Apple continua a innovare e a rimanere all’avanguardia nel settore tecnologico con alcune novità entusiasmanti. Il nuovo iPhone 18 Pro potrebbe essere il primo smartphone al mondo a integrare un chip a 2nm di TSMC, una tecnologia che promette prestazioni senza precedenti. Oltre a questo, l’azienda sta preparando un iPhone pieghevole che potrebbe sfidare la concorrenza con l’uso del vetro metallico per una maggiore resistenza e un design ultra sottile. A livello organizzativo, Apple ha anche annunciato una riorganizzazione interna, con la promozione di Vanessa Trigub a Vice President of Stores, segnalando un cambiamento strategico nella gestione del settore retail globale. Con questi sviluppi, Apple punta a ridefinire i suoi prodotti e la sua presenza nel mercato tecnologico.
iPhone 18 Pro potrebbe esordire con un chip a 2nm di TSMC
Apple potrebbe segnare un nuovo primato con l’iPhone 18 Pro, destinato a diventare il primo smartphone al mondo a integrare un chip realizzato con il processo produttivo a 2nm di TSMC. Secondo fonti cinesi, la produzione di massa di questi chip è ormai imminente, con TSMC che prevede di avviare la realizzazione dei wafer entro la prossima settimana. Se le tempistiche saranno rispettate, l’A20 – il nuovo chipset progettato da Apple – potrebbe debuttare con l’iPhone 18 Pro alla fine del 2026, offrendo prestazioni e efficienza energetica superiori rispetto agli attuali processori a 3nm. Nonostante le speculazioni iniziali, sembra che solo i modelli Pro della serie iPhone 18 beneficeranno della nuova tecnologia a 2nm. Mentre l’analista Ming-Chi Kuo ipotizzava un’adozione generalizzata su tutta la gamma, il report della testata Commercial Times sostiene che Apple utilizzerà ancora una versione ottimizzata del processo a 3nm per i modelli standard.
Questa scelta potrebbe permettere all’azienda di bilanciare meglio i costi di produzione, riservando il massimo dell’innovazione agli utenti disposti a investire nei modelli premium. Apple è da sempre in prima linea nell’adozione delle tecnologie più avanzate di TSMC. Già con l’iPhone 15 Pro, l’azienda di Cupertino è stata la prima a introdurre un chip a 3nm in uno smartphone, e con l’iPhone 18 Pro sembra pronta a replicare la strategia. Tuttavia, Apple non è l’unico colosso a puntare su questa innovazione: tra le aziende interessate ai chip a 2nm figurano anche Intel, AMD, Broadcom e Amazon AWS, con Intel che prevede di lanciare il suo nodo 18A per competere direttamente con TSMC.
iPhone pieghevole senza vincoli: Apple punta sul vetro metallico
Apple potrebbe rivoluzionare il mercato degli smartphone pieghevoli con una nuova tecnologia per la cerniera, basata sul cosiddetto “vetro metallico” o “metallo liquido“. Questo materiale, caratterizzato da una struttura amorfa, garantirebbe una resistenza superiore rispetto al titanio e ridurrebbe il vincolo dello schermo flessibile, uno dei principali difetti dei dispositivi attuali. Secondo le indiscrezioni, il primo iPhone Fold adotterà un design ultra sottile, con uno spessore di appena 4,5 mm da aperto, un display interno da 7,8 pollici e uno esterno da 5,5 pollici, posizionandosi come rivale diretto della serie Galaxy Z Fold. Il lancio sarebbe previsto per il 2026 con un prezzo che potrebbe aggirarsi intorno ai 2.000 dollari, confermando la volontà di Apple di puntare sulla fascia premium con un dispositivo all’avanguardia.
Apple riorganizza il settore retail: Vanessa Trigub nuova Vice President of Stores
Cambiamenti in vista nella divisione retail di Apple. Vanessa Trigub è stata promossa al ruolo di Vice President of Stores, assumendo il controllo delle operazioni retail globali, incluse Europa, Medio Oriente, Asia-Pacifico e le Americhe. La mossa rientra in una riorganizzazione interna volta a semplificare la gestione del settore retail, riducendo il numero di dirigenti che riportano direttamente a Deirdre O’Brien, che continuerà a supervisionare l’intero comparto insieme ai VP di real estate, marketing e vendite online. La nomina di Trigub potrebbe essere parte di un piano di successione interno. Entrata in Apple ai tempi del primo iPhone come stagista, Trigub ha scalato i ranghi fino a diventare un nome chiave nella gestione del retail. Il fatto che ora supervisioni direttamente l’intera rete di oltre 535 Apple Store in tutto il mondo suggerisce che l’azienda potrebbe vederla come una potenziale futura sostituta di O’Brien, che lavora in Apple da oltre tre decenni. Questa riorganizzazione potrebbe segnare l’inizio di una nuova fase per Apple Store, con possibili cambiamenti nella customer experience e nell’integrazione tra retail fisico e online. Con l’evoluzione del mercato e l’aumento della competizione nel settore tecnologico, Apple potrebbe puntare su strategie innovative per mantenere il primato nell’esperienza di acquisto premium.