Apple rivoluziona la tecnologia smart e wearable: tutte le novità in arrivo

Apple si prepara a ridefinire l’esperienza tecnologica di casa e persona con innovazioni che uniscono intelligenza artificiale, nuove funzionalità audio, hardware all’avanguardia e un’attenzione crescente alla salute e al benessere.

Apple rivoluziona la tecnologia smart e wearable: tutte le novità in arrivo

Il futuro della tecnologia domestica e personale secondo Apple si preannuncia entusiasmante e innovativo. Tra i progetti più attesi spicca HomeOS, la nuova piattaforma per la casa intelligente che punta a trasformare l’automazione domestica grazie a Siri potenziata e un hub centrale dedicato. Parallelamente, Apple espande l’esperienza AirPods aprendo le beta pubbliche al firmware, mentre il debutto degli AirPods Pro 3 slitta al 2026, accompagnato da sensori avanzati per il benessere. Anche Apple Fitness potrebbe evolversi con l’integrazione di tracker di terze parti, ampliando così la propria base utenti e dimostrando apertura nel mercato. Sul fronte hardware, i nuovi iPhone 18 Pro e il modello pieghevole monteranno l’innovativo chip A20 a 2 nanometri, mentre l’Apple Watch Series 13 potrebbe introdurre il monitoraggio non invasivo della glicemia, rivoluzionando il supporto per i diabetici. Un quadro che mostra come Apple stia preparando un ecosistema sempre più integrato, intelligente e attento alla salute.

Una casa intelligente secondo Apple: il futuro passa da Siri e HomeOS

Il mondo della smart home sta per entrare in una nuova era con HomeOS, la piattaforma Apple destinata a ridefinire il concetto stesso di automazione domestica. Anche se l’annuncio atteso alla WWDC 2025 non è arrivato, i lavori procedono dietro le quinte e le indiscrezioni parlano di un evento dedicato a marzo 2026 per il lancio ufficiale.

Cuore del nuovo sistema sarà Siri, profondamente potenziata da Apple Intelligence: l’assistente virtuale acquisirà capacità di conversazione più naturali, comprensione del contesto e suggerimenti proattivi. Il tutto sarà orchestrato da un home hub centralizzato, simile a un iPad da tavolo, pensato per coordinare climatizzazione, illuminazione, sicurezza e comfort ambientale. Il supporto al protocollo Thread garantirà compatibilità con dispositivi di terze parti e connessioni stabili tra gli accessori smart. Con HomeOS, Apple non vuole semplicemente entrare nella domotica, ma dettarne le regole, integrando software e hardware in un’esperienza fluida, sicura e altamente personalizzabile. Una mossa strategica che potrebbe trasformare i nostri spazi abitativi in ambienti sempre più reattivi e intelligenti.

Apple apre le porte alle beta pubbliche per il firmware delle AirPods

Apple estende il suo programma beta pubblica anche alle AirPods, offrendo agli utenti la possibilità di testare in anteprima le novità del firmware dedicato alle sue cuffiette wireless. A partire da luglio, in parallelo con il lancio delle beta pubbliche di iOS 26 e iPadOS 26, chiunque potrà scaricare e installare l’aggiornamento senza bisogno di un account sviluppatore.

Questa versione anticipata porterà miglioramenti importanti, come una qualità audio superiore durante chiamate e videochiamate, registrazioni audio di livello professionale, la possibilità di utilizzare le AirPods per controllare a distanza scatti fotografici e video, oltre alla funzione intelligente di pausa automatica dell’audio nel momento in cui l’utente si addormenta. Queste novità promettono di elevare ulteriormente l’esperienza d’uso delle AirPods 4 e AirPods Pro 2, anticipando funzionalità che presto saranno disponibili per tutti.

AirPods Pro 3 non dovrebbe essere lanciato prima del 2026, afferma l’analista

Secondo l’analista Jeff Pu di GF Securities, il lancio degli AirPods Pro 3 potrebbe slittare al 2026, contraddicendo le precedenti indiscrezioni che indicavano un debutto entro la fine del 2025. Apple sembra intenzionata a concentrare i suoi sforzi su altri prodotti nel breve termine, rimandando l’aggiornamento della sua linea di cuffie premium a un ciclo successivo. Se confermato, questo significherebbe un intervallo di quattro anni rispetto all’attuale modello, uscito nel settembre 2022. Alcune tracce di una nuova generazione di AirPods Pro sono state recentemente scoperte nel codice beta di iOS 26, ma rimangono incerte le tempistiche effettive.

