiale su Windows 11.
L’ultimo update introduce due novità di rilievo: la possibilità di nascondere la barra degli strumenti e l’arrivo di nuove funzionalità AI, pensate per semplificare e potenziare il processo di modifica delle immagini. La prima innovazione riguarda l’interfaccia. Paint consente ora di gestire in modo dinamico la barra degli strumenti, permettendo all’utente di scegliere se mantenerla sempre visibile oppure nasconderla automaticamente. Questa opzione, apparentemente semplice, ha un impatto concreto sull’esperienza d’uso, perché libera una porzione maggiore dello schermo da dedicare all’immagine in fase di editing. È una scelta che va nella direzione di un design più pulito e funzionale, in linea con le esigenze di chi utilizza display sempre più grandi e lavora spesso su contenuti visivi ad alta risoluzione. Microsoft dimostra così di aver compreso come anche un’app storica possa beneficiare di soluzioni tipiche dei software di grafica più evoluti.
Ancora più interessante è l’espansione delle funzionalità basate sull’intelligenza artificiale. Paint accoglie una nuova modalità chiamata “Modifica generativa”, che fa parte del progetto AI Labs avviato da Microsoft nei mesi scorsi. Questo strumento consente di intervenire su un’immagine partendo da un semplice prompt testuale. In pratica, l’utente descrive a parole la modifica desiderata e il software utilizza un modello di intelligenza artificiale per trasformare l’immagine di partenza secondo le indicazioni fornite.
Si tratta di un salto concettuale importante per Paint, che da editor essenziale si avvicina ora a strumenti creativi molto più avanzati. Microsoft non ha fornito dettagli tecnici approfonditi sul funzionamento interno di questa intelligenza artificiale, ma tutto lascia pensare all’utilizzo di un modello proprietario sviluppato dall’azienda stessa, distinto dalle soluzioni basate su GPT impiegate in Copilot. Questa scelta potrebbe garantire un maggiore controllo sull’integrazione con il sistema operativo e una migliore ottimizzazione delle prestazioni, soprattutto su dispositivi meno recenti.
Resta aperta la questione della stabilità e della durata di queste funzioni. Al momento, Microsoft non ha confermato se la Modifica generativa diventerà una componente permanente di Paint o se verrà testata per un periodo limitato prima di eventuali cambiamenti. È una strategia già vista in passato, in cui nuove funzioni vengono introdotte gradualmente per valutarne l’accoglienza da parte degli utenti. In ogni caso, l’aggiornamento conferma una tendenza chiara: anche le applicazioni più semplici possono beneficiare dell’intelligenza artificiale, diventando strumenti più versatili senza perdere la loro immediatezza. Paint rimane fedele alla sua natura intuitiva, ma ora offre possibilità creative che fino a poco tempo fa sarebbero sembrate impensabili per un programma così essenziale. Per chi utilizza Windows 11, vale la pena verificare la presenza degli ultimi aggiornamenti direttamente dal Microsoft Store e riscoprire un classico che, ancora una volta, riesce a reinventarsi.