Negli ultimi giorni, Google, Apple e Samsung hanno mostrato progressi interessanti sia sul fronte software che hardware, confermando un’attenzione costante all’innovazione e alla personalizzazione dell’esperienza utente. Google si prepara a sostituire Assistant con la nuova intelligenza artificiale Gemini, il cui debutto ufficiale è previsto a marzo 2026, promettendo interazioni vocali più naturali e integrate con l’intero ecosistema Android. Apple, dal canto suo, punta a rendere AirDrop compatibile con più dispositivi Android grazie all’integrazione del protocollo AWDL nei chip Snapdragon, mentre prosegue il lavoro sul primo iPhone pieghevole “senza piega” che potrebbe rivoluzionare il segmento dei dispositivi flessibili. Samsung, infine, rinnova l’assistente Bixby con l’AI generativa per la linea Galaxy S26 e brevetta nuovi occhiali intelligenti dal design innovativo, oltre a proporre televisori e dispositivi smart capaci di trasformarsi in veri ecosistemi domestici. Queste mosse evidenziano una strategia condivisa dai grandi marchi: migliorare l’interazione con gli utenti, ampliare le funzionalità dei dispositivi e consolidare la presenza nel settore della tecnologia intelligente e connessa.
Mondo Google
Gemini prenderà il posto di Google Assistant a marzo 2026: conferme e prime novità
Google procede spedita nella sostituzione di Assistant con la nuova intelligenza artificiale Gemini, il cui lancio ufficiale è previsto per marzo 2026, segnando un passo importante verso la prossima generazione di assistenti vocali. I primi indizi arrivano dalla versione 16.46.61 dell’app Google per Android, dove il marchio Gemini compare sempre più spesso al posto di Assistant, modificando in particolare la configurazione di “Hey Google” che ora diventa “Parla a Gemini a mani libere”, evidenziando cambiamenti non solo testuali ma anche nelle animazioni e nelle schermate iniziali dei dispositivi. Il nuovo assistente è già presente nella beta di Android Auto (v. 15.6 e 15.7), confermando che il percorso di sostituzione è già avviato e che l’integrazione con l’ecosistema Google sarà completa, rendendo Gemini il punto di riferimento per le interazioni vocali, dalla ricerca di informazioni alla gestione dei dispositivi smart, offrendo un’esperienza più fluida e coerente. Il passaggio definitivo, originariamente previsto entro la fine del 2025, è stato posticipato a marzo 2026, ma i cambiamenti nel codice e nelle schermate indicano che l’adozione di Gemini sarà progressiva e già testata su larga scala, preparando gli utenti alla transizione senza interruzioni delle funzionalità. Con questo aggiornamento, Google punta a ridefinire l’esperienza vocale, aumentando le capacità di intelligenza artificiale, la personalizzazione e l’integrazione con i servizi e dispositivi dell’ecosistema Android, rendendo Gemini il cuore di un’interazione più naturale e avanzata rispetto a Assistant.
Mondo Apple
AirDrop arriva su più Android grazie a Qualcomm
Google ha recentemente esteso la compatibilità ad AirDrop sui suoi Pixel 10, consentendo agli utenti di condividere file facilmente con i dispositivi iOS, e ora questa funzione non resterà più un’esclusiva dei Pixel. Qualcomm ha confermato tramite i propri canali social di lavorare all’integrazione del supporto AWDL nei chip Snapdragon, aprendo la strada a un’ampia gamma di smartphone Android che potranno beneficiare della condivisione file cross-platform. Questa novità, già sostenuta anche da Nothing per i propri dispositivi, punta a rendere Quick Share compatibile con iPhone e iPad, pur mantenendo l’esperienza nativa di Android. Google ha sottolineato che l’espansione della funzione non è stata imposta da normative europee come il Digital Markets Act: la scelta strategica è stata invece un’iniziativa interna per offrire interoperabilità tra ecosistemi senza attendere modifiche da parte di Apple. In pratica, Quick Share sfrutterà il protocollo AWDL all’interno del sistema Android, garantendo agli utenti la possibilità di scambiare foto, video e documenti rapidamente anche con chi possiede un dispositivo iOS. La mossa segna una svolta significativa per il panorama Android, che si prepara a una condivisione più fluida e universale, riducendo finalmente il gap storico con i dispositivi Apple.
