OpenAI si prepara a entrare nel mercato delle piattaforme di assunzione con la OpenAI Jobs Platform, un portale basato su intelligenza artificiale che promette di rivoluzionare il modo in cui aziende e lavoratori si incontrano. Il lancio è previsto entro metà 2026 e rappresenta un passo strategico per OpenAI, che estende la propria influenza oltre il noto ChatGPT, entrando in diretta concorrenza con LinkedIn, la piattaforma professionale di Microsoft.
Secondo quanto annunciato da Fidji Simo, CEO of Applications di OpenAI, la nuova piattaforma sfrutterà algoritmi avanzati per abbinare le competenze dei candidati alle esigenze specifiche delle aziende. L’obiettivo è creare corrispondenze più precise ed efficienti rispetto ai sistemi tradizionali, offrendo strumenti di selezione intelligenti e personalizzati. Particolare attenzione sarà dedicata alle piccole imprese e ai governi locali, che potranno accedere a un percorso dedicato per individuare talenti qualificati nell’ambito dell’intelligenza artificiale.
OpenAI punta inoltre a integrare nella piattaforma certificazioni di “fluidità nell’intelligenza artificiale”, erogate tramite la OpenAI Academy. Il programma pilota, previsto per fine 2025, mira a formare la forza lavoro sulle competenze AI più richieste, preparando professionisti in grado di rispondere alla crescente automazione dei processi lavorativi.
In collaborazione con Walmart, OpenAI intende certificare fino a 10 milioni di cittadini statunitensi entro il 2030, supportando le iniziative governative come l’iniziativa della Casa Bianca sull’alfabetizzazione digitale e sull’intelligenza artificiale.
Questa strategia arriva in un momento di grande attenzione verso l’impatto dell’AI sul mondo del lavoro. Secondo alcune stime, l’intelligenza artificiale potrebbe ridurre fino al 50% dei posti entry-level impiegatizi entro il 2030, cambiando radicalmente il mercato dell’occupazione. OpenAI, pur riconoscendo questa possibilità, si propone come facilitatore, offrendo strumenti e formazione per aiutare le persone a mantenere rilevanza professionale in un contesto sempre più automatizzato.
La mossa di OpenAI rappresenta anche una sfida diretta a LinkedIn, piattaforma fondata da Reid Hoffman, uno dei primi investitori di OpenAI, e oggi di proprietà di Microsoft, principale finanziatore dell’azienda. LinkedIn ha già iniziato a integrare funzionalità AI per ottimizzare l’abbinamento tra candidati e posizioni aperte, ma la nuova proposta di OpenAI punta a creare un ecosistema più dinamico e intelligente, capace di sfruttare appieno l’esperienza e i dati generati dai suoi utenti.Oltre alla OpenAI Jobs Platform, OpenAI sta esplorando altri ambiti applicativi, tra cui potenziali piattaforme browser e social media, confermando l’intenzione di espandersi oltre la sfera dei chatbot.
Con la combinazione di formazione, certificazioni e intelligenza artificiale applicata alla selezione del personale, OpenAI mira a ridefinire il modo in cui professionisti e aziende interagiscono, creando nuove opportunità e al contempo preparando la forza lavoro alle trasformazioni digitali imminenti.