Il mondo dei tablet Android di fascia media è popolato da dispositivi che spesso si somigliano tutti, ma di tanto in tanto qualcuno riesce a distinguersi – nel bene o nel male. È il caso dell’Headwolf Fpad 7 Pro, una versione potenziata del già noto Fpad 7, ora finalmente disponibile anche su AliExpress dopo il debutto in Giappone. Ma vale davvero la pena parlarne?
A prima vista, l’Headwolf Fpad 7 Pro non sembra voler stupire. Si tratta, infatti, dello stesso dispositivo del modello base, con un’unica differenza significativa: la memoria interna è stata raddoppiata, passando da 256 GB a 512 GB (accompagnata sempre da 8 GB di RAM). Nulla di più. Lo storage è comunque di qualità elevata, con standard LPDDR5 per la RAM e UFS 3.1 per la memoria di archiviazione, segno che almeno sotto questo aspetto le prestazioni dovrebbero risultare fluide.
La vera stranezza, però, risiede nella scelta del chipset. Headwolf ha infatti optato per un MediaTek Dimensity 7050, un SoC capace di gestire reti 5G e in grado di raggiungere circa 600.000 punti su AnTuTu. Un chip interessante per la fascia di prezzo, ma inspiegabilmente castrato: il tablet si limita al supporto LTE, senza alcuna possibilità di utilizzare la connettività 5G. Neppure i teardown e le recensioni giapponesi approfondite sembrano riuscire a spiegare questa scelta. È una limitazione hardware? Una decisione software? O un semplice compromesso per contenere i costi? Resta il mistero.
Il display dell’Fpad 7 Pro è da 8,4 pollici, con tecnologia IPS e una risoluzione generosa di 1600×2560 pixel (359 ppi), ma manca il supporto a frequenze di aggiornamento elevate. In sintesi, un pannello buono per la lettura, la navigazione e lo streaming, ma non pensato per il gaming competitivo o per esperienze particolarmente fluide.
Anche la batteria non entusiasma: 6.500 mAh sono sufficienti per un’intera giornata di utilizzo moderato, ma la ricarica a 18 W è ormai lenta rispetto agli standard attuali. Il comparto fotografico è poi piuttosto basico: 16 megapixel per la fotocamera posteriore con autofocus e flash, e 8 megapixel per quella frontale, priva di autofocus o illuminazione supplementare. Adeguato per videochiamate o scansioni rapide, ma nulla più. Tra le note positive va segnalata la presenza del Wi-Fi 6, del GPS multiplo (inclusi Galileo e BeiDou), del giroscopio e di un jack audio da 3.5 mm, ormai raro. La presenza di Android 14 come sistema operativo è un altro punto a favore, considerando che molti concorrenti economici restano fermi a versioni precedenti.Sul fronte del prezzo, il tablet è stato lanciato in Giappone a 39.999 yen (circa 248 euro), ma è già disponibile su AliExpress a un costo più aggressivo: circa 173 euro, rendendolo sicuramente più competitivo.