Grok diventa più intelligente: arriva la memoria nelle chat per risposte personalizzate e conversazioni su misura

xAI introduce la funzione memoria in Grok, il chatbot AI integrato in X, rendendolo capace di ricordare preferenze e interazioni passate per offrire risposte sempre più rilevanti e personalizzate.

Grok diventa più intelligente: arriva la memoria nelle chat per risposte personalizzate e conversazioni su misura

Grok, il chatbot basato sull’intelligenza artificiale sviluppato da xAI, compie un nuovo passo evolutivo con l’introduzione della tanto attesa funzione memoria. L’annuncio, ufficializzato da xAI, conferma che Grok potrà ora ricordare informazioni da conversazioni precedenti, migliorando sensibilmente la qualità delle risposte fornite nelle interazioni successive. In sostanza, l’AI sarà capace di offrire un’esperienza più coerente e personalizzata, tenendo conto di gusti, preferenze e richieste fatte in passato.

Con questa novità, Grok si allinea a soluzioni già consolidate come ChatGPT di OpenAI e Gemini di Google, entrambe dotate di funzioni di memoria avanzata per la continuità nei dialoghi. La possibilità di “ricordare” permette a Grok di proseguire una conversazione lasciata in sospeso, rispondere con maggiore precisione, e suggerire contenuti o soluzioni più vicini agli interessi dell’utente. Il tutto in modo trasparente e controllabile: gli utenti possono infatti chiedere al chatbot di “dimenticare” specifiche conversazioni, anche se, come specificato da xAI, ciò non implica la cancellazione completa dalla cronologia.

La memoria di Grok è attualmente disponibile in versione beta tramite il sito ufficiale e le app mobili per iOS e Android. Tuttavia, al momento l’accesso è limitato: gli utenti in Unione Europea e nel Regno Unito dovranno attendere, poiché la funzione non è ancora stata attivata in queste aree. xAI ha comunque rassicurato sul fatto che l’integrazione della memoria arriverà anche nella versione incorporata in X (ex Twitter), con tempistiche che verranno comunicate a breve.

Grazie a questa implementazione, Grok non solo potrà rispondere a domande precedentemente poste, ma anche ricordare preferenze su temi trattati, evitando ripetizioni e rendendo ogni interazione più naturale. La funzione è progettata per arricchire l’interazione uomo-macchina, offrendo un assistente virtuale che apprende e si adatta nel tempo.

L’introduzione della memoria segna quindi un punto di svolta per Grok, rafforzando la sua competitività nel panorama dell’intelligenza artificiale conversazionale. In un contesto dove la personalizzazione è la chiave dell’esperienza utente, Grok si propone ora come una delle soluzioni più promettenti del settore, soprattutto in vista di una futura integrazione ancora più profonda con i servizi della piattaforma X, recentemente rilanciata sotto la guida di Elon Musk. Con questa mossa, xAI dimostra di voler puntare sulla qualità delle interazioni e sull’intelligenza adattiva come strumenti fondamentali per differenziare Grok dai suoi concorrenti. E mentre si attende il rilascio globale della funzione, è chiaro che la direzione intrapresa è quella di un’assistente sempre più personale, evoluto e realmente utile nella vita digitale quotidiana.

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