Apple, Samsung e Google: tre strategie, un ecosistema sempre più intelligente e interconnesso

Apple, Google e Samsung stanno ridefinendo il futuro della tecnologia con strategie differenti ma un obiettivo condiviso: creare ecosistemi sempre più integrati, intelligenti e sostenibili, dove hardware, software e AI collaborano per semplificare la vita quotidiana.

Apple, Samsung e Google: tre strategie, un ecosistema sempre più intelligente e interconnesso

Apple, Google e Samsung continuano a spingere l’innovazione tecnologica in direzioni sempre più definite, confermando strategie diverse ma un obiettivo comune: costruire un ecosistema intelligente e interconnesso. Mentre Apple lavora alla semplificazione dell’esperienza utente e prepara il suo iPhone “di vetro” per il 2027, Google punta sull’integrazione dell’intelligenza artificiale in ogni aspetto della vita digitale, dal fitness all’intrattenimento. Samsung, invece, consolida la propria leadership hardware con pieghevoli evoluti, display flessibili e dispositivi domestici sempre più intelligenti. Le tre aziende delineano così il prossimo capitolo della tecnologia consumer, dove design, AI e sostenibilità convergono verso una quotidianità più fluida, personalizzata e connessa.

Mondo Apple

Apple punta alla semplificazione con iPhone 18: il nuovo Camera Control sarà più intuitivo e meno costoso

Secondo recenti indiscrezioni provenienti dal leaker cinese Instant Digital, Apple starebbe lavorando a una versione semplificata del tasto Camera Control che debutterà con la futura serie iPhone 18, prevista per il 2026. L’attuale implementazione, introdotta su iPhone 17, combina sensori capacitivi e sensori di pressione per riconoscere tocchi e livelli di forza, ma con la prossima generazione la casa di Cupertino dovrebbe eliminare lo strato capacitivo, affidando tutte le interazioni al solo sensore di pressione. Una scelta che non rappresenterebbe un passo indietro, bensì un’ottimizzazione mirata a ridurre costi di produzione e manutenzione, mantenendo inalterata la precisione d’uso. Il tasto rimarrà quindi presente, smentendo le ipotesi di una sua rimozione totale. In prospettiva, Apple starebbe inoltre sperimentando materiali piezoelettrici per offrire un feedback aptico più realistico, preludio ai futuri pulsanti completamente a stato solido che potrebbero debuttare su un modello celebrativo del ventesimo anniversario di iPhone.

Un iPhone “di vetro” per il 2027, privo di tasti fisici: la visione di Apple per il 20° anniversario

Secondo una previsione condivisa dal noto insider WhyLab su Weibo, l’attesissimo iPhone del 20° anniversario non vedrà la luce prima del 2027, ma promette di rappresentare una vera rivoluzione estetica e tecnologica per la linea di smartphone Apple. Il dispositivo, secondo quanto anticipato, adotterà un design completamente privo di bordi, con uno schermo curvo che si fonde perfettamente con la scocca, creando l’effetto di un unico blocco di vetro. Un approccio di questo tipo segnerebbe un importante punto di svolta nella storia del marchio, celebrando due decenni di evoluzione con un prodotto che punta a ridefinire il concetto stesso di smartphone. Sebbene i dettagli tecnici restino per ora avvolti dal riserbo, WhyLab suggerisce che Apple stia sperimentando nuove tecnologie di integrazione sotto il display, come la fotocamera invisibile e i sensori tattili incorporati nel vetro. Se queste indiscrezioni dovessero rivelarsi fondate, l’iPhone 2027 potrebbe diventare non solo un omaggio alla storia del marchio, ma anche una dichiarazione di intenti sul futuro del design mobile. Inoltre, l’iPhone 2027 sarà il primo Melafonino a rinunciare completamente ai tasti fisici, sostituendoli con pulsanti capacitivi “solid state” dotati di feedback aptico, simili ai trackpad dei Mac o al vecchio Touch ID. Questo cambiamento riguarderà non solo i tradizionali bilancieri del volume e tasto di accensione, ma anche il pulsante Azione e quello per la fotocamera, rendendo tutti i comandi immobili ma sensibili alla pressione, con un motorino interno che simula la sensazione di pressione. L’iniziativa, conosciuta internamente come Project Bongo, rappresenta un’evoluzione significativa dell’interazione hardware Apple e potrebbe estendersi anche a iPad e Apple Watch, introducendo un’esperienza più uniforme e moderna su tutta la gamma di dispositivi.