Un pieghevole senza piega: la mossa che può cambiare tutto
Il percorso verso il primo iPhone pieghevole entra in una fase decisiva e le indiscrezioni provenienti dall’Asia indicano che Apple avrebbe finalmente superato l’ostacolo più simbolico di questa categoria: la piega centrale del display. Si tratterebbe di un avanzamento cruciale, perché eliminare il solco non significa solo ottenere un pannello esteticamente perfetto, ma anche garantirne una maggiore resistenza nel tempo, evitando le microfratture tipiche dei materiali flessibili. Dietro questo risultato emergerebbe il lavoro congiunto tra Cupertino e partner chiave della filiera, tra cui Samsung per la produzione del pannello dedicato e Shin Zu Shing per il sistema di apertura, integrando soluzioni ad alta resistenza come il metallo liquido. In parallelo, Foxconn avrebbe predisposto una linea di assemblaggio dedicata, segnale che il progetto ha superato la fase sperimentale ed è entrato nella verifica ingegneristica, preludio alla produzione. Le dimensioni trapelate parlano di un interno da 7,8 pollici e un esterno da 5,5 pollici, configurazione che permetterebbe ad Apple di posizionarsi non solo come concorrente diretto dei Galaxy Fold, ma potenzialmente come riferimento del settore se la promessa “senza piega” verrà mantenuta anche nell’uso quotidiano. In attesa di novità più definite, la sensazione è che il debutto, previsto tra il 2026 e il 2027, possa rappresentare uno dei più significativi cambi di rotta nella storia della linea iPhone.
Mondo Samsung
Bixby 2.0: Samsung punta all’AI avanzata con Galaxy S26
Samsung prepara una profonda evoluzione di Bixby in vista del lancio della linea Galaxy S26, collaborando con Perplexity per affidare all’AI generativa compiti complessi e contestuali, mentre l’assistente continuerà a gestire operazioni quotidiane come sveglie e promemoria. L’approccio ricorda quello di Apple, che affianca Siri a sistemi più avanzati, e si estende a tutto l’ecosistema Galaxy, incluse le smart TV, con test già avviati negli Stati Uniti tramite abbonamento gratuito a Perplexity Pro. L’integrazione ibrida tra Bixby e AI generativa promette risposte più rapide e precise, trasformando l’assistente sottovalutato in un hub intelligente in grado di sfidare Google Gemini e rafforzare la posizione di Samsung nel settore dell’AI sui dispositivi mobili.
Samsung brevetta nuovi óculos inteligentes com design arrojado
Samsung ha registrato una nuova patente per occhiali intelligenti (US 2025/0347929 A1) caratterizzati da un sistema di doppia cerniera con meccanismo a cavo e puleggia che sincronizza il movimento delle aste, migliorando comfort, stabilità e distribuzione del peso sul viso. Il design, vicino agli occhiali tradizionali ma con elementi esterni visibili, punta a combinare funzionalità e stile, favorendo durabilità e adattabilità a diverse dimensioni della testa. Pur senza conferma ufficiale sul prossimo Galaxy XR, la mossa segnala l’intenzione di Samsung di distinguersi nel mercato della realtà aumentata con soluzioni innovative e dal look audace.
Schermi che si trasformano in ecosistemi intelligenti
Secondo la visione condivisa da Samsung, i televisori del futuro saranno molto più di un semplice punto di intrattenimento: diventeranno veri e propri ecosistemi intelligenti capaci di adattarsi alle esigenze dell’utente, integrandosi con la casa connessa e sfruttando un’intelligenza artificiale sempre più evoluta. Le dimensioni dei pannelli continueranno a crescere grazie a design più sottili e modulari, mentre le tecnologie come Quantum Dot e Micro RGB promettono una qualità d’immagine più fedele e coinvolgente. Gli algoritmi AI non si limiteranno a migliorare luminosità, colori e audio, ma impareranno le abitudini personali, organizzeranno l’ambiente tramite SmartThings e offriranno contenuti pertinenti senza richiedere complesse navigazioni. Il televisore diventerà dunque un nodo centrale dell’esperienza digitale domestica, capace di coniugare intrattenimento, funzionalità e praticità in un unico dispositivo integrato.
