Il panorama tecnologico continua a muoversi rapidamente, con Samsung, Google e Apple che guidano l’evoluzione in settori chiave come smartphone, software e dispositivi intelligenti. Samsung sta preparando la serie Galaxy S26, puntando soprattutto sul miglioramento del comparto fotografico tramite intelligenza artificiale e ottimizzazione software, piuttosto che con rivoluzioni hardware. Parallelamente, il rollout della One UI 8.0 è in corso su diversi dispositivi, portando stabilità e uniformità all’esperienza utente, mentre i primi render del Galaxy S26 Ultra anticipano un design raffinato con hardware di nuova generazione. Non manca un campanello d’allarme con il Galaxy Ring, che ha sollevato dubbi sulla sicurezza delle batterie dei wearable. Sul fronte Google, si lavora a un ecosistema domestico sempre più integrato con la nuova funzione Home Brief, parte dell’abbonamento Home Premium, mentre YouTube ha risolto la disputa con Trump tramite un accordo milionario, evitando rischi legali futuri. Infine, Apple ha rilasciato i primi aggiornamenti correttivi per i suoi sistemi operativi, con iOS 26.0.1 che migliora stabilità e sicurezza, ma anche con nuove osservazioni sul consumo energetico del Liquid Glass degli iPhone 17 Pro Max e sulla differenziazione delle memorie ultra veloci nei modelli più capienti.
Mondo Samsung
Galaxy S26: le fotocamere confermate, l’innovazione passa dal software
Le specifiche della fotocamera della serie Galaxy S26 sono emerse tramite recenti indiscrezioni, confermando che Samsung punterà più sull’ottimizzazione software che su cambiamenti radicali dell’hardware. Il Galaxy S26 Pro dovrebbe mantenere la configurazione simile al modello precedente, con sensore principale da 50 megapixel, grandangolo da 12 megapixel e teleobiettivo da 10 megapixel con zoom ottico 2x. La variante Galaxy S26 Edge sostituirà la Plus e, secondo le indiscrezioni, manterrà il sensore principale da 200 megapixel mentre l’ultrawide potrebbe passare da 12 a 50 megapixel, senza una lente dedicata al zoom. Il modello top di gamma, Galaxy S26 Ultra, erediterà probabilmente il sensore principale ISOCELL HP2 da 200 megapixel, ultrawide da 50 megapixel e teleobiettivo da 50 megapixel con zoom ottico 5x, mentre resta incerta la presenza del secondo teleobiettivo da 10 megapixel. Samsung sembra quindi orientata a potenziare le capacità fotografiche tramite intelligenza artificiale e miglioramenti nel processamento delle immagini, mantenendo sostanzialmente inalterata la dotazione hardware rispetto alla serie S25. Questo approccio permette di offrire prestazioni fotografiche elevate senza stravolgere il design e i componenti fisici dei nuovi smartphone.
One UI 8 disponibile per Galaxy S23, Z Flip5 e Z Fold5: rollout in corso
Samsung ha avviato il rollout stabile della One UI 8.0 per diversi modelli, tra cui i pieghevoli Galaxy Z Flip5 e Z Fold5 e gli smartphone della serie Galaxy S23, compresi S23 Ultra, Plus, standard e FE, estendendo l’aggiornamento anche a modelli di fascia media come Galaxy A55, A35 e A26. Le build sono piuttosto pesanti, dai quasi 2 GB dei modelli A fino ai oltre 3 GB dei S23, e includono le patch di sicurezza di settembre 2025. Il rollout è partito dalla Corea del Sud e nei prossimi giorni arriverà anche in altri mercati, compresa l’Italia, garantendo stabilità, ottimizzazioni delle prestazioni e continuità dell’esperienza utente. Gli aggiornamenti possono essere controllati manualmente in Impostazioni → Aggiornamento software, e sebbene al momento non introducano grandi novità funzionali, rappresentano un passo importante per uniformare l’esperienza su tutti i dispositivi coinvolti.