Apple punta sull’OLED per MacBook Air, iPad Air e iPad Mini

Apple sta preparando una significativa evoluzione per alcune delle sue linee più diffuse, tra cui MacBook Air, iPad Air e iPad Mini, con l’obiettivo di introdurre display OLED che promettono colori più vividi e contrasti più profondi rispetto agli attuali LCD. L’iPad Mini dovrebbe essere il primo a beneficiare della transizione già nel 2026, con un modello aggiornato che potrebbe costare fino a 100 $ in più, integrando anche un nuovo involucro resistente all’acqua e altoparlanti basati su vibrazioni per eliminare i fori tradizionali. L’iPad Air continuerà a usare l’LCD nella prossima generazione, ma passerà a OLED successivamente, mentre l’iPad entry-level rimarrà su LCD. Per quanto riguarda i Mac, il MacBook Pro sarà il primo a ricevere OLED, mentre il MacBook Air seguirà più avanti, probabilmente non prima del 2028. Questi aggiornamenti fanno parte di una strategia più ampia di Apple volta a migliorare l’esperienza visiva dei suoi dispositivi e a offrire nuove ragioni per l’aggiornamento, pur mantenendo al momento prezzi più elevati e funzionalità avanzate riservate alle versioni di punta.

Mondo Samsung

Galaxy Z Fold 8 pronto a superare le criticità del Fold 7 secondo le ultime indiscrezioni

Nonostante il recente debutto del Galaxy Z Fold 7, le prime indiscrezioni sul suo successore, il Galaxy Z Fold 8, stanno già catturando l’attenzione degli appassionati di tecnologia, suggerendo un modello pensato per correggere le principali criticità del predecessore e consolidare la leadership di Samsung nel segmento dei pieghevoli. Tra le migliorie più attese emergono un aumento dell’autonomia, con una batteria da 5.000 mAh rispetto ai 4.400 mAh del Fold 7, e il possibile ritorno della S Pen, rimossa in precedenza per consentire un design più sottile ma molto apprezzata dagli utenti storici. Particolare rilievo assume anche l’evoluzione della cerniera, che potrebbe adottare una lastra metallica perforata al laser in grado di ridurre al minimo la piega sullo schermo OLED, migliorando l’esperienza visiva e la durabilità del meccanismo. Questi aggiornamenti, insieme alla consapevolezza dell’ingresso di Apple nel mercato dei pieghevoli, fanno pensare a un Fold 8 progettato non solo per offrire maggiore funzionalità e autonomia, ma anche per alzare gli standard estetici e tecnologici, garantendo un’esperienza più completa e rispondendo alle esigenze di chi cerca un dispositivo di fascia alta innovativo e performante.

Samsung introduce pubblicità sui frigoriferi Family Hub: cosa cambia per gli utenti

