Midjourney, noto per aver rivoluzionato la generazione di immagini tramite intelligenza artificiale, ha annunciato un importante passo avanti con il lancio di V1, il suo primo modello dedicato alla creazione di video. Questa novità non rappresenta soltanto un semplice strumento per l’industria creativa, ma si inserisce in un progetto molto più ambizioso: la realizzazione di modelli capaci di generare simulazioni di mondi aperti in tempo reale, aprendo la strada a rendering 3D e esperienze interattive del futuro.
Il debutto di V1 arriva in un momento di forte tensione per Midjourney, alle prese con una causa legale intentata da colossi di Hollywood come Disney e Universal. Le accuse riguardano l’uso di materiale protetto da copyright per addestrare i sistemi AI, con immagini generate che includerebbero personaggi iconici come Homer Simpson e Darth Vader. Questa battaglia legale solleva questioni importanti sul futuro della creatività assistita dall’intelligenza artificiale e sul delicato confine tra ispirazione e violazione dei diritti d’autore, una sfida condivisa da molti operatori del settore.
Nonostante il contesto complesso, il nuovo modello V1 è ora disponibile per gli utenti. Si tratta di un sistema image-to-video che consente di animare qualsiasi immagine, caricata dall’utente o generata in precedenza dalla stessa AI di Midjourney. Il risultato sono quattro brevi video, ciascuno della durata di cinque secondi, con la possibilità di estenderli fino a 21 secondi.
Gli utenti possono scegliere tra un’animazione automatica o una manuale, descrivendo con parole il tipo di movimento desiderato e regolando l’intensità del movimento sia della telecamera che del soggetto. Dal punto di vista estetico, i video mantengono il carattere distintivo e onirico che ha reso celebre Midjourney, privilegiando uno stile artistico piuttosto che un realismo fotografico. Questo posiziona V1 in un segmento differente rispetto ad altri concorrenti come Sora di OpenAI o Veo di Google, dedicati a effetti più iperrealistici.
Va considerato però che la generazione di video richiede risorse molto più elevate rispetto alle immagini statiche, con un consumo fino a otto volte superiore. Per questo motivo, l’accesso a questa tecnologia è offerto attraverso un sistema di abbonamenti: il piano base parte da circa 9 euro al mese, mentre i pacchetti più avanzati possono arrivare a circa 112 euro mensili, offrendo generazioni video illimitate ma in modalità “Relax”, caratterizzata da tempi più lunghi. Midjourney ha comunque annunciato l’intenzione di rivedere i prezzi in futuro, segno di un mercato in rapida evoluzione.