Galaxy S26 Ultra: prime conferme su design e specifiche del flagship 2026
I render pubblicati in queste ore mostrano un Galaxy S26 Ultra dal look molto vicino all’attuale S25 Ultra, ma con alcune differenze rilevanti: lo schermo sarà piatto con cornici uniformi e foro centrale per la fotocamera, i tasti rimangono sul lato destro mentre la parte sinistra resta pulita, e in basso trovano posto S Pen, USB-C, SIM e speaker. Sul retro, invece, Samsung abbandona la disposizione totalmente “libera” delle fotocamere per adottare un modulo verticale che integra tre sensori principali, con una quarta lente più piccola posta all’esterno. Secondo le indiscrezioni, sotto la scocca ci sarà spazio per il nuovo Snapdragon 8 Elite Gen 5 o, in alternativa, per l’inedito Exynos 2600 a 2 nm, a seconda del mercato di distribuzione, delineando un dispositivo che punta a consolidare la leadership Samsung nel segmento premium.
Galaxy Ring, quando la batteria diventa un rischio inaspettato
Il caso del Galaxy Ring che, a soli nove mesi dall’acquisto, ha mostrato un rigonfiamento anomalo della batteria solleva inevitabilmente interrogativi sulla sicurezza degli indossabili. L’episodio, raccontato dal noto content creator @zoneoftech, ha costretto l’utente a una visita in ospedale e ha messo in luce quanto sia delicato l’equilibrio tra innovazione e affidabilità tecnica. Se da un lato l’usura delle batterie al litio è un fenomeno fisico noto da anni su notebook e smartphone, dall’altro la rapidità con cui si è manifestato il problema in un dispositivo nuovo e dal design minimal, pensato per essere indossato 24 ore su 24, apre una riflessione più ampia. Samsung non ha ancora commentato ufficialmente, ma sarà inevitabile chiarire se si tratti di un difetto isolato o di una criticità più diffusa: la fiducia dei consumatori verso i dispositivi indossabili dipende infatti non solo dalle funzioni innovative, ma soprattutto dalla garanzia che restino sicuri anche in condizioni di utilizzo prolungato e non sempre perfettamente conforme alle raccomandazioni.
Mondo Google
Google Home: in arrivo Home Brief con abbonamento Premium
Google sta lavorando a una nuova funzione per la sua piattaforma smart home, chiamata Home Brief, che offrirà riepiloghi quotidiani delle attività domestiche. Basandosi sull’analisi dell’ultima versione dell’app Google Home, sembra che questa funzione possa sintetizzare notifiche e avvisi provenienti da videocamere e altri dispositivi intelligenti, creando un report giornaliero utile e facilmente consultabile. Home Brief sarà parte di Google Home Premium, un abbonamento che includerà anche l’accesso a Gemini Live e alla funzione Ask Home, con possibilità di prova gratuita. L’introduzione di Home Brief rappresenta un passo verso un ecosistema domestico più integrato e guidato dall’intelligenza artificiale, pur rimanendo in fase di sviluppo e quindi soggetto a modifiche prima del lancio ufficiale.
YouTube chiude la disputa con Trump con un accordo milionario
La lunga battaglia legale tra Donald Trump e YouTube si è conclusa con un accordo extragiudiziale da 24,5 milioni di euro. La piattaforma di Google ha scelto di versare la somma per mettere fine al contenzioso aperto dopo la sospensione degli account dell’allora presidente statunitense a seguito dei fatti del 6 gennaio 2021. Parte dell’importo sarà destinata al Trust for the National Mall per finanziare la costruzione della nuova White House State Ballroom, mentre il resto andrà a coprire i risarcimenti agli altri querelanti. Con questa intesa, anche YouTube si allinea a Meta e X, che nei mesi scorsi avevano già risolto le rispettive cause con Trump tramite accordi economici, evitando così un verdetto potenzialmente sfavorevole che avrebbe potuto creare un precedente giuridico delicato per l’intero settore delle big tech.