Samsung si prepara a introdurre un cambiamento significativo sui suoi frigoriferi di fascia alta, con l’arrivo della pubblicità sui modelli Family Hub, che in Europa costano almeno 2.000 euro. L’aggiornamento, previsto per il 3 novembre negli Stati Uniti, trasformerà il display del frigorifero in un piccolo hub multimediale in cui, alternandosi ogni 10 secondi, verranno mostrate notizie, eventi dal calendario, meteo e annunci pubblicitari selezionati dall’azienda stessa. Inizialmente gli annunci riguarderanno esclusivamente altri prodotti Samsung, ma la strategia potrebbe evolvere con l’apertura dello spazio a inserzionisti esterni, lasciando all’utente la possibilità di eliminare singoli annunci o disattivare completamente il widget, rinunciando però alle funzionalità collegate. L’aggiornamento includerà anche nuove funzioni, come AI Vision con riconoscimento di 87 tipi di alimenti, Bixby Voice ID personalizzato, interfaccia One UI più uniforme con gli altri dispositivi Samsung e nuove feature per SmartThings Pet Care, Home Care e Family Care, confermando la volontà del marchio di rendere il frigorifero un vero centro intelligente della casa senza profilare l’utente.

Galaxy Z TriFold: Samsung apre la strada ai pieghevoli a tre pannelli

Samsung ha presentato in anteprima il suo primo smartphone tri-fold, il Galaxy Z TriFold, durante il K-Tech Showcase collegato all’APEC Summit 2025 in Corea del Sud, offrendo una prima visione concreta del dispositivo a tre pannelli che trasforma lo smartphone in un vero e proprio tablet una volta completamente aperto. Il display continua si piega due volte, passando da circa 6,5 pollici quando chiuso a oltre 10 pollici aperto, con due cerniere interne a forma di G che proteggono meglio lo schermo flessibile e mantengono accessibile il display esterno, mentre il retro mostra un’area dedicata alla tripla fotocamera e un pannello centrale con fotocamera frontale integrata. Il design si ispira ai prototipi Flex G già mostrati in passato, combinando innovazione e protezione dello schermo, e il lancio commerciale sembra destinato inizialmente ai mercati asiatici, con Corea del Sud, Cina, Singapore e Taiwan in prima linea, lasciando ancora in sospeso prezzo e disponibilità per l’Europa.

One UI 8.5 in ritardo: Galaxy S26 al centro della strategia Samsung

Il debutto della beta pubblica della One UI 8.5, inizialmente previsto per novembre, sembra destinato a slittare a causa di un ripensamento strategico legato al Galaxy S26+. Secondo le indiscrezioni, il ritorno inaspettato di questo modello avrebbe causato un effetto domino che posticipa non solo l’avvio dei test software, ma anche il lancio dell’intera serie Galaxy S26, ora previsto per marzo 2026. Di conseguenza, avviare una beta della One UI 8.5 sui Galaxy S25 avrebbe poco senso, dato che la versione stabile non arriverà prima del debutto dei nuovi modelli. Intanto, i test in versione alpha continuano su S25 Ultra, ma gli esperti sconsigliano di parteciparvi, sia per la distanza temporale dal rilascio stabile sia per le recenti correzioni software che hanno limitato l’installazione rapida degli aggiornamenti. La decisione evidenzia come le tempistiche hardware e software siano strettamente collegate, spiegando il silenzio di Samsung sul programma beta e lasciando gli utenti in attesa di novità ufficiali.

Prezzi in rialzo all’orizzonte: l’effetto dell’AI sui Galaxy del futuro

Samsung potrebbe presto rivedere verso l’alto i prezzi dei propri smartphone, a causa dell’aumento vertiginoso dei costi dei chip di memoria, elemento chiave per l’elaborazione dell’intelligenza artificiale on-device. L’esplosione della domanda di DRAM e chip performanti, spinta dalla diffusione delle tecnologie AI generative, ha portato a rincari fino al 50%, costringendo i produttori a ripensare i listini. Secondo quanto riportato dal Korea Economic Daily, l’inflazione dei costi dei semiconduttori potrebbe protrarsi fino al 2028, rendendo inevitabili le ripercussioni sui prezzi al dettaglio. Samsung, come altri brand del settore, preferirebbe non assorbire l’aumento ma trasferirlo ai consumatori, inaugurando così una nuova era per il mercato mobile: una fase in cui l’AI diventa non solo motore d’innovazione, ma anche fattore di rialzo economico. È quindi possibile che nei prossimi mesi il Galaxy “perfetto” diventi più costoso, mentre i produttori punteranno su una gamma sempre più polarizzata tra modelli “AI-ready” premium e varianti più accessibili pensate per un pubblico mainstream.

