Apple sembra intenzionata a imprimere una nuova direzione al design della sua linea iPhone, secondo quanto rivelato da fonti cinesi riportate da Digital Chat Station. Dopo anni di estetica relativamente stabile, la casa di Cupertino si prepara a introdurre modifiche annuali all’aspetto dei suoi smartphone, con l’obiettivo finale di eliminare completamente la Dynamic Island entro il 2027, anno in cui dovrebbe debuttare il celebrativo iPhone 20.
Il primo passo di questo rinnovamento sarà compiuto con l’iPhone 17, atteso per il 2025, che dovrebbe introdurre un design posteriore profondamente rivisitato. Sebbene i dettagli precisi non siano stati ancora resi pubblici, è probabile che si tratti di un restyling importante, pensato per rilanciare l’interesse visivo del dispositivo, soprattutto sul lato fotocamere.
La vera svolta, però, dovrebbe arrivare con l’iPhone 18, previsto per il 2026, che secondo le indiscrezioni eliminerebbe la Dynamic Island, introdotta con l’iPhone 14 Pro, a favore di un piccolo foro laterale dedicato alla fotocamera frontale. Questo rappresenterebbe un passaggio intermedio verso l’obiettivo finale: un iPhone completamente “full screen“.
La strategia si completerebbe nel 2027, con l’iPhone 20. Apple, sempre secondo le voci di corridoio, potrebbe addirittura saltare la nomenclatura “iPhone 19” per allinearsi al simbolismo del ventesimo anniversario del primo iPhone, lanciato nel 2007. L’iPhone 20 dovrebbe essere il primo modello con Face ID e fotocamera anteriore integrati sotto il display, garantendo così una superficie frontale completamente priva di interruzioni visive.
Una vera rivoluzione, progettata per attrarre una nuova generazione di utenti e stimolare le vendite con un design finalmente innovativo. L’obiettivo della multinazionale californiana è chiaro: recuperare entusiasmo tra i consumatori, molti dei quali hanno recentemente espresso delusione per la mancanza di novità estetiche tra le generazioni. Se queste modifiche si concretizzeranno, Apple potrebbe mettere fine alla critica sulla scarsa innovazione visiva, rilanciando il ciclo di aggiornamento degli utenti.