Samsung rinnova la cura dei capi con il nuovo Bespoke AirDresser
Samsung Bespoke AirDresser arriva come soluzione smart per igienizzare e rinfrescare i vestiti senza ricorrere alla lavanderia, combinando design minimale e tecnologie avanzate come Dual AirWash e Dual JetSteam, capaci di eliminare polvere, odori e oltre il 99% di microrganismi grazie a potenti getti d’aria e vapore ad alta temperatura, mentre l’integrazione con SmartThings offre suggerimenti personalizzati per la cura degli indumenti e una gestione intelligente della routine quotidiana; presentato sul mercato indiano a un prezzo di 156.990 INR (circa 1.525 euro), attualmente in promozione a 130.490 INR (circa 1.268 euro), il dispositivo permette di trattare anche abiti lunghi attraverso la Long Dress Zone e si propone come un vero alleato domestico per chi cerca igiene, praticità e risparmio, con Samsung che sottolinea come questo nuovo AirDresser rappresenti un passo avanti verso una casa più moderna, organizzata e attenta al benessere.
Samsung TV 2026, prime indiscrezioni sui modelli OLED e nuove strategie di gamma
Emergono i primi dettagli sui televisori OLED Samsung attesi per il 2026, rivelando cambiamenti significativi nella numerazione dei modelli e nella strategia tecnologica dell’azienda: la gamma OLED salterà la consueta lettera “G”, con i successori degli attuali S95F, S90F e S85F che saranno identificati come S95H, S90H e S85H, coprendo diagonali che vanno dai 42 ai 83 pollici a seconda della serie, mentre per la S95H, OLED di punta, sono confermati solo i tagli da 65, 77 e 83 pollici, senza notizie sul modello da 55 pollici, suggerendo possibili nuove strategie di posizionamento; permane inoltre il dubbio sul tipo di pannello utilizzato, con ipotesi tra WOLED e QD-OLED per l’83 pollici della S95H. Tra le novità emergono anche nuovi marchi registrati come “Neo mini LED”, “Neo UHD” e “Neo Micro RGB”, collegati a tecnologie avanzate che vanno a distinguere meglio i TV Samsung in risposta alla concorrenza cinese, mentre l’integrazione con SmartThings e l’Hub domotico conferma il ruolo dei televisori come centri di controllo per la casa intelligente, supportati da funzioni di intelligenza artificiale sempre più immersive e personalizzate; questi leak offrono quindi un primo quadro delle strategie Samsung per il 2026, mostrando un’attenzione sia alle dimensioni e alla qualità dei pannelli, sia alla tecnologia e all’ecosistema smart, pur restando da confermare quali dettagli arriveranno effettivamente sul mercato.
Galaxy A57 svelato su Geekbench: confermato il chipset Exynos 1680 e ricarica rapida a 45 W
Galaxy A57 si mostra su Geekbench con conferma del chipset Exynos, rivelando alcune specifiche chiave. Il dispositivo, identificato come SM-A576B, dovrebbe montare il nuovo Exynos 1680 con CPU a otto core e GPU Samsung Xclipse 550. I risultati benchmark indicano prestazioni superiori al Galaxy A56, con 1.311 punti in single-core e 4.347 in multi-core, pur restando nella fascia media. La versione vista monta 12 GB di RAM, ma Samsung potrebbe proporre varianti con 6 e 8 GB. Tra le altre caratteristiche attese vi sono un display AMOLED a 120 Hz, tripla fotocamera posteriore, batteria da 5.000 mAh e ricarica rapida fino a 45 W, come confermato dalla certificazione 3C cinese.
Samsung punta più in alto: Galaxy S26 Ultra potrebbe ottenere una batteria maggiorata
Galaxy S26 Ultra potrebbe finalmente segnare un cambio di passo per Samsung sul fronte dell’autonomia: dopo settimane di rumor poco entusiasmanti, una nuova indiscrezione di Momentary Digital sostiene che il prossimo top di gamma adotterà una batteria da 5.200 mAh, un aumento lieve ma significativo rispetto ai 5.000 mAh dei modelli precedenti, che abbinato al nuovo chipset e a un display più efficiente dovrebbe garantire una durata sensibilmente superiore. Le ultime voci parlano anche di una ricarica cablata potenziata a 60 W e wireless a 25 W con standard Qi 2.0 e magneti integrati, un miglioramento importante per una serie che storicamente non ha mai brillato su questo fronte, mentre la concorrenza cinese continua a investire su batterie al silicio-carbonio con capacità decisamente più elevate, come dimostrano Xiaomi 17 Pro Max, Oppo Find X9 Pro e Honor Magic 8 Pro. Nonostante ciò, Samsung sembra intenzionata a mantenere un approccio più conservativo pur continuando a puntare sull’innovazione di forma, dai pieghevoli fino all’imminente trifold, confermando la strategia di un brand che preferisce avanzare con cautela sulle tecnologie più giovani senza rinunciare all’immagine di leader del settore.