Il panorama tecnologico di settembre 2025 mostra un mercato in pieno fermento, con grandi nomi come Apple, Samsung e Google impegnati in lanci, aggiornamenti e ottimizzazioni dei propri ecosistemi.
Mondo Apple
iPhone 17 Air, partenza complicata in Cina tra eSIM e disponibilità limitata
Apple ha ufficialmente avviato i preordini della nuova gamma iPhone 17, con l’attesa variante Air che tuttavia incontra difficoltà specifiche sul mercato cinese: il sito ufficiale dell’azienda non consente ancora di prenotare il modello più sottile, rimandando a un messaggio che indica come le informazioni sulla disponibilità saranno aggiornate solo dopo le necessarie autorizzazioni. Una complicazione legata soprattutto al fatto che, per ridurre lo spessore, l’iPhone Air si affida esclusivamente alla tecnologia eSIM, poco diffusa in Cina dove prevalgono ancora le SIM fisiche. Per il momento il dispositivo sarà attivabile solo tramite China Unicom, con l’obbligo per l’utente di recarsi fisicamente in un punto vendita per completare la configurazione, mentre gli altri operatori, come China Mobile e China Telecom, entreranno in seguito. Diverso il discorso per i modelli iPhone 17, 17 Pro e 17 Pro Max, già lanciati con supporto alla SIM fisica per il mercato locale. Nel frattempo negli Stati Uniti la domanda ha superato le aspettative: le consegne dell’iPhone 17 Pro Max in alcune configurazioni, come la nuova colorazione cosmic orange nelle varianti da 256 GB, 512 GB e 1 TB, sono già slittate a ottobre, segno di un forte interesse da parte del pubblico. La versione Air, insieme al modello standard e al 17 Pro, non mostra invece particolari ritardi oltreoceano, con disponibilità più regolare.
iPhone 17 Pro Max rallenta le consegne, mentre l’Air resta facilmente disponibile
L’apertura dei preordini dei nuovi iPhone 17 ha mostrato subito un andamento contrastante tra i vari modelli: mentre l’iPhone 17 Pro Max registra già slittamenti significativi nelle consegne, in alcuni casi fino a metà ottobre per le varianti più richieste come quelle in colorazione arancione cosmico o argento, l’iPhone Air sembra non avere lo stesso entusiasmo da parte del pubblico, con disponibilità regolare sia per il ritiro in negozio dal 19 settembre che per la consegna a domicilio dal 22 settembre in tutte le colorazioni e tagli di memoria. La situazione intermedia riguarda iPhone 17 e iPhone 17 Pro, che mostrano un andamento più frammentato a seconda della memoria e della tinta scelta, con alcune opzioni già esaurite negli Apple Store e consegne ritardate fino ai primi di ottobre. Questo quadro suggerisce che il modello di punta, il Pro Max, stia catalizzando la maggiore attenzione grazie al display da 6.9 pollici e alle configurazioni avanzate, mentre l’Air, pur innovativo per il design sottile da 5.64 mm e il supporto eSIM, fatica a convincere gli utenti e potrebbe rappresentare l’anello debole della nuova lineup.
Apple rilancia MagSafe: il nuovo caricatore wireless raggiunge i 25 W con Qi 2.2
Durante l’evento “Awe Dropping”, Apple ha introdotto un aggiornamento del caricatore MagSafe che amplia la potenza di ricarica wireless fino a 25 W grazie al supporto completo dello standard Qi 2.2, rendendolo compatibile non solo con iPhone 17 ma anche con la serie iPhone 16 e con qualsiasi dispositivo che adotti lo stesso standard, mantenendo i prezzi invariati rispetto al modello precedente.
Apple Store in manutenzione: countdown ai preordini della nuova gamma iPhone 17
Come da tradizione, l’Apple Store online è stato temporaneamente disattivato per consentire l’aggiornamento dei listini e dei sistemi in vista dell’apertura dei preordini di iPhone 17, iPhone 17 Pro, iPhone 17 Pro Max e del nuovo iPhone Air. In Italia sarà possibile prenotare a partire dalle 14:00, in contemporanea con oltre 40 Paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia e Giappone. Il messaggio di attesa comparso sul sito ufficiale alimenta l’hype, mentre le prime recensioni dei modelli appena presentati inizieranno a circolare nei prossimi giorni.
