Apple continua a segnare importanti tappe nel 2025 con una serie di novità che abbracciano design, intelligenza artificiale e modalità di acquisto più libere su iPhone. Dal sorprendente iPhone 17 Air, che spinge i limiti della sottigliezza a livelli quasi futuristici, all’apertura dei propri modelli AI agli sviluppatori, Cupertino punta a rinnovare profondamente l’esperienza utente e le potenzialità delle app. Nel frattempo, la rivoluzione di Spotify nel mercato degli audiolibri su iOS testimonia un cambiamento epocale nel rapporto tra Apple e gli sviluppatori, aprendo nuove strade per acquisti più diretti e flessibili, a tutto vantaggio dei consumatori.
iPhone 17 Air impressiona ancora con la sua magrezza
L’iPhone 17 Air si conferma come uno degli smartphone più sottili mai prodotti da Apple, e le nuove immagini trapelate offrono un confronto davvero impietoso con il modello precedente, l’iPhone 16 Plus. Con soli 5,5 millimetri di spessore e un peso di appena 145 grammi, questo dispositivo ridefinisce i limiti della leggerezza e della compattezza in uno smartphone con display da 6.6 pollici.
La differenza rispetto al 16 Plus è evidente già a prima vista: il profilo è estremamente sottile, quasi futuristico, e punta a conquistare chi cerca un design elegante e minimale. Tuttavia, questa riduzione drastica delle dimensioni porta con sé alcune rinunce significative: la capacità della batteria sarà ridotta, la fotocamera posteriore sarà probabilmente singola e anche il sistema audio potrebbe limitarsi a un solo speaker. Questi compromessi rappresentano la sfida tecnologica che Apple dovrà gestire per bilanciare estetica e funzionalità. Sarà interessante scoprire durante la presentazione ufficiale di settembre quali soluzioni innovative l’azienda introdurrà per mitigare questi aspetti e mantenere alta l’esperienza utente. Nel frattempo, le immagini diffuse confermano quanto l’iPhone 17 Air sia pronto a stupire il mercato con la sua sottigliezza estrema, segnando un passo avanti nella filosofia del design Apple per il 2025.
Apple apre i suoi modelli AI agli sviluppatori per una nuova era di app intelligenti
Apple sta per rivoluzionare il suo ecosistema aprendo ai sviluppatori terzi i modelli di intelligenza artificiale alla base di Apple Intelligence, con un kit di sviluppo che consentirà di integrare direttamente nei dispositivi funzionalità AI basate su modelli di linguaggio avanzati ma ottimizzati per l’esecuzione locale. Questa mossa, attesa alla WWDC di giugno, punta a stimolare la creazione di nuove applicazioni più potenti e integrate, migliorando al contempo privacy e performance, e rappresenta un tentativo strategico di Apple per rafforzare la propria presenza nel settore della AI generativa.
L’iniziativa arriva dopo un avvio incerto della piattaforma AI di Cupertino e si inserisce in un contesto in cui gli sviluppatori hanno finora utilizzato modelli esterni come quelli di OpenAI e Google. Aprendo i propri modelli e strumenti, Apple intende replicare il successo dell’App Store, espandendo le opportunità creative e commerciali nell’ambito dell’intelligenza artificiale direttamente sui suoi dispositivi, in un momento in cui deve anche far fronte a nuove sfide regolatorie sul fronte dei ricavi da app.
Spotify rivoluziona l’acquisto di audiolibri su iPhone: addio ai limiti dell’App Store
Spotify ha finalmente superato un importante ostacolo sull’iPhone, permettendo agli utenti statunitensi di acquistare audiolibri direttamente dall’app, senza dover passare per il sistema di pagamento interno di Apple. Questa svolta arriva dopo una sentenza che ha ridotto il controllo di Cupertino sulle transazioni nelle app, aprendo la strada a metodi di acquisto esterni. Dopo aver sospeso le vendite di audiolibri su iOS nel 2022 a causa delle restrizioni imposte da Apple, Spotify ora offre una procedura d’acquisto fluida, simile a quella già disponibile su Android e desktop.
L’aggiornamento, approvato recentemente da Apple, introduce anche la possibilità per gli abbonati Premium di comprare ore di ascolto aggiuntive, una soluzione pensata per chi supera il limite mensile previsto dal piano. Questa novità non solo migliora l’esperienza degli utenti, ma apre nuove opportunità per autori ed editori, ampliando il mercato degli audiolibri e incentivando l’acquisto spontaneo da parte di un pubblico più vasto. Spotify non è sola in questo cambiamento: altre app come Kindle e Patreon hanno iniziato a usare pagamenti esterni, anche se la battaglia legale con Apple, come nel caso di Epic Games, continua a suscitare attenzione.