Galaxy S26: Samsung potrebbe sorprendere mantenendo i prezzi grazie all’Exynos 2600

Apparentemente in contraddizione con la precedente notizia, Samsung si prepara al lancio della nuova linea Galaxy S26 all’inizio del prossimo anno e, nonostante le voci di possibili ritardi, potrebbe sorprendere mantenendo i prezzi della generazione precedente. Questo risultato è reso possibile dal controllo diretto sulla produzione di componenti chiave, in particolare dei chipset, grazie alla divisione interna Samsung MX. Invece di affidarsi esclusivamente al Qualcomm Snapdragon 8 Elite Gen 5, più costoso e in grado di incidere pesantemente sul prezzo finale, l’utilizzo del chipset Exynos 2600 prodotto internamente permette all’azienda di contenere i costi e preservare il listino dei nuovi modelli. Tuttavia, le fonti evidenziano che questa strategia ha margini limitati: il rapido aumento dei prezzi dei chip di memoria, cresciuti tra il 5% e il 15%, potrebbe presto costringere Samsung ad adeguarsi alle condizioni di mercato. Al momento, l’azienda non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma gli analisti sottolineano che l’integrazione verticale e la gestione sicura degli stock offrono un vantaggio temporaneo rispetto ad altri produttori che affrontano aumenti significativi dei costi. La gestione interna di componenti chiave come l’Exynos 2600 rappresenta quindi un elemento strategico, consentendo a Samsung di lanciare la nuova linea senza aumentare immediatamente i prezzi per i consumatori.

Samsung P9 Express: la microSD che porta prestazioni da SSD su Nintendo Switch 2

Samsung ha presentato ufficialmente la nuova microSD P9 Express, una scheda di memoria pensata per accompagnare l’evoluzione del gaming portatile su console come Nintendo Switch 2 e su palmari di nuova generazione. Basata sull’interfaccia SD Express con architettura PCIe/NVMe, la P9 Express raggiunge velocità di lettura fino a 800 MB/s, superando di oltre quattro volte lo standard UHS-I e avvicinandosi alle prestazioni di un SSD. Il modello, disponibile nelle versioni da 256 GB e 512 GB, include funzioni avanzate come Dynamic Thermal Guard per la gestione termica e Host Memory Buffer per l’accesso rapido ai dati, oltre a una struttura rinforzata contro acqua, polvere, urti e raggi X. Ideale per gamer e content creator che necessitano di spazio e rapidità, la microSD P9 Express debutta in Europa con prezzi di 104,99 euro per la versione da 256 GB e 164,99 euro per quella da 512 GB, segnando un nuovo punto di riferimento per l’archiviazione mobile ad alte prestazioni.

Mondo Google

Google aggiorna Orologio alla versione 8.3: nuova grafica più chiara e primi segni dell’era Gemini

Con la versione 8.3 dell’app Orologio, Google introduce una serie di ritocchi mirati a migliorare la leggibilità e l’esperienza d’uso quotidiana. La novità più evidente riguarda la schermata della sveglia, che ora presenta uno sfondo a tinta unita invece dell’immagine di sistema, così da rendere sempre ben visibili i pulsanti “Posticipa” e “Interrompi”. Anche il menu delle impostazioni è stato riorganizzato, con le opzioni relative alla sveglia ora posizionate in alto, seguite da quelle per l’orologio. Un ulteriore segnale di cambiamento arriva dalla sostituzione della voceRoutine dell’Assistente Google” con il più neutro “Routine”, scelta che anticipa la transizione definitiva verso Google Gemini. L’aggiornamento è in distribuzione graduale tramite il Play Store, confermando la volontà di Mountain View di perfezionare ogni dettaglio della propria esperienza Android.

