La celebre messaggistica WhatsApp continua a sperimentare nuove funzionalità con l’obiettivo di migliorare l’esperienza utente e rendere la piattaforma più sicura e sostenibile. Il 3 maggio 2025 è stato rilasciato un nuovo aggiornamento per Android attraverso il Programma Beta di Google Play, portando l’app alla versione 2.25.14.15.
Con questo aggiornamento, WhatsApp introduce per alcuni utenti una funzionalità destinata a segnare un cambiamento rilevante nell’uso delle comunicazioni: i limiti mensili ai messaggi broadcast. La nuova funzione, denominata Elenchi di chat broadcast, è attualmente in fase di srotolamento e accessibile solo a una selezione ristretta di beta tester. L’idea è semplice ma significativa: introdurre un tetto massimo mensile all’invio di messaggi broadcast, con l’obiettivo di ridurre comportamenti potenzialmente abusivi, come lo spam, e spingere gli utenti verso metodi di comunicazione più evoluti e adatti alla diffusione di contenuti a largo spettro, come i Canali WhatsApp o gli aggiornamenti di stato.
Al momento, secondo le prime segnalazioni, il limite è fissato a 35 messaggi broadcast mensili. Tuttavia, questo valore potrebbe variare in base a diversi fattori, tra cui il tipo di account, la regione geografica o altri criteri che WhatsApp non ha ancora ufficializzato.
In parallelo, è stata avvistata una nuova sezione all’interno del menu Impostazioni, dove gli utenti possono visualizzare e gestire le proprie liste broadcast, monitorando il numero di messaggi inviati e quelli ancora disponibili per il mese in corso. Questa modifica rappresenta un importante passo avanti anche per la trasparenza. WhatsApp fornisce infatti dati aggiornati sul consumo mensile delle trasmissioni, contribuendo a evitare interruzioni impreviste e aumentando la consapevolezza nell’uso della funzione.
La piattaforma sta inoltre esplorando soluzioni alternative per gli utenti business: si parla di un futuro abbonamento che permetterà di aumentare il limite mensile, mantenendo comunque l’invito a utilizzare strumenti come i Canali WhatsApp, pensati proprio per la comunicazione “uno a molti”.