OpenAI trasforma ChatGPT in un ecosistema digitale: acquisti, automazione e assistenza integrata

OpenAI introduce importanti novità per ChatGPT: dai pagamenti integrati all’agente AI automatizzato fino alla trascrizione delle riunioni, puntando a un assistente sempre più utile nella vita quotidiana e professionale.

OpenAI trasforma ChatGPT in un ecosistema digitale: acquisti, automazione e assistenza integrata

OpenAI continua a rivoluzionare il panorama dell’intelligenza artificiale con una serie di aggiornamenti che puntano a rendere ChatGPT uno strumento sempre più integrato nella vita quotidiana, professionale e commerciale degli utenti. Dalla trascrizione automatica delle riunioni su Mac, all’arrivo di un agente AI in grado di operare al posto nostro, fino ai primi test per trasformare ChatGPT in un vero e proprio marketplace, l’azienda mostra chiaramente la sua ambizione: superare il concetto tradizionale di chatbot e costruire un ecosistema digitale in grado di assistere, automatizzare e persino generare valore economico. Queste innovazioni non solo arricchiscono le funzionalità dell’AI, ma aprono nuovi scenari per utenti e aziende in cerca di efficienza, interazione naturale e monetizzazione diretta.

ChatGPT per Mac si rinnova: arriva la registrazione audio con trascrizione automatica

OpenAI ha ufficialmente introdotto una delle funzioni più attese per la sua app ChatGPT su Mac: la modalità di registrazione, pensata per ottimizzare l’esperienza d’uso durante contesti professionali come meeting e videocall. La funzione è attualmente riservata agli utenti abbonati al piano Plus, disponibile a 20 dollari mensili, e rappresenta un notevole passo avanti per chi utilizza l’intelligenza artificiale come supporto alla produttività.

La novità è stata annunciata tramite il profilo ufficiale di OpenAI su X (ex Twitter), anche se l’implementazione della funzione era già stata prevista a partire da giugno. Ora, con l’aggiornamento dell’app dedicata a macOS, il nuovo tastoRec” consente agli utenti di attivare la registrazione audio direttamente dal sistema. È sufficiente concedere le autorizzazioni necessarie, e il chatbot inizierà a captare il suono delle videoconferenze, escludendo le immagini, in modo da tutelare maggiormente la privacy.

Una volta terminata la registrazione, il file audio viene caricato sui server di OpenAI, e ChatGPT genera automaticamente una trascrizione completa, accompagnata da note organizzate, riassunti dei passaggi chiave e persino spunti di approfondimento o domande da affrontare nelle riunioni successive. Questo approccio, che va oltre la semplice dettatura, punta a trasformare ogni conversazione registrata in un documento utile, strutturato e pronto per essere condiviso all’interno di team e aziende.

La funzione risulta particolarmente utile per professionisti, project manager e responsabili HR, che necessitano di tracciare fedelmente quanto discusso durante le call senza dover ricorrere a strumenti esterni.

A differenza di molti software di registrazione tradizionali, l’algoritmo di ChatGPT è stato ottimizzato per cogliere e ordinare in modo intelligente gli interventi vocali, riducendo drasticamente il tempo dedicato alla rilettura e all’elaborazione dei verbali di riunione. Tuttavia, è fondamentale ricordare che la registrazione delle conversazioni deve essere autorizzata da tutti i partecipanti, per evitare eventuali violazioni della privacy o implicazioni legali, soprattutto in contesti aziendali dove sono coinvolti dati sensibili o soggetti terzi.

ChatGPT Agent: l’AI di OpenAI che può controllare il tuo computer e lavorare al posto tuo

OpenAI ha appena compiuto un grande passo nel futuro dell’intelligenza artificiale con ChatGPT Agent, un agente AI capace di operare direttamente su un “computer virtuale” per svolgere compiti complessi e autonomi al posto dell’utente. Più che un semplice chatbot, ChatGPT Agent è progettato per interagire con calendari, siti web, file, terminali e altri strumenti digitali, simulando l’utilizzo di un computer da parte di un essere umano.

Durante una dimostrazione con The Verge, i responsabili di prodotto e ricerca di OpenAI, Yash Kumar e Isa Fulford, hanno mostrato come l’agente possa gestire una vasta gamma di attività: dall’organizzare una serata romantica cercando un ristorante libero su OpenTable, fino a generare un report dettagliato sui trend del mercato.

Il modello alla base dell’agente non ha ancora un nome ufficiale, ma è stato addestrato tramite reinforcement learning per padroneggiare l’uso simultaneo di strumenti come browser testuali, visuali, terminali e importazioni di dati personali. Unisce le capacità avanzate di Operator e Deep Research, due strumenti già noti agli utenti ChatGPT avanzati.

Un aspetto interessante è la capacità dell’agente di svolgere compiti in background, anche se richiedono tempo. Fulford sottolinea che il vantaggio sta proprio nel poter “lanciare un’attività e lasciarla lavorare da sola”, anche se ci vogliono 15-30 minuti, molto meno del tempo che un utente impiegherebbe a completarla manualmente. Naturalmente, azioni irreversibili — come inviare email o prenotare ristoranti — richiedono conferma esplicita dell’utente.

L’accesso a funzioni delicate, come transazioni finanziarie, è per ora limitato da modalità di controllo come il Watch Mode, che impedisce all’agente di navigare liberamente su siti sensibili. Inoltre, sono attivi sistemi di sicurezza per evitare abusi legati a contenuti biologici o chimici, anche se OpenAI precisa che non ci sono prove dirette che l’agente possa causare danni in tal senso.

ChatGPT Agent è già in fase di rollout per gli utenti Plus, Pro e Team, mentre arriverà su Enterprise ed Education in estate. Nessuna data è ancora fissata per l’Europa.

L’agente di OpenAI si inserisce in un trend crescente nell’ambito dell’AI: quello degli agenti autonomi, simili a un J.A.R.V.I.S. digitale, capaci di diventare strumenti quotidiani per ottimizzare lavoro e vita personale. È un’evoluzione che interessa anche colossi come Google, Meta e Amazon, tutti impegnati in una corsa alla creazione dell’assistente AI definitivo.

ChatGPT diventa anche marketplace: OpenAI testa i pagamenti integrati

OpenAI sta lavorando all’introduzione di un sistema di pagamento direttamente all’interno di ChatGPT, con l’obiettivo di trasformare il chatbot in una piattaforma commerciale a tutti gli effetti. I commercianti interessati potranno vendere prodotti o servizi sfruttando l’enorme base utenti di ChatGPT, a fronte del versamento di una commissione a OpenAI.

La funzione, attualmente in fase di test, è sviluppata anche grazie alla collaborazione con Shopify, e punta a generare nuove fonti di ricavo affiancando il già consolidato modello in abbonamento. Secondo quanto emerso, l’azienda è attualmente in trattativa con vari marchi per definire i termini economici dell’integrazione, che si inserisce in una più ampia strategia di diversificazione, comprensiva anche di strumenti IA dedicati a Excel, PowerPoint e all’automazione di report basati su dati.

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