Apple sta attraversando una fase di profonda trasformazione tra innovazioni di prodotto, sfide commerciali e nuove alleanze strategiche. In un contesto globale segnato da pressioni politiche, evoluzioni tecnologiche e richieste sempre più esigenti da parte degli utenti, l’azienda di Cupertino è chiamata a ridefinire la propria identità e il proprio posizionamento. Dall’hardware all’intelligenza artificiale, passando per servizi e sicurezza, il 2025 si preannuncia come un anno chiave per il futuro del brand.
Tempesta all’orizzonte per Apple: scorte agli sgoccioli e incubo dazi negli USA
Apple si prepara a fronteggiare un nuovo periodo turbolento che potrebbe ricordare, per gravità e imprevedibilità, il caos vissuto durante la pandemia. Nonostante un’imponente operazione logistica per accumulare quante più unità possibili di iPhone prima dell’entrata in vigore delle nuove tariffe volute da Donald Trump, le scorte potrebbero esaurirsi entro due mesi negli Stati Uniti. A lanciare l’allarme è il presidente della Pegatron, uno dei principali partner produttivi di Apple, che segnala come la pressione doganale stia disincentivando l’importazione da parte dei rivenditori, rallentando l’intera catena di fornitura. Il rischio concreto è quello di scaffali vuoti negli Apple Store americani, a causa delle nuove tariffe del 10% che colpiscono anche i dispositivi elettronici, nonostante le promesse di esenzioni. La situazione si complica ulteriormente per i modelli Pro, ancora prodotti in larga parte in Cina, Paese colpito in pieno dalla strategia protezionista statunitense. Apple tenta la fuga in avanti con la delocalizzazione verso l’India, ma il passaggio sarà graduale e non sufficiente a evitare ripercussioni nel breve termine.
iPhone 17, rivoluzione a metà: Air protagonista, Pro aggiornati e base fermo al palo
I mockup non ufficiali della gamma iPhone 17 lasciano intravedere una strategia chiara ma divisiva da parte di Apple. Al centro dell’attenzione c’è senza dubbio l’iPhone 17 Air, un dispositivo che rompe con il passato grazie a uno chassis ultra-sottile da appena 5,5 millimetri e a un design radicalmente minimalista, pur mantenendo un display OLED da 6,6 pollici e una camera bar con singolo sensore da 48 megapixel. I modelli Pro, pur mantenendo display e form factor simili all’attuale generazione, introducono una nuova disposizione posteriore della fotocamera e promettono uno zoom più spinto grazie a un teleobiettivo potenziato.
Tuttavia, è il modello base a stupire in negativo, replicando in tutto e per tutto l’estetica e l’impostazione tecnica dell’iPhone 16. Un approccio che potrebbe suggerire una nuova logica commerciale, con un Air che si posiziona come modello di fascia media premium (oltre i 1.000 euro), un Pro sempre più professionale e un base pensato per chi cerca l’essenziale senza novità.
iPhone 18 prepara il salto di potenza: RAM LPDDR5X a sei canali per l’era Apple Intelligence
I primi dettagli sui futuri iPhone 18 indicano un balzo prestazionale che potrebbe ridefinire l’esperienza d’uso degli smartphone Apple. A rivelarlo è Digital Chat Station, secondo cui i Melafonini del 2026 saranno equipaggiati con RAM LPDDR5X a sei canali, una configurazione che garantisce una larghezza di banda decisamente superiore rispetto ai modelli attuali. Questo upgrade risulterà cruciale per supportare al meglio Apple Intelligence, la piattaforma di intelligenza artificiale on-device che Apple sta potenziando. L’adozione di un’architettura di memoria più avanzata – sviluppata in collaborazione con Samsung – sfrutterebbe la tecnologia Wafer-Level Multi-Chip Module, consentendo maggiore flessibilità nei componenti interni.
In pratica, sarà possibile combinare diverse GPU e tagli di memoria mantenendo la stessa CPU, aprendo scenari simili a quelli dei PC desktop ma in formato ultra compatto. Una rivoluzione silenziosa che promette prestazioni AI mai viste su un iPhone.
Apple Watch SE 3 si fa più grande: ecco cosa aspettarsi dai nuovi formati da 41 e 45 mm
Secondo le ultime indiscrezioni, Apple sarebbe pronta a rinnovare profondamente la gamma Watch SE con la terza generazione in arrivo. Le novità principali riguarderebbero il display: i modelli del 2025 potrebbero infatti debuttare in due nuove versioni con schermi più ampi, rispettivamente da 1,6 e 1,8 pollici, equivalenti a casse da 41 e 45 mm. Questo rappresenterebbe un passo in avanti importante rispetto ai precedenti 40 e 44 mm, non solo sul piano estetico ma anche funzionale. Un pannello più grande consente infatti una fruizione più agevole di notifiche, app e quadranti, alcuni dei quali oggi esclusivi delle versioni premium.
