Google continua a spingere sull’innovazione nel campo dell’intelligenza artificiale e degli strumenti per sviluppatori, con importanti aggiornamenti che coinvolgono l’ecosistema Android e la suite Gemini. Da un lato, Gemini Code Assist evolve grazie all’integrazione con Gemini 2.5, offrendo una comprensione più profonda del codice e nuove funzioni smart per aumentare la produttività nei team di sviluppo. Dall’altro, debutta la funzione sperimentale Audio Overview, che porta l’AI nei risultati vocali delle ricerche online, rendendo le informazioni più accessibili e multimodali. Sul fronte della produttività, Gemini AI si espande anche nella gestione dei PDF e dei Moduli Google, offrendo riassunti intelligenti e generazione automatica di contenuti. Parallelamente, Google annuncia la fine delle App Istantanee Android, poco adottate e ormai superate da tecnologie più moderne e integrate, confermando così una strategia che punta a semplificare l’esperienza utente e a valorizzare le soluzioni più efficaci.
Gemini Code Assist diventa più potente con Gemini 2.5: più contesto e funzioni smart
Google Cloud ha rinnovato profondamente Gemini Code Assist, integrandolo con il nuovo modello Gemini 2.5, che introduce un significativo salto qualitativo. Il sistema è ora in grado di comprendere meglio l’intero contesto del codice, anche su interi workspace, grazie a una finestra di 1 milione di token. Tra le nuove funzioni spiccano i Custom Commands per velocizzare le attività ripetitive, le Rules personalizzabili per mantenere coerenza e buone pratiche, un Context Drawer per controllare visivamente i file attivi nella conversazione e il supporto per chat multiple, utili per gestire task paralleli.
Tutte queste novità fanno di Gemini Code Assist uno strumento ancora più utile per sviluppatori professionisti e team aziendali, rendendolo capace di offrire suggerimenti più precisi, risolvere bug e facilitare la scrittura del codice con maggiore efficienza.
Google sperimenta gli Audio Overview: sintesi vocali AI nei risultati di ricerca
Un’altra innovazione firmata Google riguarda l’introduzione sperimentale degli Audio Overview, clip vocali AI che offrono una panoramica conversazionale degli argomenti cercati. Pensati per dispositivi mobili e desktop, questi audio – generati da Gemini – vengono proposti agli utenti sotto forma di brevi sintesi (circa quattro minuti), con due voci narranti, controlli di riproduzione e velocità variabile.
Gli Audio Overview si basano su fonti selezionate, visibili in un carosello con link per approfondire, e integrano un sistema di feedback per valutarne qualità e pertinenza. Questa funzione è pensata per chi preferisce un’esperienza audio, come utenti in movimento, multitasker o persone con disabilità visive. Attualmente disponibili solo negli Stati Uniti tramite Search Labs, rappresentano un primo passo verso una ricerca sempre più accessibile e multimodale, capace di fondere voce, testo e interazione dinamica.
Google chiude le App Istantanee: addio a dicembre 2025 per scarso utilizzo
Google ha ufficializzato la fine del supporto alla funzione App Istantanee su Android, con la disattivazione prevista per dicembre 2025. Introdotta nel 2016 per permettere agli utenti di avviare applicazioni senza installarle, la funzione non ha mai raggiunto una diffusione significativa tra gli sviluppatori, anche a causa dei limiti tecnici come la dimensione massima di 15 MB.
La scoperta è stata fatta dallo sviluppatore Leon Omelan tramite Android Studio, dove è comparso un messaggio che annunciava l’interruzione del servizio; la notizia è poi stata confermata da Google stessa, attraverso la portavoce Nia Carter. Secondo l’azienda, la decisione consentirà di concentrare gli sforzi su strumenti più usati, come l’installazione multipla di app e le funzionalità potenziate dall’intelligenza artificiale, incoraggiando nel contempo gli utenti a interagire con versioni complete delle applicazioni. Sebbene non sia ancora stata aggiornata la documentazione ufficiale Android, è atteso che il cambiamento venga formalizzato nei prossimi mesi.
Gemini AI di Google rivoluziona la gestione dei PDF con riassunti intelligenti
Google sta potenziando ulteriormente Gemini AI, la sua intelligenza artificiale ormai integrata nel motore di ricerca e in Workspace, con nuove funzioni che semplificano l’uso dei PDF e dei Moduli Google. A breve, Gemini sarà in grado di generare automaticamente riassunti quando si aprono file PDF su Google Drive, creando schede di sintesi che evidenziano le informazioni chiave senza far perdere tempo nella ricerca manuale. Queste schede presenteranno anche azioni pratiche, come la creazione di bozze o liste di domande basate sul contenuto, attivabili direttamente dal pannello laterale di Drive.
La novità sarà disponibile in venti lingue e sarà distribuita entro due settimane agli utenti Workspace. Parallelamente, Gemini AI offrirà un supporto analogo per i Moduli Google, sintetizzando le risposte più frequenti per facilitare la lettura dei risultati, con lancio previsto il 26 giugno, inizialmente in inglese. Inoltre, a partire dal 7 luglio, sarà possibile generare nuovi moduli partendo da descrizioni o documenti di supporto, rendendo più efficiente la creazione di questionari personalizzati, specialmente per aziende. Queste innovazioni promettono di migliorare sensibilmente la produttività e la gestione delle informazioni, aprendo nuovi scenari per l’interazione con i contenuti digitali.