DuckDuckGo compie un nuovo passo nel mondo dell’intelligenza artificiale annunciando il lancio del proprio generatore di immagini, una novità che punta a distinguersi in un mercato sempre più affollato grazie a un elemento preciso: la tutela della privacy. L’azienda, nota a livello globale per il suo motore di ricerca alternativo a Google, costruito sull’assenza di tracciamento degli utenti, estende ora la stessa filosofia anche alla creazione di immagini tramite IA.
Il funzionamento dello strumento è volutamente semplice e immediato, in linea con quanto gli utenti già conoscono da altre piattaforme simili. È sufficiente inserire un comando testuale per ottenere un’immagine generata artificialmente, ma dietro questa apparente semplicità si nasconde una scelta strategica chiara. DuckDuckGo ha infatti dichiarato che i prompt inseriti dagli utenti sono anonimi e non vengono utilizzati per addestrare il modello di generazione, riducendo così il rischio che informazioni sensibili possano essere raccolte o riutilizzate.
Il modello di intelligenza artificiale alla base del generatore è fornito da OpenAI, ma l’implementazione è stata progettata per rispettare rigorosamente l’approccio “privacy first” che caratterizza tutti i servizi DuckDuckGo. Le immagini prodotte non vengono archiviate sui server dell’azienda, bensì salvate localmente sul dispositivo dell’utente. Questo aspetto rappresenta un punto di rottura rispetto a molte soluzioni concorrenti, che tendono a centralizzare i contenuti generati per finalità di analisi o miglioramento dei modelli.
Un altro dettaglio rilevante riguarda l’integrazione dei metadati compatibili con lo standard C2PA, un protocollo pensato per garantire trasparenza sull’origine dei contenuti digitali. Grazie a queste informazioni, sarà possibile verificare in un secondo momento se un’immagine è stata creata tramite intelligenza artificiale, un tema sempre più centrale nel dibattito su autenticità, disinformazione e uso responsabile delle tecnologie generative.
Dal punto di vista dell’accessibilità, DuckDuckGo ha scelto una formula mista. Il generatore di immagini è disponibile gratuitamente attraverso il portale duck.ai, con un limite giornaliero di creazioni che consente comunque di testare e utilizzare il servizio senza costi iniziali. Chi sottoscrive uno dei piani a pagamento dell’azienda può invece sbloccare soglie più elevate, una soluzione che mira a sostenere economicamente il progetto senza ricorrere alla monetizzazione aggressiva dei dati personali.
L’ingresso di DuckDuckGo nella corsa alla generazione di immagini con IA avviene in un contesto altamente competitivo. Colossi come Google, con i suoi modelli più avanzati, e OpenAI stessa, con le ultime evoluzioni della famiglia GPT, stanno spingendo forte sull’innovazione e sulla qualità visiva. In questo scenario, la sola attenzione alla privacy potrebbe non bastare per conquistare il grande pubblico, ma rappresenta senza dubbio un elemento distintivo per una fascia di utenti sempre più consapevole e attenta alla gestione dei propri dati.