YouTube si rinnova tra lotta agli adblocker e migliorie (non sempre gradite) a YouTube Music

YouTube torna al centro dell’attenzione con due aggiornamenti distinti che segnano, da un lato, una nuova stretta contro l’uso degli ad blocker con pop-up sempre più invasivi, e dall’altro una trasformazione dell’interfaccia di YouTube Music, che introduce banner pubblicitari nella schermata di riproduzione per gli utenti free e nuove funzionalità per migliorare l’usabilità dell’app.

YouTube si rinnova tra lotta agli adblocker e migliorie (non sempre gradite) a YouTube Music

YouTube torna al centro dell’attenzione con due aggiornamenti distinti che segnano da un lato una stretta sempre più decisa verso chi utilizza ad blocker, e dall’altro un’evoluzione funzionale dell’esperienza utente su YouTube Music, che accoglie la pubblicità in modo invasivo nella versione free.

YouTube contro gli ad blocker: nuova offensiva, nuovi pop-up

Non è certo una novità che Google voglia scoraggiare in ogni modo l’uso degli ad blocker su YouTube, una piattaforma che vive in gran parte grazie ai ricavi pubblicitari. Negli ultimi giorni, numerosi utenti – in particolare dagli Stati Uniti ma con segnalazioni anche in Europa – stanno ricevendo messaggi popup prima della visione dei video. Questi avvisi, in apparenza “innocui”, propongono due opzioni: disattivare il blocco pubblicitario per YouTube o sottoscrivere un abbonamento Premium. Tuttavia, non per tutti compare la classica “X” per chiudere la finestra, rendendo di fatto obbligatorio scegliere tra le due opzioni per poter proseguire.

Questa nuova tornata di avvisi si inserisce in una strategia più ampia: da tempo, infatti, Google ha iniziato a rendere più difficile l’utilizzo di estensioni ad blocker sul proprio browser Chrome, passando dallo standard Manifest V2 a Manifest V3, decisamente più restrittivo. Il risultato è che molte estensioni devono ora funzionare in modalità “lite”, riducendo l’efficacia nel bloccare annunci, soprattutto su YouTube, dove la durata e la frequenza degli spot sono aumentate, anche per gli utenti Premium Lite. Nonostante le contromisure adottate da Google, storicamente gli sviluppatori di ad blocker sono riusciti a trovare soluzioni alternative. La domanda, quindi, è se anche questa volta riusciranno ad aggirare l’ennesimo ostacolo imposto da Mountain View.

YouTube Music cambia volto: controlli più intuitivi e accesso rapido alle azioni

Parallelamente al fronte pubblicitario, l’applicazione YouTube Music sta ricevendo una serie di modifiche pensate per migliorare l’esperienza utente. Il player musicale ha subito una leggera ma efficace riprogettazione: la barra di avanzamento diventa più squadrata e coerente con l’interfaccia dell’app YouTube, mentre i controlli principali vengono spostati subito sotto il nome del brano e dell’artista. Tra le novità più apprezzabili c’è la riorganizzazione dei pulsanti “Mi piace” e “Non mi piace”, ora posti accanto al titolo del brano come icone circolari, liberando così spazio nel carosello inferiore per visualizzare senza scorrere azioni come Salva, Condividi, Commenta e Download.

Inoltre, è stata introdotta la possibilità di aggiungere un brano alla coda o a una playlist con semplici swipe, rendendo l’interazione più immediata su Android e iOS.

La pubblicità diventa protagonista anche nell’interfaccia di YouTube Music: cambia l’esperienza per gli utenti free

YouTube Music ha dato il via a una svolta significativa nella gestione della pubblicità all’interno della propria app, introducendo banner promozionali direttamente nella schermata di riproduzione per gli utenti non abbonati. Si tratta di un cambio di rotta che potrebbe ridefinire l’esperienza d’ascolto, spostando la pubblicità da semplice interruzione tra i brani a elemento visivo sempre presente. Nella nuova implementazione, la classica copertina dell’album viene ridotta o sostituita da immagini pubblicitarie di grandi dimensioni, con scritte promozionali, loghi e collegamenti diretti, accompagnati dall’etichetta “Sponsored”.

Non solo: in alcune situazioni la visualizzazione viene completamente occupata dal banner, mentre i comandi di navigazione musicale (come “avanti” e “indietro”) risultano disattivati e la barra di avanzamento assume una colorazione gialla, suggerendo una profonda integrazione tra contenuto musicale e messaggio pubblicitario. Questo nuovo formato, ancora in fase di test, potrebbe anticipare il rollout del redesign grafico di YouTube Music, da tempo al centro di sperimentazioni. In un contesto in cui l’app offre comunque molte funzionalità gratuite – come l’ascolto on demand, i podcast, la modalità audio-only e le playlist personalizzate – la presenza così invasiva della pubblicità rischia di influenzare in modo netto la percezione del servizio. Resta quindi da capire se questa nuova strategia porterà un incremento nelle sottoscrizioni a YouTube Premium (al costo di circa 10,99 euro al mese), oppure se potrebbe risultare troppo invasiva e allontanare una parte dell’utenza. Quel che è certo è che Google punta a massimizzare la monetizzazione anche nella fascia gratuita, senza interrompere la musica ma agendo sull’elemento visivo e sull’attenzione dell’utente.

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