Liquid Glass: Apple ridefinisce l’identità visiva delle sue app
Con l’introduzione dello stile Liquid Glass, Apple segna un punto di svolta nella sua estetica software, abbandonando il minimalismo piatto che aveva caratterizzato gli ultimi anni per abbracciare un design più materico, fatto di riflessi, trasparenze e profondità tridimensionali. Le nuove icone di app come GarageBand, Clips, Keynote e Pages non sono semplicemente un restyling grafico, ma un segnale chiaro dell’intento di Apple di rafforzare la coerenza visiva tra hardware e software, creando un ecosistema in cui l’esperienza d’uso si percepisce come tangibile e quasi fisica. Questo approccio, che anticipa l’arrivo di iOS 26 e macOS Tahoe, punta a trasmettere una sensazione di modernità senza rinunciare alla riconoscibilità delle icone storiche, rendendo l’interfaccia più coinvolgente e immediata.
Powerbeats Pro 2, l’aggiornamento che li trasforma in un vero strumento fitness
Con l’arrivo di iOS 26 i Powerbeats Pro 2 fanno un salto di qualità notevole, guadagnando finalmente la piena integrazione con l’app Fitness, il servizio Fitness+ e l’Apple Watch: gli auricolari sportivi di Beats, già noti per il rilevamento del battito cardiaco, ora possono monitorare oltre 50 tipi di allenamento, sincronizzare calorie e pulsazioni con le piattaforme Apple e persino contare i passi in autonomia, diventando così una soluzione completa e più precisa anche senza iPhone. A questo si aggiungono gesture intelligenti con Siri, un algoritmo di rilevamento più accurato e la possibilità di misurare la frequenza cardiaca anche con un solo auricolare, caratteristiche che li avvicinano molto agli AirPods Pro 3 ma con un prezzo mediamente più accessibile, rafforzando la loro posizione come scelta ideale per chi cerca auricolari ad alte prestazioni pensati per lo sport.
Apple Watch si prepara a diventare un alleato nella prevenzione dell’ipertensione
L’approvazione appena ottenuta dalla FDA consente ad Apple Watch di introdurre negli Stati Uniti le notifiche sull’ipertensione, una novità che sarà disponibile dal day one sui Series 11 e Ultra 3 e che, con qualche limite tecnico, arriverà anche su modelli precedenti come Series 10, 9 e Ultra 2, mentre in Europa si attende ancora il via libera dell’EMA, con tempi che potrebbero allungarsi; la funzione, che non fornisce diagnosi ma segnala valori anomali per invitare a un controllo medico, rappresenta un passo concreto verso l’uso dello smartwatch come strumento di prevenzione quotidiana, simile a quanto già accade con il rilevamento delle apnee notturne.
Mondo Samsung
Strategie conservative e aspettative ridimensionate per Galaxy S26
Le ultime indiscrezioni sui Samsung Galaxy S26 confermano un approccio molto più prudente rispetto alle generazioni precedenti, soprattutto per quanto riguarda il comparto fotografico. La fotocamera principale del modello base dovrebbe rimanere ancorata a un sensore da 50 megapixel di dimensioni simili a quelle già viste sugli S25, lasciando presagire risultati comparabili piuttosto che un salto in avanti. Anche l’ultra–grandangolo, sebbene sulla carta passi da 12 a 50 megapixel, potrebbe non rappresentare un miglioramento sostanziale a causa della scelta di un sensore compatto ed economico. La tele rimarrà da 10 megapixel, un dato che continua a collocarla tra le soluzioni meno competitive del settore. L’unico spiraglio di rinnovamento potrebbe arrivare dal Galaxy S26 Ultra, che manterrà l’ISOCELL HP2 da 200 megapixel con apertura più ampia e promette novità legate al display, ancora avvolte nel mistero. Tuttavia, a giudicare dai rumor, l’aggiunta della dicitura “Pro” al modello base rischia di rivelarsi più un’operazione di marketing che un vero passo avanti tecnologico.
