Browser sempre più sicuri ma con qualche intoppo: le ultime novità di DuckDuckGo e Chrome

DuckDuckGo potenzia Scam Blocker per bloccare nuove truffe online, mentre un bug di Microsoft Family Safety impedisce temporaneamente l’avvio di Google Chrome su Windows con i controlli parentali attivi.

Browser sempre più sicuri ma con qualche intoppo: le ultime novità di DuckDuckGo e Chrome

Il panorama dei browser web continua a evolversi, con un occhio sempre più attento alla sicurezza e all’esperienza utente, ma non mancano le difficoltà tecniche. DuckDuckGo ha recentemente potenziato il suo strumento Scam Blocker, un sistema integrato nel browser pensato per difendere gli utenti da truffe online sempre più sofisticate.

Gratuitamente disponibile su desktop e mobile, Scam Blocker ora estende la sua protezione a falsi siti di e-commerce, exchange di criptovalute e ai cosiddetti scareware, quei falsi messaggi che allarmano sulla presenza di virus inesistenti per spingere all’acquisto di software inutili o dannosi. Il meccanismo si basa su un aggiornamento continuo ogni 20 minuti di una blacklist fornita da Netcraft, che il browser usa per confrontare gli URL visitati e bloccare tempestivamente i siti potenzialmente pericolosi, senza condividere dati con terzi né richiedere alcuna registrazione.

Questa nuova versione di Scam Blocker rafforza una già completa difesa contro phishing, malware e malvertising, confermando DuckDuckGo come uno dei browser più attenti alla privacy e alla sicurezza. Dall’altra parte, però, arriva una notizia che mette in luce come l’innovazione tecnologica possa incontrare qualche inciampo.

Un bug di Microsoft Family Safety, la funzionalità per i controlli parentali su Windows, sta causando un problema serio: da inizio giugno molti utenti segnalano che Google Chrome non si avvia più correttamente, chiudendosi subito dopo il lancio. Il malfunzionamento sembra circoscritto proprio al browser di Google, mentre altri come Firefox o Opera funzionano senza problemi.

Google ha riconosciuto l’esistenza del problema, spiegando che l’interazione con Family Safety è la causa dell’anomalia, che rende impossibile utilizzare Chrome con il controllo parentale attivato. Microsoft non ha ancora fornito una comunicazione ufficiale né una tempistica per la risoluzione, ma gli utenti hanno trovato soluzioni temporanee, come rinominare il file eseguibile di Chrome o disattivare il filtro per siti inappropriati di Family Safety, con il rischio però di ridurre le protezioni per i minori. 

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