L’app per macOS di Perplexity si è recentemente aggiornata introducendo il supporto al protocollo MCP, un passo importante per migliorare l’interazione tra assistenti AI e le applicazioni tradizionali presenti sul computer. MCP, acronimo di Model Context Protocol, è uno standard innovativo nato per facilitare la comunicazione tra intelligenze artificiali e software di uso quotidiano, permettendo così agli assistenti virtuali di interfacciarsi in modo più efficace con app e database di sistema. Questa novità rappresenta una vera e propria evoluzione nel modo in cui le AI possono integrarsi con l’ecosistema di macOS, portando a una maggiore efficienza e versatilità d’uso.
Il protocollo MCP è stato sviluppato da Anthropic, una società europea di intelligenza artificiale che, sebbene meno nota rispetto a giganti come Google e OpenAI, ha saputo ritagliarsi un ruolo di rilievo nel settore grazie a soluzioni all’avanguardia. MCP funziona un po’ come HTTPS per il web o SMTP per le email: è un insieme di regole e procedure che garantiscono la comunicazione corretta e sicura tra diversi software. Grazie a questo protocollo, Perplexity per macOS può, ad esempio, riassumere note prese con Apple Notes, creare promemoria su Google Calendario, oppure accedere e gestire file memorizzati su Google Drive.
Questo livello di integrazione è fondamentale per chi vuole sfruttare appieno le potenzialità degli assistenti AI nel proprio flusso di lavoro quotidiano. Nonostante il potenziale di MCP, attivare il supporto in Perplexity non è ancora semplice, soprattutto a causa di alcune limitazioni imposte dall’App Store di Apple.
Per utilizzare pienamente il protocollo, è necessario installare una seconda applicazione sviluppata sempre da Perplexity, chiamata Perplexity XPC, che serve ad aggirare la sandbox di sicurezza in cui le app macOS sono costrette a operare. Inoltre, l’utente deve configurare manualmente i server MCP a cui desidera connettersi, operazione non immediata e consigliata soprattutto a utenti esperti o sviluppatori.
La stessa Perplexity ha fornito video tutorial per guidare nella procedura, ma è chiaro che siamo ancora in una fase pionieristica, in cui le tecnologie sono promettenti ma richiedono un certo grado di conoscenza tecnica. L’adozione di MCP da parte di aziende importanti come Google e Salesforce conferma il valore e la diffusione crescente di questo protocollo nel mondo dell’intelligenza artificiale e delle applicazioni software. Per gli utenti di macOS che desiderano un assistente AI più versatile e integrato, questo aggiornamento di Perplexity apre nuove porte, permettendo di gestire in modo più fluido e naturale molte attività, dalla gestione degli appuntamenti alla consultazione di documenti, fino all’organizzazione delle proprie informazioni digitali. Anche se non ancora immediatamente accessibile a tutti, il supporto MCP rappresenta un passo avanti verso un’integrazione più profonda tra intelligenza artificiale e ambiente di lavoro digitale, che promette di trasformare l’esperienza utente nei prossimi mesi e anni.