Le ultime rivelazioni del giornalista Mark Gurman di Bloomberg aprono una finestra affascinante sul futuro di Apple, un’azienda che non intende limitarsi a evolvere i propri dispositivi, ma vuole ridefinire l’intero concetto di connettività e intelligenza digitale. Secondo Gurman, Cupertino sta lavorando su due linee di sviluppo parallele ma complementari: da un lato l’espansione della connettività satellitare, con progetti che puntano a trasformare l’iPhone in un vero dispositivo “spaziale”; dall’altro, una nuova generazione di servizi basati sull’intelligenza artificiale, destinati a rivoluzionare salute e benessere.
L’ambizione spaziale di Apple: dalla connettività globale all’evoluzione dell’iPhone satellitare
Il sogno di Apple di collegare direttamente gli iPhone alle reti spaziali, senza intermediari, è nato come un progetto visionario: creare un sistema in grado di garantire copertura ovunque, sotto il totale controllo dell’ecosistema Apple. Sebbene a metà degli anni 2010 simili idee fossero state esplorate anche da colossi come Google, nessuno era riuscito a realizzarle in modo pratico. Così, nel 2022, Apple ha scelto una via più concreta ma comunque rivoluzionaria, introducendo con l’iPhone 14 la funzione “SOS di emergenza via satellite”, che consente di contattare i soccorritori anche senza segnale cellulare. Da quel momento, la casa di Cupertino ha continuato a potenziare le proprie tecnologie satellitari. Nel 2023 è arrivata l’assistenza stradale via AAA e, più di recente, la possibilità di inviare e ricevere messaggi di testo anche al di fuori della rete tradizionale. Il sistema, sviluppato dal Satellite Connectivity Group guidato da Mike Trela, sfrutta la rete di Globalstar Inc. e oggi collega anche Apple Watch Ultra 3. Apple starebbe valutando di estendere la tecnologia anche agli iPad, ma per ora non ci sono tempistiche certe. Nonostante l’infrastruttura di Globalstar sia datata, risponde ancora alle esigenze attuali di Apple. Tuttavia, con l’ingresso aggressivo di realtà come SpaceX, T-Mobile, Verizon e AT&T nel mercato satellitare, la concorrenza si fa sempre più intensa. All’interno della stessa Apple, alcuni dirigenti discutono sull’opportunità di mantenere un servizio satellitare proprietario, ricordando che l’azienda non è un vettore tradizionale. Ma l’idea di continuare su questa strada resta forte, poiché garantisce un vantaggio strategico su più fronti: indipendenza tecnologica, controllo totale dell’esperienza utente, copertura globale e un posizionamento privilegiato per la futura transizione verso la connettività via satellite.
Parallelamente, Apple lavora a nuove funzioni per rafforzare la propria presenza nel settore: un’API per consentire agli sviluppatori di integrare le connessioni satellitari nelle app, mappe consultabili senza rete cellulare o Wi-Fi e un sistema di messaggistica capace di supportare immagini oltre ai testi. Inoltre, sta progettando soluzioni per mantenere la connessione anche senza puntare il telefono verso il cielo, migliorando l’uso “naturale” del servizio. L’arrivo del 5G NTN, che permetterà ai satelliti di integrarsi con le reti mobili, segnerà un punto di svolta. Apple intende continuare a offrire le funzioni di base gratuitamente, come l’SOS di emergenza, per incentivare la fedeltà all’ecosistema, ma in futuro potrebbe proporre servizi premium in collaborazione con SpaceX o altri operatori.
Apple prepara la rivoluzione dell’IA: arriva Health+ e un futuro incerto per Fitness+
Apple si prepara a un 2026 ricco di trasformazioni guidate dall’intelligenza artificiale. Dopo anni di tentativi non sempre convincenti, l’azienda di Cupertino vuole finalmente imprimere una svolta al proprio ecosistema digitale, puntando su innovazioni concrete e sull’integrazione profonda dell’IA nei suoi servizi più popolari. Al centro di questa evoluzione ci sarà un Siri completamente riprogettato, atteso prima con iOS 26.4 e poi in una versione più evoluta con iOS 27. Ma la novità più promettente riguarda la nuova app Salute, che sarà accompagnata dal servizio Health+, una piattaforma dotata di un agente AI dedicato alla gestione del benessere personale. Questo assistente virtuale sarà in grado di analizzare parametri biometrici, suggerire abitudini salutari, monitorare il sonno e persino adattarsi alle esigenze quotidiane dell’utente, aprendosi a un potenziale mercato di milioni di persone interessate alla salute digitale. Se il progetto avrà successo, Apple potrebbe diventare la prima grande azienda tecnologica a imporsi nel campo dei chatbot sanitari intelligenti, un settore in forte espansione e ricco di prospettive economiche.
Parallelamente, il destino di Apple Fitness+ appare meno luminoso. Nato come rivale di Peloton, il servizio da 9,99 dollari al mese (circa 9,30 euro) non è mai riuscito a conquistare una base ampia di utenti, soffrendo di un’elevata percentuale di abbandoni e di un appeal limitato rispetto ai competitor. Tuttavia, Apple non sembra intenzionata a chiudere il progetto, complice una comunità di utenti ancora fedele e i costi di gestione contenuti. La piattaforma sarà ora supervisionata direttamente da Sumbul Desai, responsabile della divisione salute dell’azienda, che riferirà al capo dei servizi Eddy Cue. Questa riorganizzazione indica che Fitness+ dovrà dimostrare di poter generare risultati migliori, magari integrandosi con le nuove funzioni AI previste per Health+ e l’app Salute.