L’analista Ming-Chi Kuo conferma aggiornamenti importanti previsti nel 2026, tra cui la possibile introduzione di sensori a infrarossi e funzioni sanitarie avanzate come il cardiofrequenzimetro, già presente su cuffie concorrenti come le Powerbeats Pro 2. Per il 2026, Pu ipotizza un lancio che accompagnerà anche l’Apple Watch Series 12 e una nuova versione del Vision Pro, segnando così un importante passo avanti nella tecnologia audio e wearable di Apple.

Apple Fitness: aprirsi ai tracker di terze parti sarebbe una mossa vincente?

Apple Fitness è oggi uno dei servizi più completi per il monitoraggio dell’attività fisica e del benessere, ma continua a rimanere confinato all’ecosistema Apple Watch. E se fosse arrivato il momento di cambiare? Aprire la piattaforma anche a tracker di terze parti – magari come vantaggio esclusivo per gli abbonati a Fitness+ – potrebbe rappresentare una svolta sia per l’azienda che per gli utenti.

Con questa apertura, Cupertino avrebbe la possibilità di espandere significativamente la base utenti, accogliendo chi preferisce dispositivi alternativi come Oura Ring o Fitbit, e allo stesso tempo dimostrare ai regolatori – specialmente statunitensi ed europei – una maggiore apertura del proprio ecosistema. Non si tratterebbe solo di una strategia commerciale, ma anche di un messaggio forte a tutela della concorrenza. A fronte di costi mensili contenuti (9,99 € al mese, o 79,99 € all’anno), l’integrazione dei dati da altri dispositivi potrebbe fare di Fitness+ una piattaforma più inclusiva e competitiva. Apple, da sempre attenta alla propria immagine, potrebbe così offrire un compromesso ideale tra esclusività e accessibilità, evitando ulteriori pressioni antitrust e dimostrando di saper evolvere nel nome dell’innovazione e della trasparenza.

Solo iPhone 18 Pro, 18 Pro Max e il modello pieghevole avranno il nuovo Apple A20 a 2 nm

Secondo l’analista Jeff Pu e fonti come il China Times, la prossima generazione di iPhone 18 vedrà l’introduzione del nuovo chip Apple A20 realizzato con tecnologia a 2 nanometri, ma sarà riservato esclusivamente ai modelli più avanzati: iPhone 18 Pro, 18 Pro Max e il primo iPhone pieghevole. Questa nuova piattaforma adotterà la tecnologia WMCM (Wafer-Level Multi-Chip Module), che consente di integrare CPU, GPU, memoria e altri componenti su un singolo wafer prima del taglio in chip individuali, ottimizzando dimensioni, efficienza energetica e prestazioni. Rispetto al precedente A19, l’A20 dovrebbe offrire circa il 15% di potenza in più senza incrementare il consumo energetico.

La produzione sarà affidata allo stabilimento di Chiayi AP7, a Taiwan, con una capacità stimata di 50.000 chip mensili entro fine 2026. Si prevede inoltre che i 12 GB di RAM resteranno lo standard per supportare al meglio le funzioni avanzate di Apple Intelligence. Resta ancora da confermare se la tecnologia di packaging rimarrà l’Integrated Fan-Out (InFo) utilizzata per l’A19 o se Apple adotterà nuove soluzioni.

Apple Watch Series 13: il futuro del monitoraggio della glicemia per i diabetici

Secondo le ultime indiscrezioni, Apple potrebbe finalmente introdurre un sistema non invasivo per il monitoraggio della glicemia con l’Apple Watch Series 13, previsto per il 2027. Dopo anni di voci e tentativi, questa funzionalità rappresenterebbe una vera rivoluzione per gli utenti diabetici, offrendo la possibilità di controllare i livelli di glucosio senza il fastidio delle tradizionali punture.

L’analista Jeff Pu, autorevole nel settore, ha indicato questo modello come quello che potrebbe inaugurare la tecnologia “Blood monitoring”, segnando un importante passo avanti non solo per Apple ma per tutta la tecnologia indossabile dedicata alla salute. Anche altre aziende, come PreEvnt, stanno sviluppando metodi innovativi e non invasivi, dimostrando quanto sia alta la domanda di soluzioni più comode e precise per la gestione del diabete.

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