Dopo un lungo periodo di test in beta, Spotify ha ufficialmente deciso di estendere a livello globale la sua funzione sperimentale di creazione di playlist tramite intelligenza artificiale. A partire dal 24 aprile 2025, l’innovativa funzione AI Playlist sarà disponibile per gli utenti abbonati a Spotify Premium in oltre 40 nuovi mercati, tra cui Regno Unito, Irlanda, Stati Uniti, Canada, Malta, Sud Africa, Australia e Nuova Zelanda. Grande assente: l’Italia, che per il momento resta esclusa dal rollout.
La funzione AI Playlist permette agli utenti di creare playlist personalizzate partendo da semplici comandi testuali, scritti in inglese. Basta digitare frasi anche fantasiose come “musica pop rilassante per un pomeriggio di pioggia” oppure “brani elettronici che sembrano usciti da un videogioco anni ’80”, e l’intelligenza artificiale genererà una selezione coerente di brani, tenendo conto delle preferenze musicali dell’utente.
Il sistema è progettato per comprendere non solo i generi e gli artisti già ascoltati, ma anche il contesto emotivo o immaginifico della richiesta. L’accesso alla funzione è semplice: all’interno della propria libreria sull’app Spotify, basta toccare il tasto “+” in alto a destra e selezionare l’opzione “AI Playlist”, oppure cercarla direttamente nella barra di ricerca.
A quel punto, si apre un campo di testo in cui inserire la propria richiesta. L’interfaccia suggerisce anche spunti da cui partire, come l’umore, il genere musicale o persino un personaggio immaginario. È anche possibile raffinare la playlist generata con comandi come “più energica” o “meno intensa”, creando così un’esperienza realmente su misura. Nonostante la disponibilità globale in crescita, l’Italia resta per ora esclusa, e non sono stati comunicati tempi precisi per un eventuale rilascio nel nostro Paese.
Il motivo non è stato chiarito da Spotify, ma potrebbe essere legato al supporto linguistico (la funzione è attualmente disponibile solo in inglese), a questioni di licenze musicali o a strategie di rollout progressivo. L’espansione dell’AI Playlist conferma la direzione intrapresa da Spotify verso un ascolto sempre più personalizzato, dove l’utente diventa co-creatore dell’esperienza musicale. L’integrazione dell’intelligenza artificiale nel processo di scoperta musicale punta a valorizzare l’ampio catalogo disponibile, evitando che si trasformi in un mare caotico di contenuti difficili da esplorare.