TikTok ha lanciato ufficialmente in Europa una nuova versione della sua piattaforma: TikTok Pro. Non si tratta di un servizio premium a pagamento, come il nome potrebbe far pensare, ma di un’app pensata per incentivare comportamenti positivi, promuovere cause sociali e sostenere attivamente enti no-profit. Attualmente disponibile in Germania e Portogallo, e in arrivo anche in Spagna e in altri Paesi europei, questa nuova versione si distingue per una proposta innovativa e impegnata, che mira a cambiare il modo in cui gli utenti vivono il social.
TikTok Pro si presenta con un’interfaccia simile a quella dell’app principale, ma elimina completamente pubblicità, dirette e funzionalità di shopping. L’intento è quello di offrire un’esperienza d’uso più semplice, meno centrata sul consumo e più orientata all’interazione umana e al supporto delle iniziative benefiche.
I contenuti restano gli stessi, ma cambia il contesto in cui vengono fruiti. La vera novità è rappresentata dal Sunshine Programme, un sistema integrato che premia l’interazione con iniziative sociali. Gli utenti possono accumulare una sorta di “valuta virtuale”, chiamata raggi di sole, semplicemente utilizzando l’app in modo positivo: per esempio, invitando altri a scaricarla, cercando contenuti a sfondo benefico o seguendo profili associati a ONG.
Questi raggi di sole possono poi essere “donati” a organizzazioni no-profit, che riceveranno da TikTok una conversione in donazioni reali. In questo modo, guardare video, mettere like o condividere diventa un’azione concreta a favore di una causa. Con TikTok Pro, ByteDance vuole dimostrare che anche un social network può avere un impatto positivo e responsabile, trasformando le dinamiche tipiche della piattaforma in strumenti di solidarietà.
È una scelta interessante, soprattutto in un momento storico in cui molte piattaforme digitali sono accusate di eccessiva invasività pubblicitaria, di promozione del consumismo e di mancanza di attenzione ai temi sociali. Il successo di TikTok Pro dipenderà dalla risposta del pubblico. Riuscirà a conquistare utenti abituati a funzioni come le dirette o lo shopping, proponendo al loro posto un’esperienza più sobria ma socialmente utile? L’iniziativa è sicuramente audace, ma se saprà coinvolgere i creator e generare una rete virtuosa di solidarietà, potrebbe rivelarsi un vero punto di svolta per l’intero settore.