Filippo Bisciglia, conosciuto soprattutto per la conduzione di “Temptation Island” in onda su Canale 5, ha rilasciato un’importante intervista a “Obbligo o verità“, il nuovo programma di Alessia Marcuzzi trasmesso su Rai 2. Oltre a parlare della sua carriera televisiva, il conduttore ha voluto snocciolare al pubblico importanti dettagli del suo passato e delle sue varie passioni.
Come riportato testualmente dal sito “Fanpage” in passato Filippo Bisciglia ha dichiarato di essere stato un buon giocatore di poker, sottolineando di aver fatto numerosi tornei di Texas hold ‘em e, in uno dei tanti tornei dove ha partecipato, su duemila giocatori, è riuscito a posizionarsi in seconda posizione.
Nel gioco asociale Bisciglia racconta di aver avuto un’infanzia molto bella, con genitori definiti dal diretto interessato come meravigliosi, nonostante i vari problemi di salute. Difatti, svela che dai 2 ai 4 anni, non è riuscito a camminare poiché ha avuto il morbo di Legg-Calvé-Perthes, una condizione temporanea e piuttosto rara legata alla testa del femore, che colpisce maggiormente i bambini maschi.
A 16 anni ha sfiorato di perdere la vita: “Io ho visto quella luce bianca di cui si parla sempre. L’ho vista. Ero in motorino e una signora mi ha preso, mi sono rotto le ossa della testa e altre ossa. Ho iniziato a parlare con Dio, a dire ‘ma io ho solo 16 anni’. E poi ho parlato con mio nonno, che era appena deceduto. Gli ho detto: ‘Nonno aiutami’. In seguito, mi sono svegliato in ospedale e ho visto davanti a me mio padre che stava piangendo. Mi vengono i brividi ancora ora a parlarne”.
Si parla anche della sua scaramanzia, e afferma di come essere scaramantico anche durante la conduzione di “Temptation Island” poiché con se porta sempre un accendino di colore giallo che riceve da quattro anni in regalo da sua madre e, dopo ogni finale di registrazione del reality, lo regala sempre alla sua truccatrice.