Gmail e la falsa violazione da 183 milioni di account: la verità di Google

Negli ultimi giorni si è diffusa rapidamente una notizia che ha destato preoccupazione tra milioni di utenti: secondo alcuni canali online e social, ben 183 milioni di account Gmail sarebbero stati compromessi da un enorme furto di dati. Google è intervenuta prontamente per chiarire la situazione, smentendo categoricamente qualsiasi violazione diretta dei propri sistemi. L’azienda di Mountain View ha spiegato che la notizia nasce da un malinteso: la raccolta di credenziali segnalata da Troy Hunt, fondatore della piattaforma Have I Been Pwned (HIBP), include dati provenienti da diverse fonti e archivi, frutto di attacchi informatici, campagne di phishing e malware che hanno colpito nel tempo migliaia di siti web, senza alcun legame diretto con i server di Gmail.

YouTube Music cresce e premia gli artisti più di Spotify

YouTube Music continua a distinguersi nel panorama dello streaming musicale, nonostante conti su un bacino di utenti inferiore rispetto a Spotify, dimostrando un modello di business in grado di generare ricavi significativi per gli artisti. Tra luglio 2024 e luglio 2025, la piattaforma di Google ha distribuito 8 miliardi di dollari a musicisti, etichette e produttori, un dato impressionante considerando che Spotify, con un pubblico molto più ampio, si ferma a circa 10 miliardi. Il successo di YouTube Music si deve al modello “twin-engine”, che combina abbonamenti a pagamento e pubblicità, includendo anche gli utenti che fruiscono dei video musicali su YouTube. Questa formula ha permesso di aumentare progressivamente i pagamenti agli artisti, passando da 4 miliardi nel 2021 a 8 miliardi nel 2025, garantendo compensi per singolo stream superiori a quelli offerti da Spotify. Grazie a questo approccio, YouTube Music si conferma una piattaforma in rapida crescita e sempre più allettante per chi produce contenuti musicali.

Google TV pronta a rivoluzionare l’intrattenimento in hotel dal 2026

Google, in collaborazione con DIRECTV, porterà la sua piattaforma Google TV direttamente nelle stanze di hotel e resort statunitensi, inaugurando quella che le due aziende definiscono “Advanced Entertainment Platform”. L’obiettivo è offrire agli ospiti la possibilità di ritrovare le proprie abitudini digitali anche in viaggio, con accesso immediato a Netflix, Prime, Disney+ e al supporto a Google Cast per trasmettere contenuti dallo smartphone, senza le limitazioni dei tradizionali sistemi TV alberghieri. La piattaforma sarà basata su Google TV, ma con un’interfaccia completamente ripensata da DIRECTV, semplice, essenziale e personalizzabile per ogni struttura, consentendo di inserire loghi, messaggi di benvenuto e canali preferiti. Sarà garantita la sicurezza dei dati personali: gli account degli ospiti saranno accessibili tramite codice QR e le credenziali verranno cancellate automaticamente ogni giorno o al termine del soggiorno, con la possibilità di rimozione manuale prima del check-out. Il progetto non solo modernizza l’esperienza TV in hotel, ma punta a rendere l’intrattenimento più fluido, immediato e coerente con le abitudini digitali degli utenti, con un lancio completo previsto per il 2026.