Mondo Apple
Apple distribuisce iOS 26.0.1 e update correttivi per tutti i suoi sistemi
Apple ha rilasciato i primi aggiornamenti minori per iOS, iPadOS, macOS, watchOS, visionOS, tvOS e HomePod Software, introducendo correzioni a bug emersi dopo il debutto delle nuove versioni. In particolare, iOS 26.0.1 risolve difetti nella fotocamera degli iPhone 17 e iPhone Air, instabilità nelle connessioni Wi-Fi e cellulari, problemi grafici con le icone personalizzate e un’anomalia di VoiceOver. Anche iPadOS beneficia delle stesse correzioni, mentre su macOS Tahoe 26.0.1 viene eliminato un bug che bloccava l’installazione su alcuni Mac Studio con chip M3 Ultra. Gli update, disponibili via OTA, contengono inoltre importanti fix di sicurezza e sono fortemente raccomandati a tutti gli utenti.
iPhone 17 Pro Max e Liquid Glass: quando la bellezza richiede energia
I test più recenti sull’iPhone 17 Pro Max evidenziano come il nuovo effetto Liquid Glass di iOS 26, pur affascinante alla vista, imponga un consumo energetico superiore rispetto alle operazioni tradizionali. L’appassionato MarionberryDear6170 ha misurato l’assorbimento del dispositivo durante diverse attività quotidiane, mostrando come anche semplici operazioni possano richiedere tra i 5 e i 17 watt. L’apertura del centro di controllo o lo scatto di una foto consumano circa 8-9 watt, mentre screenshot e registrazioni dello schermo possono arrivare fino a 17 watt nei momenti più intensi. Persino l’opzione “Riduci Trasparenza”, pensata per ottimizzare la batteria, aumenta leggermente il consumo, suggerendo che le animazioni avanzate del Liquid Glass richiedono risorse costanti del sistema. L’unico vero alleato rimane la modalità Risparmio energetico, che limita la potenza assorbita a circa 5 watt, estendendo l’autonomia stimata da 6,5 a 10 ore, ma a scapito di frequenza di aggiornamento e luminosità dello schermo. Questi dati confermano che iOS 26 rende l’iPhone più elegante e fluido, ma con un impatto tangibile sull’autonomia, sottolineando come la gestione energetica rimanga un fattore chiave anche nei top di gamma Apple.
iPhone 17 series: memorie ultraveloce per i tagli più capienti
Apple ha introdotto una differenziazione significativa nella serie iPhone 17: i modelli da 512 GB, 1 TB e presumibilmente 2 TB montano memorie molto più veloci rispetto alle varianti da 256 GB. I test condotti su iPhone 17 Pro Max mostrano che la lettura e scrittura sequenziale delle versioni più capienti raggiunge circa 3,3-3,6 GB/s, mentre i modelli da 256 GB si fermano a circa 1,6 GB/s. Anche la velocità in operazioni casuali è sensibilmente diversa, con 439/124 MB/s contro 243/68 MB/s per il modello base. Questo aggiornamento riguarda tutte le versioni Pro e standard, ad eccezione dell’iPhone Air, che mantiene memorie rapide anche nella versione base da 256 GB. Nell’uso quotidiano la differenza è poco percepibile, ma in scenari specifici come trasferimenti di file ad alta velocità o caricamento di app particolarmente pesanti, le memorie veloci offrono un vantaggio concreto. Questa scelta sottolinea come Apple stia puntando a offrire il massimo della tecnologia nei tagli di memoria più elevati, incentivando una scelta più consapevole per chi desidera prestazioni durature nel tempo.
Apple Vision Pro 2: più potenza, AI potenziata e cinturino migliorato
Apple si prepara al lancio del Vision Pro 2, confermando il design della prima generazione ma introducendo significativi miglioramenti nelle prestazioni e nell’intelligenza artificiale. La scelta del chip sarà cruciale, con voci che indicano M4 o M5, promettendo maggiore potenza ed efficienza per la gestione di ambienti complessi in realtà aumentata. Un punto critico del primo modello, il peso, sarà affrontato con un nuovo cinturino che riduce l’affaticamento di collo e testa, disponibile anche separatamente per chi possiede già il dispositivo. Il Neural Engine sarà potenziato, aumentando il numero di core rispetto ai 16 attuali, per garantire elaborazioni più rapide e precise, migliorando l’esperienza immersiva e le capacità di AI in tempo reale. L’uscita è attesa nel primo trimestre del 2026, con l’auspicio che Apple estenda finalmente la disponibilità anche al mercato europeo, consolidando così il Vision Pro come punto di riferimento nel settore dei visori di fascia premium.