Galaxy Tab A11 Plus si prepara al debutto con chipset MediaTek Dimensity 7300
Il nuovo Galaxy Tab A11 Plus è apparso nel database di Geekbench, confermando la presenza del chipset MediaTek Dimensity 7300 con architettura octa-core e GPU ARM Mali G615 MC2, supportato da 6 GB di RAM e Android 16 di fabbrica. Nei test il tablet ha totalizzato 654 punti in single-core e 1.539 in multi-core, valori che lo collocano nella fascia media con buone prospettive di efficienza energetica. L’avvistamento si aggiunge alle numerose certificazioni già ottenute, tra cui FCC, Bluetooth SIG e WiFi Alliance, lasciando intuire un lancio imminente, probabilmente a partire dal mercato indiano.
Mondo Google
Google Home rivoluziona le automazioni con un editor più evoluto
Google ha presentato un aggiornamento sostanziale per l’app Home, introducendo un editor di automazioni riprogettato con l’obiettivo di garantire un controllo più preciso e scenari più flessibili per la gestione della smart home: tra i miglioramenti spiccano nuovi trigger legati a condizioni ambientali come la temperatura, la possibilità di stabilire condizioni che regolano l’attivazione delle azioni e le automazioni una tantum utili per esigenze occasionali, mentre alcune funzioni restano momentaneamente assenti rispetto al vecchio editor, come la gestione dei colori delle luci e la disattivazione delle videocamere, in attesa di un rollout graduale che renderà disponibile la nuova esperienza a tutti gli utenti compatibili.
Google cambia strategia: su Wear OS 6 l’app Meteo lascia spazio alle soluzioni dei produttori
Con Wear OS 6 Google ha deciso di ritirare la propria app Meteo dalle nuove installazioni, spingendo gli utenti verso le soluzioni preinstallate dai produttori di smartwatch o verso alternative di terze parti disponibili sul Play Store; chi aveva già installato l’app continuerà a utilizzarla, mentre sui Pixel Watch arriverà la nuova app Meteo Pixel, pensata per offrire un’esperienza integrata e aggiornata.
Android Auto sotto accusa: la musica continua a “saltare” durante la guida
Nuove segnalazioni mettono in difficoltà Android Auto, che dopo la recente correzione di un bug si trova nuovamente al centro delle lamentele degli utenti a causa di un problema legato alla riproduzione musicale: diversi automobilisti raccontano che, collegando lo smartphone al sistema infotainment tramite connessione wireless (e in alcuni casi anche via cavo), i brani “saltano” a intervalli regolari, con interruzioni tanto frequenti da rendere impossibile l’ascolto; il difetto sembra coinvolgere soprattutto Google Maps, sospettato di causare il malfunzionamento dopo specifici aggiornamenti, ma è stato riscontrato anche con Waze, e al momento l’unica soluzione provvisoria è affidarsi allo streaming Bluetooth diretto, in attesa che Google chiarisca e risolva il problema in modo definitivo.
Google corre ai ripari con l’update di settembre per Pixel 10
Il difetto delle bande colorate che aveva colpito diversi Pixel 10 al lancio sembra ormai archiviato grazie all’aggiornamento di sicurezza rilasciato da Google a settembre 2025. Il problema, che si manifestava con distorsioni cromatiche e righe orizzontali sullo schermo, era stato ricondotto a un’anomalia dei driver grafici piuttosto che a un guasto hardware vero e proprio. Con il nuovo update, la casa di Mountain View ha confermato di aver corretto il bug, probabilmente legato alla gestione della GPU PowerVR DXT-48-1536, scelta in esclusiva per questa generazione di smartphone. Una soluzione rapida che restituisce fiducia agli utenti e scongiura timori più gravi sul fronte dell’affidabilità del display.