L’ipotesi iniziale di adottare una scocca in plastica per ridurre i costi sembra invece essere stata accantonata, in favore del più tradizionale alluminio. La produzione dei nuovi display sarebbe già in corso, facendo pensare a un debutto entro settembre, in parallelo con i futuri Apple Watch Series 11 e Ultra 3.
Apple Vision Air: leggerezza e accessibilità per il futuro della realtà aumentata
Apple si prepara a rivoluzionare il mercato della realtà aumentata con il lancio del Vision Air, un visore progettato per essere più leggero ed economico rispetto al Vision Pro. Previsto per la fine del 2025 o l’inizio del 2026, il Vision Air punta a risolvere le principali criticità del suo predecessore, ovvero il peso e il costo elevati, rendendo questa tecnologia più accessibile a un pubblico più ampio. Con un design ottimizzato e un prezzo competitivo, il nuovo dispositivo potrebbe segnare un punto di svolta per Apple, che dimostra di voler continuare a investire nel settore AR nonostante le vendite iniziali del Vision Pro siano state inferiori alle aspettative.
Il lancio del Vision Air coinciderà probabilmente con l’aggiornamento visionOS 3, promettendo un’esperienza utente ancora più avanzata e integrata. Questo nuovo prodotto si inserisce in un anno cruciale per la linea “Air” di Apple, che include anche il MacBook Air con chip M4 e l’iPhone 17 Air, consolidando ulteriormente la strategia dell’azienda verso dispositivi leggeri e performanti.
Apple Snapshot: tutte le tue celebrità preferite, in un solo posto
Apple ha ufficializzato il lancio di Snapshot, una nuova piattaforma che funge da hub centralizzato per seguire artisti, attori e atleti amati, raccogliendo tutto il materiale disponibile su Apple TV+, Apple Music e Apple Podcasts. L’interfaccia si presenta come un carosello interattivo in cui ogni scheda rappresenta una celebrità, con biografia, ultime uscite e collegamenti rapidi ai contenuti audio, video e podcast. Attualmente, l’elenco dei personaggi disponibili è piuttosto selezionato ma prestigioso, con nomi come Billie Eilish, Messi, Beyoncé, Taylor Swift e molti altri.
Nonostante il concept risulti promettente per fan e appassionati di cultura pop, al momento manca una funzione di ricerca e l’integrazione con iOS, due elementi che ne limitano l’immediatezza e l’accessibilità. È lecito aspettarsi aggiornamenti nei prossimi mesi, con un ampliamento del catalogo e un’interfaccia più dinamica.
AirPlay e CarPlay nel mirino: vulnerabilità risolte, ma resta il rischio per i dispositivi di terze parti
Un nuovo report della società di sicurezza Oligo ha messo in luce due falle critiche (CVE-2025-24252 e CVE-2025-24132) nei protocolli AirPlay e CarPlay di Apple, che avrebbero consentito l’intercettazione di dati e l’accesso remoto non autorizzato a microfoni e contenuti audio/video. Apple ha già corretto le vulnerabilità nei propri dispositivi con aggiornamenti recenti, ma il rischio rimane per i prodotti di terze parti non più supportati, soprattutto nel segmento auto. Il problema nasce dal fatto che AirPlay, essendo un protocollo aperto, permette a dispositivi compatibili di esporre comandi senza controllo di accesso, facilitando eventuali operazioni di “dirottamento” della comunicazione. Gli utenti sono invitati a evitare reti Wi-Fi pubbliche e ad adottare password robuste sui sistemi infotainment delle auto, per ridurre i potenziali rischi derivanti da exploit ancora attivi su dispositivi non aggiornabili.
Verso un’alleanza strategica: Gemini di Google potrebbe arrivare sugli iPhone entro il 2025
Durante un’udienza a Washington, il CEO di Alphabet Sundar Pichai ha dichiarato che Google è in trattativa con Apple per portare Gemini, il suo servizio di intelligenza artificiale generativa, sugli iPhone entro il 2025, come opzione integrata accanto a Siri e ChatGPT, già scelto da Apple per alcune funzioni avanzate. I colloqui, avviati nel 2024 con Tim Cook, potrebbero sfociare in un annuncio ufficiale durante la WWDC prevista a giugno, dove saranno presentati iOS 19, iPadOS 19 e il nuovo macOS. L’intesa, se confermata, segnerebbe un’importante espansione per Gemini, permettendo a Google di consolidare la propria presenza in un ecosistema spettante ad Apple Intelligence, e rafforzerebbe una collaborazione storica che ha già visto Google come fornitore del motore di ricerca predefinito su Safari, oggi oggetto di un processo antitrust.