Google rilancia Fitbit: nuovi tracker e Coach in arrivo nel 2026

Google ha confermato l’arrivo di nuovi prodotti Fitbit nel corso del 2026, presentando in anteprima anche il servizio personalizzato Fitbit Coach, pensato per guidare gli utenti in programmi di allenamento su misura. Dopo il lancio del Fitbit Charge 6 di due anni fa, i dispositivi principali del marchio avevano subito un rallentamento, con modelli più recenti come Versa 4 e Sense 2 risalenti al 2022 e l’Ace LTE rivolto ai bambini. Il futuro, secondo quanto emerge, punterà soprattutto sui tracker come Inspire e Charge, che offrono autonomia fino a una settimana, design compatto e prezzi più accessibili rispetto ai Pixel Watch, consentendo anche una migliore compatibilità con iOS. Con il nuovo Fitbit Coach non limitato ai soli Pixel Watch, Google mira a rafforzare la presenza del brand nel segmento dei tracker, consolidando l’offerta tra dispositivi economici ma completi, in grado di soddisfare un pubblico più ampio e diversificato.

Pixel 10 e notifiche in ritardo: quando la batteria vince sulla puntualità

I proprietari dei Pixel 10 e dei due modelli Pro continuano a segnalare ritardi significativi nell’arrivo delle notifiche, un problema storico degli smartphone Google che persiste nonostante le ultime generazioni. Le cause principali sembrano essere i sistemi Doze e App Standby di Android, progettati per ottimizzare l’autonomia limitando le attività in background, ma che finiscono per compromettere la tempestività degli avvisi di app fondamentali come Google Home o Messaggi. Molti utenti, anche dopo aver concesso accesso illimitato alla batteria o disattivato alcune funzioni, lamentano notifiche visibili solo al momento dello sblocco del dispositivo, con ritardi che possono arrivare fino a mezz’ora. La mancanza di soluzioni semplici e ufficiali alimenta la frustrazione di chi spende oltre mille euro per dispositivi top di gamma, mentre Google non fornisce al momento indicazioni concrete per risolvere definitivamente la questione.

Pixel 10a si mostra nei primi render: il medio gamma di Google punta su continuità e solidità

Le prime immagini CAD del futuro Pixel 10a, diffuse da Android Headlines, confermano che Google non stravolgerà la formula vincente del suo medio gamma. Il design rimarrà fedele alla linea della serie 9a, con la caratteristica fascia orizzontale posteriore che ospita due fotocamere allineate e un profilo leggermente più tondeggiante. Le cornici anteriori appaiono più sottili e uniformi, mentre il display sarà un pannello da 6,2 pollici. Sotto la scocca troveremo il chipset Google Tensor G4, una batteria da almeno 5.100 mAh e Android 16 con la consueta promessa di sette anni di aggiornamenti software e di sicurezza. La configurazione fotografica dovrebbe comprendere un sensore principale da 48 megapixel e un ultra grandangolare da 13 megapixel, accompagnati da una selfie cam da 13 megapixel. Atteso per l’inizio del 2026, il Pixel 10a si prepara dunque a proseguire la filosofia di Google basata su prestazioni solide, fotografia computazionale e supporto software a lungo termine.

Pixel Feature Drop di novembre: debutta il tema di Wicked e arrivano le animazioni AI

Il prossimo aggiornamento trimestrale per i dispositivi Google Pixel dovrebbe arrivare prima del previsto, con un rilascio fissato al 4 novembre. Secondo il leaker Mystic Leaks, il nuovo Feature Drop introdurrà diverse funzioni inedite, a partire dal primo Pixel Theme ufficiale, dedicato al film “Wicked – Parte 2”, in uscita nelle sale proprio lo stesso giorno. Il pacchetto includerà sfondi, icone e una palette di colori coordinata, offrendo un’anteprima concreta del Theme Manager che Google intende rendere centrale nei futuri aggiornamenti. Oltre al tema, si attende anche un miglioramento dell’app Pixel Studio, che permetterà di creare animazioni basate su intelligenza artificiale partendo da immagini generate tramite prompt descrittivi, probabilmente grazie ai modelli Veo 3 o Veo 3.1. Tra le funzionalità aggiuntive, potrebbe inoltre comparire un sistema di notifiche ad alta priorità per i contatti Pixel VIP, pensato per rendere più immediata la comunicazione con utenti selezionati.

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