Dalla Cina alla Germania: nuovi smartphone sorprendono per scelte tecniche opposte

Oukitel e Gigaset presentano dispositivi radicalmente diversi: la prima punta su dimensioni extralarge e soluzioni eccentriche, mentre la seconda rilancia la produzione europea con modelli equilibrati, robusti e progettati in Germania.

Dalla Cina alla Germania: nuovi smartphone sorprendono per scelte tecniche opposte

Negli ultimi giorni il mercato mobile internazionale ha visto un’accelerazione sorprendente, con annunci che arrivano da aree molto diverse del mondo ma accomunati da un obiettivo chiaro: proporre soluzioni originali in un settore sempre più competitivo. Dalla Cina arriva un modello fuori dagli schemi, pensato per chi vuole un dispositivo gigantesco e ricco di elementi particolari, mentre dalla Germania emerge un ritorno alle tradizioni produttive europee con smartphone costruiti localmente e dotati di caratteristiche inattese. Queste nuove proposte mostrano come il panorama degli smartphone continui a diversificarsi, offrendo alternative inedite per ogni tipo di utente.

La Cina rilancia l’eccesso: Oukitel C68 Plus debutta con doppio schermo e formato extralarge

La prima ondata di novità arriva dalla Cina, dove Oukitel ha annunciato ufficialmente il nuovo C68 Plus, uno smartphone che spicca immediatamente per una scelta che non si vede tutti i giorni: la presenza di due display. Il modello adotta un pannello principale di 7.2 pollici, dimensione che avvicina il dispositivo al territorio dei tablet. La risoluzione rimane contenuta con 720 x 1560 pixel e una densità di 239 ppi, mentre la frequenza di aggiornamento a 120 Hz garantisce scorrevolezza nelle animazioni. Si tratta di una soluzione basata su tecnologia IPS, dunque naturale nei colori e priva degli effetti tipici dei pannelli OLED. Accanto allo schermo principale, Oukitel inserisce un secondo display posteriore da 1.81 pollici. È un pannello ridotto all’osso, con risoluzione 240 x 284 pixel e un utilizzo pensato per notifiche, orari o controlli rapidi senza attivare il maxi-display frontale. Una scelta curiosa, che segue la tendenza già vista su alcuni modelli foldable o rugged, ma qui applicata a un prodotto economico e dalle grandi dimensioni.

Il chipset scelto è l’Unisoc T615, soluzione entry-level che punta più sull’efficienza che sulle prestazioni. Le varianti disponibili vanno da 4 a 8 GB di RAM e da 128 a 512 GB di archiviazione, con supporto alle microSD fino a 1 TB. La batteria da 6.000 mAh, nonostante le dimensioni generose del telefono, si posiziona nella media attuale e prevede una ricarica da 18 W. Sul fronte fotografico troviamo una configurazione essenziale, con una fotocamera posteriore da 64 megapixel basata sul sensore OmniVision OV64B40 da 1/2 pollice, affiancata da un modulo secondario da 0.08 megapixel. La fotocamera anteriore è da 8 megapixel. Il dispositivo rinuncia al modulo NFC, al jack audio e al giroscopio, pur includendo un sensore di impronte laterale. Oukitel presenta anche i modelli C68 e C69, esteticamente simili ma privi del display secondario nel caso del C68. Il C69 ricalca la stessa scheda tecnica variando solo nel design del modulo fotocamera e aggiungendo il supporto NFC. Su AliExpress, il C69 viene proposto a ₽10752 per la versione 8+256 GB, pari a circa (115 euro) secondo la conversione attuale. Una conferma della natura economica della gamma e del posizionamento orientato a chi cerca grandi schermi a prezzi contenuti.

La Germania risponde con pragmatismo: Gigaset GS6 e GS6 Pro tornano “Made in Germany”

La seconda novità arriva dalla Germania, dove Gigaset annuncia i nuovi GS6 e GS6 Pro, due smartphone che si distinguono in un mercato dominato dalla produzione asiatica proprio per il fatto di essere realizzati in territorio tedesco. I due modelli condividono il design e la quasi totalità delle specifiche, variando solo nella capacità di archiviazione: 8+128 GB per GS6 e 8+256 GB per GS6 Pro. La caratteristica che più colpisce è il ritorno della batteria rimovibile, una rarità assoluta nel panorama attuale. Nonostante la certificazione IP68, Gigaset è riuscita a integrare una scocca sigillata contro acqua e polvere e al tempo stesso una batteria facilmente sostituibile.

Anche lo slot microSD è collocato sotto la cover, proprio come negli smartphone di una volta. La piattaforma hardware si basa sul chipset MediaTek Dimensity 7300, soluzione di fascia media in grado di offrire buone prestazioni e connettività 5G. Lo schermo AMOLED da 6.67 pollici con refresh rate a 120 Hz e risoluzione 1080 x 2400 pixel garantisce una qualità visiva superiore a quella del concorrente cinese. La batteria da 5.300 mAh può essere ricaricata a 30 W via cavo e fino a 15 W in modalità wireless. Sul piano fotografico il modulo posteriore integra una tripla configurazione: sensore principale da 64 megapixel, ultra-wide da 8 megapixel e macro da 2 megapixel. La fotocamera frontale è da 32 megapixel. Presenti inoltre NFC, sensore di impronte integrato nel display, eSIM e la dotazione completa dei sensori principali. I prezzi ufficiali partono da 339 euro per Gigaset GS6 e arrivano a 449 euro per la versione GS6 Pro, cifre che riflettono la costruzione europea e un posizionamento più premium rispetto alla controparte cinese.

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